Dopo la 500 Miglia di Indianapolis i team di Roger Penske e Chip Ganassi si sono giocati anche la Coca-Cola 600 disputata in serata sul Charlotte Motor Speedway. Alla fine a vincere è stato Penske, con Kurt Busch che ha tagliato il traguardo con 7 decimi di vntaggio su Jamie McMurray. Per il pilota del Team Penske, che la settimana scorsa aveva vinto l’All-Star Sprint Race disputata sullo stesso tracciato, si tratta della seconda vittoria stagionale e la ventiduesima della sua carriera. “La prima persona a cui ho pensato è Roger Penske“, ha detto Busch. “Vincere la Coca-Cola 600 e l’All-Star Sprint Race consecutivamente è un grande risultato e io sono felice di averglielo consegnato. Nel finale ho pensato che c’era l’auto di Ganassi dietro di noi, ma non ne aveva abbastanza per riprenderci. Io avevo una buona macchina con la luce del sole, ma quando è arrivato il tramonto ero un po’ preoccupato. Non sapevo se alla fine avrebbe avuto la stessa guidabilità che aveva all’inizio.” Busch, che ha condotto in testa 252 dei 400 giri disputati, era al secondo posto con un netto distacco dietro McMurray quando un incidente di Marcos Ambrose a 24 giri dalla fine ha riaperto i giochi. Molti dei leader sono rientrati al pit e Busch e Matt Kenseth sono riusciti ad uscire davanti a McMurray. Jeff Gordon è invece rimasto fuori e al restart a 19 giri dalla fine è ripartito al primo posto. Busch ha rapidamente superato le tre auto che lo precedevano e si è così portato in testa allungando su McMurray, meno rapido a risalire. “Non so cosa sia successo all’ultima sosta, penso che non abiamo avuto un grande pit stop“, ha detto McMurray. “Non è stato perfetto. Sapevo che chi fosse uscito davanti dopo l’ultimo pit stop tra me e Kurt sarebbe stato il vincitore.”
Kyle Busch aveva condotto la gara nella fase iniziale, ma è stato rallentato prima da una collisione ai box con Brad Keselowski che ha causato qualche danno all’anteriore destro della sua auto e poi da una penalizzazioneo per eccesso di velocità ai box. Alla fine è comunque riuscito a risalire fino al terzo posto. Al restart finale è stato poi protagonista di un contatto con Jeff Burton, che ha causato una foratura al pilota del Richard Childress Racing, scivolato al venticinquesimo posto finale. “Kyle ha fatto un three-wide al restart, cercando di far succedere qualcosa“, ha detto Burton. “Così mi ha colpito e mi ha tagliato la gomma posteriore sinistra. Io non avevo un problema, ed ora l’ho avuto. Lui è davvero molto aggressivo. Questo è buono. Ma quando poi mi causa problemi con la sua aggressività, questo non lo posso tollerare.” Alle loro spalle Mark Martin è arrivato quarto e il vincitore dello scorso anno David Reutimann quinto. Due dei grandi favoriti della vigilia, Denny Hamlin e Jimmie Johnson, hanno entrambi passato una serata difficile. I due sono venuti leggermente in contatto dopo che Johnson ha toccato il muro all’uscita dell’ultima curva. Poi Johnson è successivamente finito a muro un’altra volta, all’uscita della seconda curva. Altra gara difficile per Juan Pablo Montoya, che ha lottato per tutta la gara con l’equilibrio della sua vettura prima di finire a muro nello stesso punto di Johnson, all’interno della all’uscita della curva due. La top ten è stata invece completata da Gordon, sesto davanti a Clint Bowyer, Paul Menard con la migliore delle Ford, il poleman Ryan Newman e Kenseth. Kevin Harvick ha chiuso undicesimo dopo aver rimontato dopo un pit stop non previsto e mantiene così la leadership della classifica a metà della stagione regolare.
Classifica finale:
1. Kurt Busch
2. Jamie McMurray
3. Kyle Busch
4. Mark Martin
5. David Reutimann
6. Jeff Gordon
7. Clint Bowyer
8. Paul Menard
9. Ryan Newman
10. Matt Kenseth
Classifica del campionato:
1. Kevin Harvick 1898
2. Kyle Busch -29
3. Matt Kenseth -117
4. Jeff Gordon -138
5. Denny Hamlin -166
6. Kurt Busch -172
7. Jimmie Johnson -204
8. Jeff Burton -241
9. Greg Biffle -250
10. Mark Martin -263
11. Carl Edwards -296
12. Ryan Newman -351
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