A pochi giorni dal via ufficiale della stagione in Svezia, il Mondiale Rally volta pagina, conformandosi al nuovo punteggio adottato dalla Formula 1. Un ritorno al passato dunque per il Campionato del Mondo che già fino alla metà degli anni ’90, quando i punti al primo erano però 20, permetteva ai primi dieci di marcare risultato. Guardando al successivo cambio di regolamento col senno di poi, quello che permise solamente ai primi sei di siglare punti, la scelta si rivelò del tutto sbagliata. È facile ipotizzare infatti che con qualche punto in più in classifica alcuni costruttori, specialmente i meno competitivi come Skoda o Hyundai, sarebbero rimasti nella serie e oggi forse ci presenteremmo al via della stagione 2010 con qualche marca in più rispetto alle sole inossidabili Citroen e Ford. Ma per fortuna il passo indietro lo si è fatto.
Guardiamolo allora il nuovo punteggio da poco tempo rettificato dalla Formula 1: 1°: 25 punti 2°: 18 punti 3°: 15 punti 4°: 12 punti 5°: 10 punti 6°: 8 punti 7°: 6 punti 8°: 4 punti 9°: 2 punti 10°: 1 punto
La scelta del cambio di punteggio, oltre ad essere una standardizzazione tra i campionati del mondo FIA che dall’anno prossimo dovrebbe colpire anche il WTCC, può essere ottimisticamente vista come segnale che Jean Todt vuole dare al mondiale. Il neo-presidente FIA ex navigatore nella specialità, punta moltissimo sul rilancio del WRC, per l’anno prossimo vuole 4-5 costruttori impegnati e l’aver voluto così in fretta uniformare i punteggi tra Formula 1 e Mondiale Rally è un piccolo segno che, dopo gli anni di magra vissuti con Max Mosley, non può non far sperare che qualcosa si stia muovendo.
E nel week-end in Svezia la stagione scatterà. L’ultima con le attuali WRC e l’ultima si spera con soli due costruttori impegnati. Di carne al fuoco però c’è ne tanta, tantissima. Dal solito duello Loeb-Hirvonen, con il secondo più che mai pronto dopo la vittoria al Rally di Montecarlo all’assalto al titolo, alla voglia di riscatto dopo stagioni durissime di Petter Solberg, dalla ricerca di un posto al sole dei giovani Ogier, Latvala e Sordo all’attesissimo e super-mediatico debutto di Kimi Raikkonen.
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