Sebastien e Severine Loeb, quando il successo è formato famiglia

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Abituato alla più austera compagnia di Daniel Elena, 37enne monegasco ormai assurto al ruolo di storico navigatore del sei volte iridato Sebastien Loeb, nel fine settimana del 27-29 novembre 2009 l’extraterrestre della guida fuori pista, capace di aggiudicarsi vittorie a ripetizione nelle ultime annate del Mondiale, ha ingannato il tempo partecipando al Rally du Var al volante di una fiammante Citroen C4 WRC, facendo però sedere al suo fianco nientemeno che la legittima consorte.

Non si è trattato della prima volta in un abitacolo di una vettura Rally per l’esile Severine Loeb, perfettamente in grado di mantenere un portamento elegante anche all’interno di una potente WRC. Fluente chioma bionda e divisa d’ordinanza rigorosamente fornita dalla rinomata Casa d’Oltralpe, la signora Loeb ha più o meno diligentemente letto le note al marito, che nei momenti cruciali della competizione è riuscito non senza qualche emozione dell’ultima ora ad imporre il suo ritmo agli avversari, lasciandosi alle spalle l’armata Peugeot composta dalla 207 di Sarrazin-Renucci e dalla 307 di Henry-Lombard.

E dire che stavolta il Sebastien pilota, detentore a soli 35 anni d’età del record di successi ottenuti nel Mondiale (ben cinquantaquattro!) e tentato di recente dalle assordanti sirene della Formula 1, aveva rischiato di compromettere tutto con l’inedita complicità della moglie Severine. E’ infatti bastata l’anticipata consegna della tabella all’ultimo parco assistenza nel secondo giorno di gara per cacciare il comunque inappuntabile Loeb al secondo posto provvisorio dietro alla coppia Tsjoen-Chevallier. L’illusione del duo Ford è durata però lo spazio di poche ore: Sebastien ha attaccato come solo lui sa fare nella tappa decisiva, portandosi a casa senza troppi patemi l’ennesima vittoria al Rally du Var 2009.

Molto più indietro, ad essere precisi in una insolitamente gradita ventinovesima piazza finale, anche il polacco Robert Kubica, pilota di Formula 1 dotato d’indubbio talento, s’è concesso una rigenerante vacanza all’insegna dei Rally. Un po’ sulla falsariga di Loeb, con l’unica differenza che l’alsaziano ha accettato di partecipare con la bella moglie ad un round del campionato transalpino rigettandosi a capofitto nella specialità del motorsport dove sicuramente, Mikko Hirvonen permettendo, negli anni a venire avrà sicuramente modo di sublimare nuovamente la propria classe, all’insegna di un perfezionismo il cui contrassegno sembra almeno per il momento appartenergli di diritto.

E Severine? Per lei le luci della ribalta si sono improvvisamente accese in vista del traguardo del Rally du Var, anche se a dir la verità la consorte di Loeb è ormai avvezza all’attenzione dei media internazionali, avendo convolato a giuste nozze con un personaggio capace di riscrivere la storia del Mondiale. Perché sul podio, indipendentemente dalla svista commessa da Severine a un controllo orario, il poliedrico Sebastien, protagonista persino al volante dei Prototipi nella classicissima 24 Ore di Le Mans che quasi sicuramente lo rivedrà al via nel 2010, ha lasciato spazio alle battute di spirito: “Preferisco senza dubbio baciare Severine. Ovviamente con tutto il rispetto che ho per il mio navigatore abituale Daniel Elena”. Sarà anche vero, come suggerisce un vecchio adagio, che i panni sporchi si lavano in famiglia, ma nel caso dei Loeb, marito e moglie nella vita talvolta uniti nel medesimo abitacolo da corsa, un errore ci può pure stare: tanto alla fine ci pensa l’extraterrestre a metterci una pezza e a stappare lo champagne come se nulla fosse accaduto. Il trattamento non sarebbe cambiato nemmeno se al posto della volenterosa Severine ci fosse stato Daniel Elena? Va bene passare per fenomeni paranormali, ma qui forse si esagera…

Ermanno Frassoni

www.frassoni.com/angolo.htm

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