Dopo la delusione di Daytona, Jimmie Johnson si riscatta vincendo la Auto Club 500 disputata sul California Speedway, conquistando così la quarantottesima vittoria in carriera. Il quattro volte campione Sprint Cup è riuscito a difendersi dagli attacchi di Kevin Harvick nell’ultima fase di 20 giri disputati dopo le ultime bandiere gialle. Il pilota del Richard Childress Racing (team che sembra essersi ripreso in questa prima fase della stagione dopo un 2009 molto deludente) era riuscito a portarsi a circa un secondo di distacco, prima che un leggere contatto con il muro a 4 giri dalla fine ne spegnesse le velleità. La sequenza chiave della corsa è arrivata al giro 223 (sui 250 in programma), quando Brad Keselowski è finito in testacoda provocando la sesta e ultima caution della gara proprio nel momento in cui Johnson rientrava al pit. Johnson riusciva però ad uscire prima che la pace car lo superasse e così, quando tutti gli altri sono rientrati ai box per il loro ultimo pit stop, è ritornato in testa alla gara. “Oggi la fortuna ci è venuta incontro“, ha ammesso Johnson. “Quando siamo rientrati al pit, la caution è venuta fuori al momento giusto. Avevamo perso un po’ di ritmo nella seconda metà della gara. Stavamo facendo dei progressi, ma davanti avevamo tanti altri ragazzi e io sapevo che sarebbe stato difficile passarli. Non ho intenzione di mentire, la caution ci ha aiutato a ritornare davanti. Nell’ultima fase la macchina era buona, era solo un po’ troppo sovrasterzante. Harvick stava arrivando, ma poi ha colpito il muro e ha rallentato. Sì, siamo stati fortunati oggi, ma se non si è un po’ fortunati non si vincono quattro campionati e 48 gare.” La toccata contro il muro ha invece spento le ambizioni di vittoria di Harvick (adesso comunque leader del campionato), che si è dovuto accontentare del secondo posto. “Ho toccato il muro quel tanto che è bastato per rovinare il parafango anteriore“, ha detto. “Così ho anche rischiato di essere superato abbastanza facilmente da chi arrivava da dietro, ma sono riuscito a difendermi.” Negli ultimi giri Harvick si è infatti dovuto guardare dagli attacchi del compagno di squadra Jeff Burton. “Ho continuato a spingere a fondo, perché se lui avesse cominciato a perdere terreno ne avrei potuto rilevare la posizione“, ha detto Burton. “Ma io ho preso la linea inferiore, lui la superiore, e alla fine non ci siamo rallentati. Entrambi eravamo nella nostra linea più veloce. Oggi Kevin sembrava averne di più, e ad un certo punto ho pensato che avrebbe vinto la gara.”
Gara deludente per i due piloti dell’Earnhardt Ganassi Racing, che partivano affiancati in prima fila. Jamie McMurray, vincitore a Daytona, dopo aver ottenuto la pole è quasi subito scomparso di scena e ha concluso diciassettesimo. Dopo aver superato il suo compagno di squadra al via, Juan Pablo Montoya è invece rimasto in testa per i primi 29 giri. Al giro 140, mentre si trovava in quindicesima posizione (dopo una penalità per eccesso di velocità in pitlane), il suo motore è esploso e il colombiano si è dovuto ritirare. “Quando la pista era sporca avevamo un bilanciamento davvero buono“, ha detto Montoya. “Quando era gommata invece non era così buono. Stavamo lavorando su questo. Era frustrante, non riuscivamo ad avere una buona velocità quando stavamo in gruppo, ma i ragazzi stavano facendo un lavoro straordinario. Avevamo comunque una buona auto. Sono cose che capitano. Sono le corse. Poi qualcosa è successo al motore. E’ deludente, ma fa parte delle corse.” Mark Martin ha portato a termine una buona giornata con il quarto posto finale, mentre Joey Logano ha completato la top 5. Ventottesimo posto, ultimo dei piloti a pieni giri, per Max Papis, alla seconda qualificazione consecutiva. “E’ stato un buon weekend per noi e credo che abbiamo fatto vedere a tutti i progressi“, ha detto Papis. “Mi sono sentito molto più a mio agio nella seconda volta qui, e penso che quando correremo in quei circuiti in cui abbiamo corso l’anno scorso faremo ancora meglio. I ragazzi hanno fatto un grande lavoro oggi. Sono impaziente di andare a Las Vegas la prossima settimana, perché là è dove abbiamo fatto il nostro debutto in Sprint Cup Series un anno fa. E’ un posto speciale per noi e abbiamo tanta voglia di fare bene per GEICO e per tutti i tifosi che non ci fanno mancare il loro supporto.” La pioggia ha minacciato di porre fine prematuramente alla gara, ma alla fine il grosso dell’acqua ha solo sfiorato il circuito e soltanto qualche goccia è caduta causando una bandiera gialla al giro 194.
Classifica finale:
Pos. | Driver | Make |
---|---|---|
1. | Jimmie Johnson | Chevrolet |
2. | Kevin Harvick | Chevrolet |
3. | Jeff Burton | Chevrolet |
4. | Mark Martin | Chevrolet |
5. | Joey Logano | Toyota |
6. | Kurt Busch | Dodge |
7. | Matt Kenseth | Ford |
8. | Clint Bowyer | Chevrolet |
9. | Tony Stewart | Chevrolet |
10. | Greg Biffle | Ford |
Classifica del campionato:
Pos. | +/- | Driver | Points | Behind |
---|---|---|---|---|
1. | +4 | Kevin Harvick | 331 | Leader |
2. | +2 | Clint Bowyer | 312 | -19 |
3. | — | Greg Biffle | 304 | -27 |
4. | -3 | Jamie McMurray | 302 | -29 |
5. | +7 | Jeff Burton | 300 | -31 |
6. | +5 | Mark Martin | 297 | -34 |
7. | +1 | Matt Kenseth | 288 | -43 |
8. | -2 | David Reutimann | 273 | -58 |
9. | +11 | Joey Logano | 263 | -68 |
10. | — | Carl Edwards | 262 | -69 |
11. | +11 | Kurt Busch | 254 | -77 |
12. | +23 | Jimmie Johnson | 253 | -78 |
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