In questo weekend prende il via ufficialemente la stagione motoristica americana con la 24 Ore di Daytona, prova inaugurale della GrandAm Rolex Sports Car Series. I tre giorni di test svolti a metà gennaio hanno delineato un po’ il quadro dei favoriti. La Dallara del SunTrust Racing sembra molto in forma, e Max Angelelli molto concentrato in vista della gara. Il pilota italiano dividerà la vettura con Wayne e Ricky Taylor (con quest’ultimo che lo affiancherà per tutta la stagione) e Pedro Lamy. “Voglio vincere la gara; vogliamo vincere la gara“, ha detto Angelelli. “Questa è l’unica cosa che conta. Siamo molto soddisfatti di come sono andati i test. Siamo molto soddisfatti della macchina. Tutti i piloti sono andati bene e siamo molto soddisfatti della macchina, che si guida veramente bene. Tutto è stato perfetto.”
Il più serio contendente durante i test è sembrato il Michael Shank Racing. Il team americano schiererà due vetture, quella di punta per Mark Patterson, Michael Valiante, AJ Allmendinger e Brian Frisselle, e quella di rincalzo per i “regular” Osvaldo Negri e John Pew, affiancati da Burt Frisselle and Mark Wilkins. “Abbiamo un gruppo di piloti molto forti, ed io sono fiducioso“, ha detto il proprietario del team Michael Shank . “Ognuno di questi ragazzi ha una grande esperienza coi Daytona Prototype e un sacco di chilometri alle spalle su questa pista. Per avere successo in una 24 ore, e anche solo per giungere al traguardo di questa gara, bisogna avere velocità, intelligenza e un sacco di esperienza. Devi prendere le decisioni giuste, ogni minuto, dal via, per 24 ore. Con i ragazzi che abbiamo in entrambe le vetture, abbiamo il giusto mix per assicurarci di essere al traguardo e in grado di lottare per il podio.” “Ogni volta che lavoro per il Michael Shank Racing, è come ritrovare vecchi amici, perché ho passato tanto tempo con loro. La 24 Ore di Daytona è una corsa molto difficile, ma la nostra squadra è fra le più preparate e sono veramente felice di questa opportunità“, ha dichiarato Burt Frisselle.
Tra i più veloci durante i test, il GAINSCO/Bob Stallings Racing, con una Chevrolet Riley che Alex Gurney e Jon Fogarty, vincitori del campionato nel 2009, divideranno con il quattro volte campione NASCAR Sprint Cup Series Jimmie Johnson e con l’ex pilota e campione CART Jimmy Vasser. Hanno vinto tutto quello che c’era da vincere in GrandAm, tranne che la Rolex 24. Il 2010 potrebbe essere l’anno buono, anche se il team si presenta con un motore nuovo, lo Chevrolet, evoluzione del Pontiac utilizzato lo scorso anno. Non da meno sarà il team Ganassi, che affianca alla vettura che schiera per l’intera stagione, affidata a Scott Pruett e Memo Rojas, una seconda vettura. Sulla vettura di Pruett e Rojas ci saranno Justin Wilson e il nostro Max Papis, mentre sulla seconda gareggeranno i due piloti della Indycar Series, Scott Dixon e Dario Franchitti, e i due piloti NASCAR del team, Juan Pablo Montoya e Jamie McMurray. I due equipaggi sono quindi velocissimi e molto esperti. L’unico problema è rappresentato dai motori BMW, a cui il team è passato dopo la rinuncia della Lexus, che suscitano ancora dei dubbi per quanto riguarda l’affidabilità. Nei test le vetture di Ganassi sono state veloci ma non velocissime, ma la qualità e l’esperienza dei due equipaggi garantiscono che il team lotterà per la vittoria finale. L’anno scorso il team fu battuto in volata, non senza polemiche, dal Brumos Racing, che nel dopo gara fu trovato sottopeso ma non venne privato della vittoria (ma solo dei punti in campionato).
