F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del GP di Cina

podio_cina-500x332 F1 - "Da 0 a 10" - Le pagelle del GP di Cina

Abbiamo assistito ad un gran premio dalle mille emozioni, condito da un tempo bizzarro e dai numerosi pit stop che hanno dato una gran lavoro ai meccanici nel corso della sola domenica. Abbiamo visto Jenson Button vestire i panni di un avvoltoio, sempre al posto giusto e al momento giunto, al contrario del compagno di squadra Hamilton, che pur trovandosi nei posti sbagliati ai momenti sbagliati è riusciuto a risalire alla grande vestendo i panni di super-man. Abbiamo anche assistito al tentativo di Alonso di vestire i panni di Usain Bolt, e al tentativo di Schumacher di vestire i panni di…Schumacher, panni che sembra aver cambiato, visto che, oltre al blasone, al tedesco sembra esser rimasto poco. A noi, invece, di questo gran premio è rimasto tanto, molto, troppo, e vogliamo raccontarlo nel nostro solito modo, ovviamente “Da 0 a 10” capitolo 4: Cina.

VOTO 0 AI COMMISSARI CINESI

Visto che i cinesi son bravi a copiare, dovrebbero imparare le tecniche che usano a Monaco per liberare la pista da vetture e detriti vari. La macchina di sicurezza è costretta ad entrare per ben due volte, la prima ci può stare, ma la seconda no. L’ala anteriore persa da Alguersuari, per quanto possa essere pericolosa non può richiedere l’ingresso della safety-car. Ad ogni modo la pista è stata liberata solo dopo un paio di giri. Se a Monaco ragionassero così, la SC sarebbe sempre in pista.

LENTI

VOTO 1 A NIKO HULKEMBERG

Bastano 6 pit stop per giustificare il voto. Prova più volte l’azzardo, monta le slick quando l’acqua non lo consente, sbanda, ed è costretto a rientrare nuovamente per montare le intermedie. Azzardare non significa tentare l’impossibile.

SBANDATO

VOTO 2 A VITANTONIO LIUZZI

L’ha fatta grossa. L’ha fatta davvero grossa. Dopo l’ottimo avvio stagionale, Tonio sbaglia la frenata nelle concitate fasi iniziali, perde il controllo della sua Force India e centra in pieno gli incolpevoli Kobayashi e Buemi. Non certo un gran premio da ricordare.

FRENETICO

VOTO 3 A MICHAEL SCHUMACHER

Non è l’inizio che sognava, né lui né tutti i suoi fan. Questo Schumacher sembra un gemello del sette volte campione del mondo, cosa peraltro prevista dal presidente Montezemolo. Il tedesco, che sull’acqua ha spesso costruito grandi imprese in passato, non riesce a tener testa agli avversari né sull’asciutto, tanto meno sul bagnato. Resiste finchè può agli assalti di Hamilton e Vettel, ma nel finale cede anche a Massa e Petrov. A fine gara commenta: “Bisogna prendere questo fine settimana come un’altra esperienza, ed accertarlo anche se è frustante. Non vedo l’ora di tornare a casa.” Già non vede l’ora, ma il suo gemello avrebbe risposto: “Non vedo l’ora di tornare a lavorare e riscattarmi”. L’età, a volte, gioca brutti scherzi.

SCIUPATO

VOTO 4 A FELIPE MASSA

Il voto è un po’ cattivo, ma Felipe in pista è troppo molle. E’ vero che l’acqua non è il suo terreno preferito, ma il nono posto non è da campione del mondo, visto soprattutto il quarto posto del rivale Alonso. C’è poco da dire: quando le condizioni non sono perfette il brasiliano fatica nel portare a casa più punti possibili, cosa che invece lo spagnolo sembra fare ad arte. Il sorpasso in pit lane è il simbolo della differenza tra i due.

DEPRESSO

VOTO 5 A SEBASTIAN VETTEL

E’ strano vederlo al sesto posto, conoscendo le sue capacità sull’acqua e conoscendo il potenziale di questa RedBull. Sembra stanco Sebastian, come se tutte le energie del week-end li avesse perse nella pole di ieri. Nei sorpassi soffre un po’ la minor potenza del motore Renault, cosa che gli ha causato molte rogne nel sopravanzare Sutil. A fine gara viene richiamato dai commissari “per aver guidato in modo pericoloso” in pit lane nel duello con Hamilton. “Non ho capito la conclusione di questa storia” commenta a fine gara, e sinceramente non lo abbiamo capito nemmeno noi.

