Gabriele Tarquini vince una gara 1 condizionata dal comportamento dei commissari di gara, apparsi confusionari ed insicuri per un appuntamento mondiale.
Per iniziare il direttore di gara non ha dato il semaforo verde al termine del giro di ricognizione, costringendo i piloti a farne altri 2 tra lo stupore degli uomini delle squadre che al termine della gara hanno poi sorriso sull’accaduto; l’italiano della Seat, quando si è finalmente partiti, ha comandato il gruppo dall’inizio fino alla fine.
Alla prima curva Nykjaer e Genè sono venuti al contatto, con lo spagnolo che ha inchiodato per evitare il muro rientrando in fondo al gruppo, quando poteva fare un’ottima gara visto che partiva terzo.
Dietro a Tarquini la lotta tra Huff, Monteiro ed il sorprendente Barth, partito eccezionalmente dall’ottava posizione e grazie all’incidente tra le due Seat terzo dopo la prima curva, hanno avvantaggiato l’italiano che sembrava avviato ad un dominio incontrastato. Sembrava perché all’ottavo giro Romanov finisce contro il muro, non controllando un effetto pendolo della sua Bmw al contrario di quanto ha fatto Huff dopo una bussata di Barth tenuta in modo impeccabile in controsterzo, rendendo necessaria l’entrata della safety car: qui inizia il festival dell’orrore.
La vettura di sicurezza entra in ritardo, dopo il passaggio dei piloti ed è costretta a rallentare facendosi superare da tutti e si ferma in mezzo alla strada aspettando l’arrivo del leader, fortunatamente non si è ripetuto l’episodio dello scorso anno quando Engstler colpì la Safety Car, questa volta è stata segnalata per bene con le bandiere gialle.
Sono i commissari a fare delle figuracce in questo caso: l’immagine più simpatica è uno di loro che prende a pugni il secchio perché non riesce ad aprirlo, oltre al fatto che per portare via la macchina del russo ci impiegano tutta la gara con il carroattrezzi che entra negli ultimissimi giri e, come una scenetta di Fantozzi, non riesce a tirar su la vettura. Per concludere in bellezza la Safety Car rientra all’ultima curva, lasciando ai piloti solo l’accelerazione finale, in modo da prendere la bandiera a scacchi.
Tarquini vince questa stranissima gara, con Huff che vince il duello per la seconda posizione, davanti a Monteiro e Barth.
Quinta posizione per Coronel, sesto posto per Yvan Muller che perde punti importantissimi per il mondiale da Tarquini, con il quale era a pari punti, Michelisz settimo ed Andy Priaulx in ottava posizione che gli garantisce la pole position in gara 2.
Alain Menu chiude nono, decimo ed ultimo a punti, grazie all’introduzione del nuovo punteggio simile alla F1 anche al mondiale WTCC, Augusto Farfus.
Vincenzo Carlesimo
Classifica Marrakech Gara 1 | Tempo |
1. Gabriele Tarquini (Seat Leon TDI) | 32:12.815 |
2. Robert Huff (Chevrolet Cruze) | + 1.117 |
3. Tiago Monteiro (Seat Leon TDI) | + 1.792 |
4. Fredy Barth (Seat Leon TDI) | + 2.436 |
5. Tom Coronel (Seat Leon TDI) | + 3.513 |
6. Yvan Muller (Chevrolet Cruze) | + 5.615 |
7. Norbert Michelisz (Seat Leon TDI) | + 7.900 |
8. Andy Priaulx (Bmw 320si) | + 8.892 |
9. Alain Menu (Chevrolet Cruze) | + 10.113 |
10. Augusto Farfus (Bmw 320si) | + 11.959 |
11. Michel Nykjaer (Seat Leon TDI) | + 12.876 |
12. Franz Engstler (Bmw 320si) | + 14.380 |
13. Jordi Gené (Seat Leon TDI) | + 15.160 |
14. Sergio Hernandez (Bmw 320si) | + 16.347 |
15. Mehdi Bennani (Bmw 320si) | + 16.835 |
16. Harry Vaulkhard (Chevrolet Lacetti) | + 18.057 |
17. Darryl O’Young (Chevrolet Lacetti) | + 19.737 |
18. Ismail Sbai (Chevrolet Lacetti) | Ritirato |
19. Andrei Romanov (Bmw 320si) | Ritirato |
20. Stefano D’Aste (Bmw 320si) | Ritirato |
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