Scott Dixon ha vinto la Indy Japan 300 e si è portato così in testa alla classifica della Indycar Series. Quando manca solo una gara alla fine del campionato (in programma sabato 10 ottebre sull’ovale di Homestead-Miami), tre piloti sono racchiusi in appena 8 punti: Dixon con 570, il compagno di squadra Dario Franchitti (secondo a Motegi) è a quota 565, e Ryan Briscoe (leader della classifica prima della trasferta giapponese) è a quota 562. Proprio l’australiano del Team Penske è stato il protagonista in negativo dell’appuntamento giapponese. Prima della gara, Briscoe aveva 25 punti di vantaggio in campionato e sembrava avere le mani titolo. Al giro 106, Briscoe aveva appena preso il comando quando ha perso il controllo della sua vettura durante il suo pit stop. La sua Dallara-Honda è scivolata verso l’interno colpendo il muro. “Ho accelerato troppo uscendo dai box, e la macchina si è girata e ha colpito il muro“, ha detto Briscoe. “Abbiamo dovuto cambiare il muso anteriore. Il team ha svolto un ottimo lavoro a farlo così velocemente, ma purtroppo la nostra giornata è finita in quel momento. Alla fine ho pensato solo a portare a casa la macchina senza spingere troppo. La cosa positiva è che siamo solo otto punti dietro Scott. Sono fiducioso per l’ultima gara della stagione ad Homestead.” Dixon ha così potuto regalare la prima vittoria in Giappone al Target Chip Ganassi Racing. Il duo Ganassi ha a sua volta preceduto il duo del Newman Haas Lanigan Racing Graham Rahal (al miglior risultato in carriera su di un ovale) e Oriol Servia (che pareggia il suo miglior risultato assoluto in una gara della Indycar Series). “E’ stato un giorno tremendamente importante per il nostro team“, ha detto Dixon. “E’ quello che ci serviva. Questo circuito mi piace molto, ed ho sempre voluto vincere qui. Mi ricordo quando venivamo qui nei primi anni e c’erano motori diversi e questa gara era molto particolare. Sicuramente oggi è stata una buona giornata e sono molto felice.“
Il dominio del duo di Ganassi è cominciato sin dal via, quando Franchitti scavalca Mario Moraes e si porta al secondo posto. I due accumulano un vantaggio di tre secondi sugli inseguitori, con Moraes che si trova alle prese con Briscoe, a sua volta pressato da Dan Wheldon. La leadership della gara cambia dopo il primo pit stop, con Franchitti che restava fuori un giro in più rispetto a Dixon e riusciva a uscire davanti al compagno di squadra. Nel frattempo Moraes scivola al ventesimo posto, perdendo un giro, a causa di un problema al rifornimento. Wheldon passa Briscoe poco prima della sosta e riesce a riavvicinarsi alle due vetture di Ganassi. Il trio rimane in formazione fino alla successiva sosta, in cui Dixon riesce a tornare in testa approfittando del traffico che rallenta Franchitti. Briscoe riesce a percorrere diversi giri in più dei primi e riesce a rifornire quando escono le bandiere gialle per l’incidente del pilota del Dreyer&Reinbold Mike Conway. Questo avrebbe permesso a Briscoe di tornare in testa, ma l’australiano perde il controllo della sua vettura in accelerazione in uscita del suo pit, sbattendo contro il muretto interna. Briscoe, ancora leader della corsa, continua per tre giri dietro la pace car, con un cono infilato nella sospensione, fino a quando viene richiamato ai box per togliere il cono e sostituire l’alettone anteriore. Dopo pochi giri Briscoe è costretto a ritornare ai box per riparare la sospensione anteriore sinistra.
La leadership di Dixon continua per il resto della corsa. Wheldon perde invece la terza posizione quando rifornisce poco prima dell’incidente di Ryan Hunter-Reay, scivolando indietro (terminerà ottavo). I due piloti di Ganassi riescono invece a rifornire in regime di caution. Dixon mantiene la leadership davanti al compagno di squadra all’uscita dai box, e controlla gli ultimi giri vincendo con poco meno di un secondo e mezzo di vantaggio. Il finale è acceso dal duello per il terzo posto tra Rahal, Servia e Moraes, che è riuscito a recuperare il giro di svantaggio durante la caution per l’incidente di Conway, con i tre piloti che terminano nell’ordine. “Sono contento per il team“, ha detto Moraes. “Al primo pit stop abbiamo avuto un problema con il rifornimento e sono dovuto tornare dentro per mettere altro carburante. Ma tutta la squadra ha reagito e abbiamo avuto una certa fortuna con le bandiere gialle, così siamo potuti tornare nel giro del leader e terminare al quinto posto. Adesso sono impaziente di andare a Homestead. Penso che avremo una buona vettura lì, in modo da poter finire la stagione con un altro buon risultato.” Danica Patrick, vincitrice lo scorso anno, ha terminato al sesto posto, precedendo il compagno di squadra Marco Andretti. “Oggi non è andata poi così male, specialmente considerando la nostra posizione di partenza,” ha detto Andretti, che era partito quattordicesimo. “Una migliore qualifica ci avrebbe reso la nostra giornata molto più facile, ma comunque siamo stati in grado di districarci bene nel traffico e fare del nostro meglio.” Giornata deludente per i tre giapponesi al via. Hideki Mutoh (AGR) ha terminato soltanto quattordicesimo dopo l’incidente di venerdì, Kosuke Matsuura ha terminato diciassettesimo, e Roger Yasukawa ventesimo dopo esser dovuto rientrare ai box per un problema ai freni.
Classifica finale:
Pos Driver Team Time/Gap
1. Scott Dixon Ganassi 1h51m37.6411s
2. Dario Franchitti Ganassi + 1.4475s
3. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan + 3.2002s
4. Oriol Servia Newman/Haas/Lanigan + 7.3720s
5. Mario Moraes KV + 12.7643s
6. Danica Patrick Andretti Green + 16.1392s
7. Marco Andretti Andretti Green + 16.6513s
8. Dan Wheldon Panther + 17.2646s
9. Raphael Matos Luczo Dragon + 17.5790s
10. Helio Castroneves Penske + 1 lap
11. Tony Kanaan Andretti Green + 1 lap
12. Justin Wilson Coyne + 1 lap
13. Ed Carpenter Vision + 2 laps
14. Hideki Mutoh Andretti Green + 2 laps
15. EJ Viso HVM + 2 laps
16. Robert Doornbos HVM + 2 laps
17. Kosuke Matsuura Conquest + 5 laps
18. Ryan Briscoe Penske + 15 laps
19. Stanton Barrett 3G + 18 laps
20. Roger Yasukawa Dreyer & Reinbold + 28 laps
Ritiri:
Ryan Hunter-Reay Foyt 157 laps
Mike Conway Dreyer & Reinbold 103 laps
Tomas Scheckter Dreyer & Reinbold 83 laps
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