L’esordio del team Eurointernational nella Formula 3 Italiana non è stato proprio dei migliori. Non ci riferiamo ai puri risultati raccolti in pista dall’unico (per ora) pilota schierato sulla Mygale azzurra del team di Antonio Ferrari, ma al comportamento dei commissari che, a detta dello stesso team manager, hanno violato le procedure di partenza di fatto penalizzando l’alfiere del team italiano. Lo stesso Antonio Ferrari ha redatto quindi un comunicato che sta girando sul web, in cui spiega puntualmente (in dieci punti!) quali siano state le mancanze dei direttori di gara a Misano.
Secondo l’art.6.2 N.S. 16 Velocita’ in circuito dell’Annuario CSAI 2010:
– 15 minuti prima dell’ora annunciata per la partenza le vetture possono lasciare la zona dei box ed effettuare 1 o più giri (max 2) del circuito, attraversando la corsia dei box, prima di schierarsi sulla griglia.
– 10 minuti prima dell’ora annunciata per la partenza, l’uscita dai box verrà chiusa.
Pertanto per 5 minuti la corsia dei box deve rimanere aperta (semaforo verde) per consentire il passaggio delle vetture che passano attraverso la corsia dei box, prima di schierasi.
1. I commissari addetti all’uscita box, non hanno fatto partire dai rispettivi garage la vettura di Gabby Chaves (avendo il box 35 era la sesta in ordine di uscita dopo quella della Victoria e le quattro dell’Alan Racing), ma hanno consentito a tutte le monoposto che arrivavano dai box successivi e già in pit-lane esterna, di ammassarsi all’uscita.
2. La luce verde di uscita box e’ stata accesa alle 14.34’23” , secondo l’orologio “ufficiale” presente sui monitor dei pit stand, mentre nessun cronometraggio ufficiale è stato avviato dai cronometristi per le vetture, in quanto parte solo dopo la bandiera verde di inizio giro di ricognizione.
3. Nonostante l’ingorgo di vetture creato dai commissari in uscita box, di fatto ostruita, la luce verde a fine pit-lane è rimasta accesa.
4. La vettura di Chaves, come tutte le altre, ha percorso il primo giro ed è transitata ai box una prima volta, passando davanti al semaforo dell’uscita box dopo 2’12” dal’accensione della luce verde di uscita box, con pertanto 2’48” disponibili per completare un giro ed attraversare l’intera corsia box.
5. La vettura avendo il becom di rilevazione tempi/indipendente dal cronometraggio ufficiale (ancora staccato/non funzionante) permette di misurare un precisione millesimale la percorrenza del secondo giro. La vettura di Chaves si è presentata in ingresso box con ancora 1’08” dalla scadenza dei 5 minuti concessi ed è arrivata davanti dall’uscita box (semaforo) quando ancora mancavano 27″.
6. Il semaforo di uscita box è passato da verde a rosso 37″ prima dello scadere dei 5 minuti previsti, quando la vettura di Chaves era a circa 10″ dall’uscita dei box.
7. Tre distinte persone hanno cronometrato tale sequenza di fatti, che sono stati subito riportati ai commissari di uscita box, al Direttore di Gara, ed in Direzione Gara, oltre che ai Cronometristi.
8. Per esigenze televisive di direta su Nuvolari, con le immagini che lo confermano, il Direttore di Gara non ha neanche rispettato i tempi ( 4′) tra il cartello 5′, quello 3′ e quello 1′, effettuando il tutto in rapida successione, come le immagini di Nuvolari dimostrano.
9. Tra il termine di chiusura dei box e la partenza della gara, ci sarebbe stato sufficente tempo (10 minuti) per permettere a Chaves di schierarsi in seconda fila col quarto tempo, sub judice, e verificare successivamente i fatti.
10. Nè i cronometristi, nè la direzione gara hanno alcuna documentazione scritta o elettronica a giustificazione e conferma dei tempi applicati (ora, minuti, secondi) nella procedura di partenza, cosa contraria ai regolamenti FIA che prevedono un cronologico ufficiale, certificato, di tali tempi.
La Eurointernational non ha potuto effettuare una protesta contro il Direttore di Gara ed il Collegio dei Commissari Sportivi in quanto sono loro a valutarla, ma ha preparato un esposto alla CSAI e ricorrerà alla FIA, non solo per questo problema, ma anche per i quello che è stato deciso dalla CSAI nonostante la palese e documentatissima situazione di pneumatici diversi utilizzati in qualifica e gara 1.
Antonio Ferrari, Team Manager Eurointernational
Come puntualizzato dallo stesso team manager, verrà presentato ricorso alla CSAI e alla FIA per ottenere chiarezza sul problema evidenziato. Va puntualizzato che il team all’esordio in Formula 3 Italia non è proprio un team nuovo, ma vanta 20 anni di onorata carriera, partita dall’Indycar, per passare alla Formula Renault, alla World Series e divenire poi leader mondiali delle varie Formule BMW prima di cimentarsi in questa nuova “avventura”.
Marco Borgo
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