SPA 30.08.2009 Stiamo assistendo ad un fenomeno naturale: le scosse di assestamento. Sì, perché il terremoto è arrivato ad inizio stagione con vetture spuntate dal nulla, diffusori strani, bottoni magici, zombie resuscitati last-minute, bibitari alla ribalta e campioni relegati nelle retrovie.
Da tre gran premi a questa parte la situazione si sta normalizzando. Almeno sotto certi punti di vista. Prima Hamilton, poi Barrichello, ora Raikkonen. Appunto Raikkonen, rinato forse troppo tardi per quello che sembra esser stato già deciso in Ferrari. Almeno per l’anno prossimo. E’ l’anno corrente infatti quello strano, quello misterioso, quello altalenante.
Si è quindi assistito all’ennesima scossa di assestamento, stavolta da parte della Ferrari che quest’anno ancora non aveva assaporato lo Champagne del primo posto. Chi invece lo Champagne non lo aveva mai assaporato, almeno fino ad ora, era la Force India, fantasticamente seconda, guidata da un Giancarlo Fisichella in pieno stile inizio carriera. Chi, invece, sembra richiudere una carriera recentemente riaperta è Luca Badoer, probabilmente segnato da questa doppia esperienza in rosso.
START Allo spegnimento dei semafori Fisichella mantiene la pole, Barrichello parte in ritardo e Raikkonen gira largo alla source sfruttando la via di fuga. La famosa curva a gomito di Spa causa sempre qualche danno. Sutil centra l’anteriore sinistra di Alonso, Hamilton si ritrova come un sandwich tra due vetture. Già nella via di fuga Raikkonen aziona il Kers e tra Raidillon e Kemmel il finnico si ritrova subito dietro Fisichella. Trulli centra Heidfeld e danneggia l’ala anteriore, mentre a Les Combes Grosjean, Button, Algersuari ed Hamilton terminano la loro gara con un mega crash. Safety-Car in pista e Kimi ringrazia. Fisichella guida il gruppone seguito da Raikkonen, Kubica, Glock, Webber, Heidfeld, Rosberg, Vettel, Alonso, Kovalainen, Buemi, Nakajima, Barrichello, Badoer e Sutil. Al quarto giro la vettura di sicurezza rientra, Raikkonen tiene la scia di Fisichella e a tutto Kers lo infila sul Kemmel. Intanto Vettel infila Rosberg, mentre Barrichello fa di Badoer e Nakajima un sol boccone. L’italiano della Ferrari è vittima anche di Sutil, mentre riesce a tenere dietro un Jarno Trulli sprofondato nelle retrovie dopo il cambio ala.
SOSTE Dopo l’avvio elettrizzante la gara comincia a normalizzarsi. Kubica e Glock inaugurano il valzer dei pit stop, seguiti da Fisico, Raikkonen, Heidfeld e Webber. Quest’ultimo in pit lane stringe il rivale Heidfeld per non perdere la posizione e rimedia un drive-trouth. In tutto questo Vettel sfrutta al meglio i giri in più rispetto i rivali, cominciando a risalire la china. Trulli accusa dei problemi al rifornimento e si ritira qualche giro dopo, mentre Alonso, sulla monososta, paga il copricerchi danneggiato da Sutil in partenza. Anche per lo spagnolo la gara non dura più di 25 giri.
DUELLO Il resto della gara prosegue con il duello Raikkonen-Fisichella, Ferrari-Force India, come se il mondiale di quest’anno non sia già strano di suo. Ma questo rientra nei fenomeni naturali. Il romano non lascia niente al finnico, che però si rende inattaccabile allungando con il Kers negli immensi rettilinei belgi. Vettel intanto conquista la terza posizione a suon di tattica, mentre le Bmw approfittando degli inconvenienti di Webber e Trulli si piazzano tra i primi cinque. E pensare che la casa tedesca ha annunciato il ritiro a fine stagione. In tutto questo Barrichello è risalito fino alla settima piazza che in ottica mondiale lo rilancia a meno sedici.
Trionfa quindi Raikkonen, per la quarta volta in carriera, sintomo di un feeling particolare con Spa. Ma il vero trionfo è quello di Fisichella, secondo, con un passo gara non certo inferiore a quello della Ferrari. Vettel, sul podio, rilancia le sue ambizioni mondiali, adesso che è a meno diciannove, adesso che la Brawn sembra in difficoltà. La terra sotto i piedi di Button trema, e stavolta non è solo una scossa di assestamento.
Valerio Lo Muzzo
Classifiche mondiali dopo 12 gare:
Piloti : Costruttori:
1. Button 72 1. Brawn-Mercedes 128
2. Barrichello 56 2. Red Bull-Renault 104.5
3. Vettel 53 3. Ferrari 56
4. Webber 51.5 4. McLaren-Mercedes 44
5. Raikkonen 34 5. Toyota 38.5
6. Rosberg 30.5 6. Williams-Toyota 30.5
7. Hamilton 27 7. BMW Sauber 18
8. Trulli 22.5 8. Renault 16
9. Massa 22 9. Force India-Mercedes 8
10. Kovalainen 17 10. Toro Rosso-Ferrari 5
11. Glock 16
12. Alonso 16
13. Heidfeld 10
14. Kubica 8
15. Fisichella 8
16. Buemi 3
17. Bourdais 2
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