All’Homestead-Miami Speedway domenica sera, Jimmie Johnson è entrato nella storia dell’automobilismo vincendo il campionato NASCAR Sprint Cup Series per la quarta volta consecutiva. Il pilota californiano aveva bisogno di un 25° posto per vincere il titolo, ma il pilota dell’Hendrick Motorsports ha fatto meglio, concludendo al quinto posto, dopo essere partito dalla pole postion. Dopo essere rimasto in testa nelle prime fasi di gara, Johnson ha perso il comando a favore di Tony Stewart al giro 33, ma è comunque rimasto sempre per il resto della corsa nelle primissime posizioni, evitando incidenti e facendo il necessario per conquistare il titolo. Mark Martin, l’unico pilota che poteva ancora soffiargli il titolo, non è mai stato veramente in grado di lottare per la vittoria, ed alla fine ha concluso soltanto dodicesimo. “Ovviamente, ciò che abbiamo realizzato negli ultimi quattro anni è incredibile“, ha detto Johnson. “Per l’amore che ho verso questo sport io ho un grande rispetto per la sua storia, per i pionieri di questo sport per le epoche passate, per cui aver fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto è davvero sorprendente. Vincere il campionato per quattro volte in otto anni è incredibile. Qualche anno fa il mio obiettivo era quello di vincere una gara Sprint Cup, e adesso siamo a questo punto.” Per l’Hendrick Motorsports questo è il nono titolo della Sprint Cup Series, otteendo i primi tre posti in classifica per la prima volta nella storia (grazie anche al sesto posto di Jeff Gordon ad Homestead). “Sono davvero emozionato“, ha detto Johnson. “Dopo la delusione per il Texas ho dovuto un po’ azzerare la mia mente. C’è voluto un po’ per resettare il tutto e ricominciare. Sono proprio orgoglioso dello sforzo fatto.” Martin ha accettato con onestà la sconfitta. “Il mio equipaggiamento è altrettanto buono, ma io non sono buono come Jimmie”, ha spiegato Martin. “Ci manca qualcosa, ed adesso lavoreremo su di esso per il prossimo anno. Ma è stato davvero un privilegio avere avuto questa possibilità.”
La Ford 400 è stata vinta da Denny Hamlin. Il pilota del Joe Gibbs Racing ha preso la leadership per la prima volta durante una caution al giro 158 (dei 267 in programma) quando la sua squadra ha eseguitun pit stop perfetto che gli ha permesso di scavalcare Kurt Busch. La leadership è cambiata un paio di volte da allora, ma all’ultimo restart Hamlin ha definitivamente preso il comando, con Busch, che aveva cambiato solo due gomme all’ultimo pit stop. La gara è andata avanti senza caution per gli ultimi 46 giri, consentendo ad Hamlin di prendere un vantaggio consistente e conquistare la sua quarta vittoria stagionale, che gli ha permesso di salire al quinto posto nella classifica finale. “Siamo stati pazienti per tutto il giorno“, ha detto Hamlin. “Abbiamo guadagnato 15 posizioni nella prima fase di corsa, ma poi ci siamo un po’ fermati. Abbiamo continuato a fare aggiustamenti sulla vettura e verso la fine siamo ritornati a guadagnare posizionii. Un grande ultimo pit stop ci ha aiutato poi a portarci in testa. Prometto che nei prossimi due anni vinceremo un campionato. Durante la Chase ci siamo ritirati tre volte. Se si guarda la classifica finale e si aggiungono anche solo 100 punti per ogni ritiro, eravamo lì. Ma Johnson e i suoi ragazzi sono stati davvero costanti. Non hanno commesso degli errori e se vogliamo batterli dobbiamo avere un rendimento come il loro. Sono davvero felice per Jimmie. Non c’è campione più meritevole di lui.” Jeff Burton e il Richard Childress Racing hanno continuato a mostrare chiari segni di miglioramento con un altro secondo posto, dopo quello ottenuto a Phoenix la scorsa settimana, seguiti questa volta dal compagno di squadra Kevin Harvick. Kurt Busch è riuscito a sopravvivere con solo due gomme nuove dopo la sua ultima sosta e a terminare quarto davanti a Johnson. Polemiche finali tra Stewart e Juan Pablo Montoya, che hanno avuto un paio di contatti durante la gara: prima Stewart ha mandato conto il muro Montoya, poi il colombiano ha restituito il favore, venendo penalizzato per due giri. A causa di ciò Montoya è sceso dal sesto all’ottavo posto in classifica finale. Col 24° posto finale Joey Logano ha invece conquistato il premio di Rookie of the Year, terzo pilota Joe Gibbs Racing a vincere il premio.
Classifica finale:
Pos. Driver Make
1. Denny Hamlin Toyota
2. Jeff Burton Chevrolet
3. Kevin Harvick Chevrolet
4. Kurt Busch Dodge
5. Jimmie Johnson Chevrolet
6. Jeff Gordon Chevrolet
7. Carl Edwards Ford
8. Kyle Busch Toyota
9. Martin Truex Jr. Chevrolet
10. A.J. Allmendinger Ford
Classifica del campionato:
Pos. +/- Driver Points Behind
1. — Jimmie Johnson 6,652 Leader
2. — Mark Martin 6,511 -141
3. — Jeff Gordon 6,473 -179
4. — Kurt Busch 6,446 -206
5. +3 Denny Hamlin 6,335 -317
6. -1 Tony Stewart 6,309 -343
7. — Greg Biffle 6,292 -360
8. -2 Juan Montoya 6,252 -400
9. — Ryan Newman 6,175 -477
10. — Kasey Kahne 6,128 -524
11. — Carl Edwards 6,118 -534
12. — Brian Vickers 5,929 -723
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