Si diceva che la voglia di Formula 1 lo stesse distraendo dai rally e si diceva che il cannibale oramai fosse sazio dopo cinque campionati mondiali consecutivi, ma ancora una volta Sebastien Loeb si dimostra più forte di tutto e di tutti portando a casa quello che forse è il titolo più sofferto.
Già perché di fronte si è trovato un Mikko Hirvonen che pareva finalmente maturo per tentare il colpaccio: un pilota in grado di non mollare quando dopo 5 gare aveva 20 punti di distacco dal pilota Citroen, di infilare 4 vittorie consecutive, di non commettere mai (!) un minimo errore nel corso della stagione e di presentarsi al gran finale in Galles con un punto di vantaggio sul rivale.
Tre giorni di lotta intensa e stressante che hanno ancor di più dimostrato quanto il finlandese abbia accorciato il gap tecnico da Loeb, ma anche quanto ancora debba lavorare per reggere costantemente il ritmo del francese. Sì, perché in una durissima gara come quella gallese fatta di freddo, pioggia, fango e oltre 300 km di speciali a SuperSeb sono bastate solo due speciali a metà seconda tappa per chiudere il discorso: 25 secondi rifilati al rivale e gara in archivio. Il resto è deja-vù: Loeb che controlla la gara senza problemi e il rivale che si danna l’anima per recuperare anche solo qualche decimo prima che l’incidente lo fermi. In questo caso l’apertura del cofano dopo un violento atterraggio da un dosso e la fatale perdita di un minuto.
Scorrendo la classifica solo comprimari da Sordo a Petter Solberg, che sognava di tornare a vincere una gara in Galles su quella C4 tanto desiderata ma che si è presto svegliato, da Ogier a Lavala, giovani ancora troppo lontani e immaturi per puntare costantemente al vertice.
Doppio titolo, piloti e costruttori, ancora una volta centrato dalla Citroen e appuntamento al 2010, quando sarà ancora Loeb contro Hirvonen e Citroen contro Ford in attesa della tanto agognata rivoluzione 2011.
William Marzi
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