Il mondiale 2009 è stato deciso nella penultima gara di Interlagos dall’ennesima strategia a favore di Button da parte di Ross Brawn e dall’ingresso della Safety Car che ha penalizzato la gara di Barrichello.
L’inglese team manager che ha impresso il suo nome sulla vettura nata sulle ceneri della Honda ha una lunga carriera da stratega alle spalle piena di successi, tra i quali i sette mondiali di Schumacher.
La sua prima esperienza come team manager si è conclusa conquistando sia il mondiale piloti con Jenson Button sia il costruttori, anche grazie ad un’interpretazione dei regolamenti sfruttata a suo favore con l’introduzione del doppio diffusore.
Ross Brawn ha sempre voluto nella sua scuderia una prima guida ed un pilota che sacrificasse i suoi risultati per il leader del team. Rubens Barrichello dopo averlo fatto a Schumacher, si vede costretto a fare da gregario anche a Jenson Button. Il motivo? Semplice, la Brawn Gp è inglese e Button pure.
Moralmente questo è un mondiale stravinto dal brasiliano: Rubens ha resistito ai favoritismi verso Button e non ha mai fatto polemiche. Nel gran premio di casa, il brasiliano ha gettato all’aria un successo che cerca da anni per un’altra strategia pro- Button imposta da Brawn; al contrario del suo team manager, che ha fatto di tutto per ostacolarlo in tutto il mondiale, Rubinho si è congratulato per primo con il nuovo campione del mondo dimostrando di essere un signore.
Il brasiliano è in trattativa con la Williams per il 2010, il grande Frank ha visto negli occhi del pilota più anziano della F1 la determinazione giusta per vincere il mondiale, oltretutto Rubens potrebbe essere un maestro per aiutare Hulkenberg nel suo difficile esordio l’anno prossimo.
Nella gara di Interlagos oltre alla strategia sbagliata al brasiliano, il momento clou dove Barrichello ha perso la chance di riaprire il mondiale è stato l’incidente tra Mark Webber e Kimi Räikkönen.
L’australiano ha chiuso in maniera scorretta verso l’esterno il finlandese che tentava il sorpasso sfruttando il Kers, inevitabilmente il ferrarista colpendo la Red Bull rompe l’alettone ed è costretto a rallentare; mentre dietro di lui succedeva un altro incidente tra Trulli e Sutil che rende necessario l’utilizzo della Safety Car.
Con il ricompattarsi del gruppo si rovina automaticamente la strategia prevista da Rubens di allungare sugli inseguitori, perdendo secondi importanti di vantaggio che aveva su Webber e su Kubica che dopo il primo pit stop lo scavalcano, con il brasiliano che subisce successivamente la pressione di Hamilton intenzionato a conquistare il primo podio qui ad Interlagos.
Button sfruttando la Safety Car si riavvicina in zona punti e dopo la ripartenza sorpassa con parecchie difficoltà Grosjean, Buemì e Kobayashi diventando campione del mondo.
Tra gli sconfitti di questo mondiale c’è sicuramente la Red Bull: il team di Mateschitz aveva a disposizione la macchina più competitiva del circus da metà stagione in poi e non è riuscita a sfruttare al meglio le sue potenzialità. I piloti non sono stati all’altezza di questa monoposto vincente: Webber è un pilota esperto ma non ha mai avuto talento e Vettel è l’opposto del suo compagno di squadra.
Nel complesso la vittoria di Button è giusta, ha guidato bene sfruttando i favoritismi del team, la macchina più forte nei primi gran premi, ha sofferto il “braccino” di vincere ed ha reagito alla grande nella gara più importante della sua vita. E’ campione del mondo ed è giusto che si goda questo momento, anche perché difficilmente vincerà altri mondiali.
Dal 2010 si ritornerà a fare sul serio con Ferrari e McLaren in lizza per il campionato e campioni veri come Alonso, Hamilton, Massa e Räikkönen (se deciderà di continuare in F1) a contendersi il titolo mondiale. Altro che Button.
Vincenzo Carlesimo
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Innanzitutto, elogio le previsioni dell’andamento del mondiale 2010 azzardate dall’autore dell’articolo, al quale faccio notare:
Classifica piloti 2010 al momento
1 Webber 93
2 Button 88
Apparte questo, dire che Barrichello è stato sfavorito, quando non gli è stato IN ALCUN MODO INPEDITO di arrivare avanti al compagno Button in diverse gare nella seconda parte della stagione, nonostante le due Red Bull recuperassero terreno mi sembra illogico.
Per altro, essere il campione morale non conta assolutamente nulla. Che il pilota X vinca il titolo perchè tutti gli altri si sono ritirati in tutte le gare o perchè gli rifila 3 secondi al giro, il nome scritto sull’albo è il suo. Non diciamo cazzate, per favore 😀
Ammetto che Button mi sta sorprendendo per come sta guidando in questo mondiale, ma Hamilton gli è comunque superiore. Barrichello è stato penalizzato dalle strategie di Ross Brawn che hanno sempre favorito l’inglese, poi ognuno può pensarla come vuole. Ho scritto un articolo su come la penso io, un opinione non è la verità assoluta.