Nuovi aggiornamenti arrivano sullo scandalo Renault. Oggi, si è venuto a sapere che è stato un certo “Testimone X” interno al team francese e definito da loro stessi “l’informatore” a incastrare Flavio Briatore.
Questa persona, la cui identità è stata protetta in modo da incoraggiare la cooperazione in caso di imbrogli futuri, ha confidato alla FIA e alla stessa Renault di essere stato presente alla discussione di Singapore tra Pat Symonds e Flavio Briatore, in cui i due hanno pianificato l’incidente di Piquet Jr.
L’incontro sarebbe avvenuto nelle ore successive alle qualifiche, quando Nelsinho non era stato ancora informato del piano. Malgrado queste dichiarazioni, da quanto appare nella documentazione FIA il “Testimone X” e Pat Symonds hanno sostenuto che l’idea del finto incidente sarebbe stata partorita dal brasiliano, “Piquet ha suggerito l’idea dell’incidente per rimediare alla sua brutta performance nelle qualifiche”; nel documento si legge anche che in seguito, il “Testimone X” si sarebbe opposto al piano.
Nell’udienza davanti al Consiglio, il misterioso testimone ha affermato che, “Il signor Briatore era coinvolto nella cospirazione”, mentre Pat Symonds, dopo aver declinato l’offerta di immunità da parte della Federazione e l’invito a presentarsi a Parigi, avrebbe scritto una lettera al Consiglio in cui riconosceva il proprio ruolo nell’incidente.
Il legale della Renault Ali Malek Qc ha confermato il ritiro della denuncia a Piquet da parte del team, ma non di Briatore e ha ammesso che se il manager italiano e Symonds non si fossero dimessi, la Renault avrebbe comunque proceduto al licenziamento.
Infine l’avvocato, ha ribadito l’intenzione della Renault di continuare il suo lavoro in F1, vista anche la probabile fornitura del motore alla Williams dalla prossima stagione e proprio Frank Williams avrebbe inviato al Consiglio del Motorsport una lettera di supporto al team francese…
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