SCIAPITO

VOTO 6 FERNANDO ALONSO

Compromette la sua gara partendo con due decimi in anticipo rispetto il verde, cosa eloquente notata immediatamente da casa. Lo spagnolo però non si abbatte, riemerge dal caos iniziale e tiene duro, castigando Massa in pit lane e chiudendo quarto a fine gara. Fa inoltre dell’ottimismo la sua arma migliore: “L’inizio del campionato è stato positivo, abbiamo dimostrato di essere competitivi e di avere le carte in regola per vincere il titolo mondiale”. Parole che sanno da leader.

CAPARBIO

VOTO 7 A NICO ROSBERG

Ancora una grande prestazione che gli regala il secondo podio stagionale, seppur quel piccolo errore che ha consegnato la testa a Button è stato pagato molto caro. Duella alla grande con Hamilton sbarrandogli la strada in tutti i modi, ma nel gioco dei pit stop l’inglese riesce a sopravanzarlo. Chissà, senza quell’errore, forse, avrebbe chiuso secondo. In crescita, così come la Mercedes, sta imparando ad esser costantemente nelle zone top della classifica. La prossima volta però un po’ d’attenzione in più non guasterebbe.

COSTANTE

VOTO 8 A ROBERT KUBICA

Eh già, a volte la fortuna ti volta le spalle. Così come Button e Rosberg il polacco mantiene le slick nelle fasi iniziali, mentre quasi tutto il gruppo azzarda le gomme intermedie, cosa che gli consente di guadagnare 50 secondi sugli ineguitori. Il secondo ingresso della safety-car però cambia le carte in tavola. Il vantaggio viene azzerato, Hamilton e Alonso si rifanno sotto e il polacco è costretto a cedere due posizioni, perdendo il possibile podio. Per il resto guida da campione, con una Renault forse troppo sottovalutata ad inizio stagione.

OUTSIDER

VOTO 9 A JENSON BUTTON

Una volta può passare per fortuna, ma due volte no. Jenson si conferma il re del caos. Ogni qual volta vi sia un po’ di incertezza lui trova la soluzione più efficace che lo porta alla vittoria. Dopo la vittoria in Australia bissa il successo in Cina, alla faccia di chi lo dipingeva la ruota di scorta di Hamilton. Per vincere i gran premi ci vuole fiuto, e Button ne ha da vendere.

AVVOLTOIO

VOTO 10 A LEWIS HAMILTON

Il re dei sorpassi, e che sorpassi! Complice la McLaren super veloce sul dritto l’inglese regala spettacolo a destra e manca sbeffeggiando i vari Vettel, Sutil, Schumacher, Kubica… e chi più ne ha più ne metta. Sul bagnato vola, soprattutto a pista libera. Nel finale accusa il degrado eccessivo delle gomme, ma dopo tutti quei sorpassi sembra normale. Chiude secondo, col neo dell’episodio in pit-lane con Vettel. Anche stavolta l’inglese l’ha passata liscia, per il malumore degli avversari che già in Malesia ebbero qualcosa da dire sul suo comportmento. Ciò non toglie che la sua prestazione sia stata super.

SHOW MAN

Valerio Lo Muzzo

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3 commenti su “F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del GP di Cina”

  1. :mrgreen:

    si si è proprio lui….MICHAEL SCHUMACHER, non RALF….ah ah ah

    ormai è un caso umano noi ci scherziamo sopra ma lui è un leggenda vivente e fin ora le ha prese dal compagno di squadra in ogni sessione di prove e gara.

    sono un suo grande tifoso, ma nelle prime due gare ero contento per questa situazione….perchè ho visto il passaggio alla mercedes come un tradimento,

    mi dispiace sottolinearlo ma sul podio c’erano ben 3 MERCEDES…e lui….,
    adesso speriamo che torni il vero SCHUMACHER

  2. :mrgreen:

    altri 2 HAMILTON e risolviamo il problema dei sorpassi in f1

    ALONSO commette un errore in partenza che in condizioni normali lo pagherebba a caro prezzo, ma poi rimonta alla grande….un’altra gara dietro a MASSA e lo avrebbero ricoverato in clinica

    voto 10+ all’acqua, che in motogp rovinerebbe tutto, ma in f1 è sempre “benedetta”

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