Doppietta Peugeot nella cinquantottesima edizione della 12 Ore di Sebring. Alex Wurz, Anthony Davidson e Marc Gene hanno ottenuto la vittoria, precedendo la vettura gemella di Pedro Lamy, Sebastien Bourdais e Nicolas Minassian. Le due Peugeot 908 hanno occupato le prime due posizioni per la maggior parte della corsa, anche se all’inizio Emanuele Pirro, con la Lola del Drayson Racing, ha cercato di inserirsi tra le due vetture francesi. Una volta che la Lola Drayson ha cominciato a perdere terreno per problemi meccanici e per un contatto, la Peugeot ha potuto controllare agevolmente la gara, provando diverse strategie con le sue due vetture. La leadership è cambiata diverse volte, prima che Wurz e Bourdais si presentassero alle due ore divisi da appena 2 secondi. Un testacoda del francese a gomme fredde ha poi deciso la corsa. Attardato il Drayson Racing, il terzo posto è stato conquistato dalla Lola dell’Aston Martin Racing. “Tutti noi abbiamo spinto al 100 per cento“, ha detto Wurz. “All’ultima sosta siamo arrivati con appena tre secondi di margine. A quel punto è diventata una questione tre me e Sebastian.” “Siamo venuti qui con un obiettivo e lo abbiamo centrato“, ha aggiunto Davidson. “Oggi è stata una grande sfida districarsi in mezzo al traffico in modo efficiente. È lì che abbiamo brillato oggi. E’ stata una grande sfida per le vetture. Sappiamo che il circuito può dare molti problemi di affidabilità. E’ importante vincere la gara, ma è anche importante la preparazione per Le Mans.”
Grande lotta nella classi inferiori. In classe LMP2 la vittoria è andata a sorpresa alla Porsche RS Spyder del Team CytoSport, che ha approfittato dei problemi dei rivali. La Acura del Patrón Highcroft Racing è stata rallentata, a circa tre ore dalla fine, da problemi elettrici che l’hanno costretta ad una sosta ai box di 10 giri, mentre la Lola-Mazda del Dyson Racing è stata costretta, sempre per un problema elettrico, ai box già dopo mezz’ora di corsa, restando al pit per quasi un’ora e mezza. “Mi piace molto questa macchina, è davvero magnifica“, ha detto un entusiasta Greg Pickett all’arrivo. “Dalla Porsche non puoi aspettarti che questo. Siamo stati felici di correre con i pneumatici Michelin quest’anno, ci hanno permesso anche due o tre stint consecutivi con le stesse gomme. I miei compagni di squadra hanno fatto un grande lavoro. E’ stata una meravigliosa avventura. Facciamo questo per divertimento, al meglio delle nostre possibilità e nel modo più divertente possibile.” “Nel finale dovevo solo portare a casa il risultato“, ha aggiunto Klaus Graf, che completava l’equipaggio con Sascha Maassen. “Bisognava tenere alta la concentrazione per non commettere un errore, in particolare col buio. Non posso che ringraziare Greg per aver messo sù questa squadra. Lui ha un grande amore per questo sport.” Nella nuova classe LMPC la vittoria è andata all’equipaggio del Level 5 Motorsports Tucker/Bouchut/Wilkins, che hanno preceduto di 16 giri il trio del Green Earth Team Gunnar Jeannette/Zügel/Julian.
Grandissima battaglia in GT2, dove una decina di vetture diverse aspiravano a vincere la gara. La vittoria è andata alla Ferrari del Risi Competizione di Jaime Melo, Pierre Kaffer e Gianmaria Bruni che hanno preceduto di un giro le due BMW del Rahal Letterman Racing. Una grossa mano l’ha data l’incredibile collisione, in pitlane, delle due Corvette, in quel momento leader della corsa e che sono scivolate irrimediabilmente indietro per le riparazioni. Incredibile anche il modo in cui sono andate ko le due Porsche di punta. Dopo che Wolf Henzler l’aveva portata in testa nelle prime fasi di corsa, la Porsche del Team Falken Tire ha perso due volte la ruota posteriore destra dopo un pit stop. La seconda volta la ruota ha colpito la vettura gemella del Flying Lizard Motorsports, rovinandogli la parte anteriore della vettura. Dopo questo inconveniente, il team campione in carica ha perso tempo anche a causa del fatto che la safety car ha fatto fatica a ricompattare il gruppo, impedendo così l’immediata riapertura della pitlane. “Penso che questa vittoria venga da un mix di tante cose“, ha detto Melo, alla terza vittoria di classe alla 12 ore. “La squadra è molto, molto buona. I tre piloti siamo molto consistenti, che è il modo giusto per vincere questo tipo di gara. Le gomme Michelin sono molto costanti e hanno svolto un buon lavoro. La preparazione della vettura è la chiave per questa gara. Conosco la F430 da quando abbiamo iniziato a svilupparla. Vogliamo vincere questo anno, che è così difficile. Abbiamo iniziato nel modo giusto.“
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