MONZA 12.09.2009 Che sabato sia il giorno dello shopping è chiaro, ma che il parco di Monza sia diventata la nuova via Montenapoleone della Formula Uno giunge nuova. Tifosi appassionati si gettano come cani randagi verso i vari stand che vendono roba a tema.
Risultato: non sembra di essere in un periodo di crisi. Cappelli, maglie, felpe, portachiavi, bandiere….sacchetti “ad hoc” con tanto di logo identificativo della scuderia e per il parco sembra esser arrivato il periodo dei saldi. Peccato che in saldo non c’è niente, ad esclusione degli oggetti che ormai han fatto la propria storia. L’unico gadget che non ha fatto la propria storia è l’ultimo cappello di Michael Schumacher. “ 09 Schumi comeback” figura in rilievo, ma come si sa il “come back” non è avvenuto e i cappelli son lì ancora invenduti.
A proposito di vendita, quella dei biglietti sembra procedere abbastanza bene. Le tribune già al sabato sono abbastanza piene e visto l’ottima qualifica di Raikkonen potrebbero essere molti gli affluenti dell’ultimo minuto. Kimi, si proprio lui. Dopo il botto di Fisichella in mattinata e la conseguente eliminazione del romano in Q2 tutto il pubblico ha cominciato a tifare univocamente per Raikkonen. Meglio tardi che mai. Il finnico vanta qualche chilo in più rispetto i due partenti in prima fila: Hamilton e Sutil. Chissà se domani punterà al colpaccio. Continuando a parlare di Sutil, il rimorso Fisichella si fa presente. Ora che la vettura va, lui cambia. Il suo sogno era di correre in rosso, ma con una Force India così un pensierino alla vittoria sicuramente l’avrebbe fatto anche lui. A Monza poi. Davanti il suo pubblico. Ancora più suo dopo il cambio di tuta.
In ottica mondiale l’aria che si respira sugli spalti è di apatia totale. Button, Barrichello, Webber o Vettel? Uno vale l’altro. Il tedesco in particolare gode del tifo di casa perché tanto ricorda il tedesco dei sette titoli.
A pochi secondi dalla fine delle qualifiche lo speaker si esibisce in un “poooooooooooooooleeeeeeee positioooooon” degno di esser recitato all’opera. L’entusiasmo proveniva dalla super prestazione di Sutil, ma pochi secondi dopo Hamilton consegnava a sé stesso quel che spettava a sé stesso. Lo speaker riparte col solito grido “pooole position” stavolta in modo più contenuto visto che il diaframma ha risentito dello sforzo precedente. In tutto questo Fabio Capello se la ride ai box. Chissà se il suo tifo sarà per un italiano o per un inglese. Ai posteri l’ardua sentenza.
Finite le qualifiche tutti pronti per andare a rapinare gli stand. La pioggia però non da tregua e la gente comincia a scappare nel parco proprio come fanno le formiche quando vengono calpestate. Vittima del tempo è la GP2. La partenza viene posticipata per più di mezzora. La spunta Van Der Garde, ma molta gente è già andata via. D’altronde si sa, lo shopping è più importante.
Valerio Lo Muzzo
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