Nonostante uno slittamento dell’inizio della sessione di circa un’ora e mezza a causa della pioggia, che era caduta incessantemente per tutta la notte, il quarto giorno di prove ad Indianapolis si è potuto disputare, e rivelandosi ricco di attività in pista. Il più veloce alla fine della giornata è stato Scott Dixon, che ha fatto segnare il tempo di 39.7265 alla media di 364,517 kmh. “La vettura non era così male“, ha detto il neozelandese. “Adesso ci accingiamo a iniziare a lavorare sul setup per le qualifiche un po’ di più. Sono contento di come sia andata oggi.” Al secondo posto, a conferma delle grandi potenzialità sue e del suo team, si è piazzato Mario Moraes, staccato di un decimo. Al terzo posto si è classificato Marco Andretti, autore di una solida sessione e migliore tra i piloti dell’Andretti Autosport. “Penso che ci siamo quasi, anche se è ancora troppo presto per dirlo“, ha detto Andretti. “Siamo stati costantemente tra i top 10. La cosa buona è che siamo stati in controllo delle cose sulla nostra lista, sia quelle buone che quelle cattive. Stiamo ricevendo un sacco di risposte, e questo è ciò per cui siamo qui. Sappiamo che nei prossimi giorni ci sarà più caldo, e stiamo cercando di prepararci anche per questo. Sappiamo che se ci sarà più caldo ci sarà meno carico aerodinamico sulla vettura. Stiamo cercando di trovare il grip meccanico giusto ora in modo che quando ce ne sarà bisogno avremo fatto tutte le cose giuste.”
Altre grandi sorprese di questa quarta giornata sono stati Alex Tagliani, che ha fatto segnare il quarto tempo, e Simona De Silvestro, che negli ultimi minuti è risalita dal fondo del gruppo fino al decimo posto. Più staccati i piloti del Team Penske, che si sono dedicati più al setup per la gara, effettuando molti giri in gruppo per simulare delle situazioni di traffico. Helio Castroneves, il più veloce nelle prime due giornate di prove, ha chiuso all’ottavo posto, immediatamente avanti a Will Power, mentre Ryan Briscoe ha fatto segnare soltanto il diciannovesimo tempo. Quinto tempo invece per Dan Wheldon, che ha totalmente recuperato dopo l’incidente di domenica, e che ha preceduto due dei grandi favoriti per la vittoria, Tony Kanaan e Dario Franchitti. 5 team differenti si sono così piazzati nella top 5. In risalita Paul Tracy, undicesimo, mentre continua a destare una buona impressione il tam di AJ Foyt, che ha piazzato AJ Foyt IV al dodicesimo posto e Vitor Meira al sedicesimo.
Due incidenti, entrambi che hanno visto coinvolti piloti del KV Racing Technology. Il primo per Moraes, che si gira all’uscita dei box e va a toccare leggermente con il posteriore contro il muretto interno, danneggiando l’alettone. Il secondo, negli ultimi minuti di prove, per EJ Viso, protagonista invece di un botto più violento all’uscita della curva 1. Il venezuelano ha distrutto tutta la parte posteriore della sua vettura. Dei 36 piloti scesi in pista, 34 alla fine della sessione erano racchiusi in un secondo. 1590 giri effettuati. Il pilota che ha effettuato più giri in assoluto è stato Alex Lloyd (81 giri effettuati).
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