Il team campione in carica quest’anno si presenta con una vettura e con un super equipaggio, formato da David Donohue, Hurley Haywood, Darren Law, Butch Leitzinger e Raphael Matos. Altro super equipaggio quello del Level 5 Motorsport: Christophe Bouchut, Sebastien Bourdais, Emmanuel Collard e Sascha Maassen. Tutti piloti veloci e con grandissima esperienza sia a Daytona che in altre gare di durata. Il punto debole potrebbe essere la presenza al volante del propreitario del team, Scott Tucker. La seconda vettura del team sarà invece guidata, oltre che dagli stessi Bouchut e Tucker, anche da Ryan Hunter-Reay, Richard Westbook e Lucas Luhr; tre piloti che rappresentano un lusso per una seconda vettura. Anche per loro potrebbe però presentarsi il problema dei motori BMW. Una sola vettura per il Krohn Racing, con alla guida Colin Braun, Nic Jonsson, Tracy Krohn e Ricardo Zonta. Il pacchetto Lola-Ford si è dimostrato competitivo nel 2009 sui tracciati più tortuosi (due vittorie), ma su un circuito veloce come Daytona sembra in difficoltà.
Tra chi non si è particolarmente distinto durante i test, attenzione allo Spirit of Daytona Racing, che correrà con una Porsche Coyote e un buon equipaggio (Antonio Garcia e Buddy Rice, vincitori lo scorso anno, e il pilota NASCAR Paul Menard). Una novità rappresenta lo Starworks Motorsports, nuovo team che schiererà una BMW Riley per i piloti Bill Lester, Dion Von Moltke, Andersen e Mike Forest, che poi per il resto della stagione sarà affiancato da Ryan Dalziel. “Questo team è una grande opportunità per il suo proprietario, Peter Baron, di competere ai massimi livelli e per la Riley Technologies una buona piattaforma per sviluppare ulteriormente la macchina e tutte le sue parti“, ha detto l’ingegnere di pista Bill Riley. “Conosco Peter da molti anni e sono impaziente di lavorare con lui. Con gli ultimi aggiornamenti alla vettura e con questi piloti al volante dovremmo essere competitivi.”
Affollatissimo lo schieramento di vetture GT, dove la lotta dovrebbe riguardare Porsche e Mazda. Gran favorito il Flying Lizard Motorsports, pluri campione in American LeMans Series, che si presenta in partnership con il team TRG e schiera i i suoi piloti della ALMS, Patrick Long, Jorg Bergmeister, Seth Neiman e Johannes van Overbeek. Tra le altre vetture del team TRG, spicca quella guidata da Timo Bernhard, Romain Dumas, l’ex campione della NASCAR Sprint Cup Bobby Labonte, Spencer Pumpelly eTim George jr, e quella guidata da Andy Lally, Pat Flanagan, Kelly Collins e Wolf Henzler (già vincitore in passato a Daytona). Nei test molto veloce è stata pure la Porsche dell’Alex Job Racing di Jack Baldwin, Claudio Burtin, Dominik Farnbacher, Mitch Pagerey e Martin Ragginger. Tra le Mazda, le vetture di punta saranno quelle del team SpeedSource, in particolar modo quella dell’equipaggio formato da Jonathan Bomarito, Nick Ham, David Haskell e Sylvain Tremblay. “Nei test abbiamo utilizzato delle vetture completamente nuove, e i buoni tempi stanno a testimoniare il duro lavoro svolto da tutti i ragazzi della SpeedSource e il grande sostegno di Mazdaspeed e Castrol“, ha detto Tremblay, vincitore di classe nel 2008. “Anche i tempi fatti segnare dal Dempsey Racing dimostrano lo sforzo che stiamo facendo per vincere questa gara ancora una volta.” La più veloce delle Mazda nei test è stata però quella del team dell’attore Patrick Dempsey, che sarà alla guida di una delle sue vetture. “Abbiamo avuto un buon weekend, e abbiamo imparato molto“, ha affermato Dempsey. “Ci sono ancora un paio di cose che dobbiamo ancora sistemare, ma comunque ci sentiamo forti. Questa è la prima volta siamo stati insieme come team con due auto, e la nostra chimica sta crescendo molto bene. Stiamo avendo delle buone sensazioni.” Outsider saranno le Pontiac dello Stevenson Motorsports, anch’esse molto veloci e con buoni equipaggi, specialmente quello di Andrew Davis, Robin Liddell e Jan Magnussen. “Siamo abbastanza soddisfatti della vettura finora”, ha detto Liddell. “Siamo andati abbastanza bene nei test svolti a dicembre, e siamo stati in grado di far segnare dei buoni tempi. Andrew ed io lavoriamo molto bene insieme, e avere Jan (Magnussen) con noi è una grande aggiunta per la squadra.”
Le prove libere per la 24 Ore inizieranno giovedi 28 gennaio, le qualifiche sono in programma venerdì, mentre la gara partirà alle 3:30 pm di sabato 30, ora locale.
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