Kevin Harvick ha ottenuto la sua seconda vittoria della stagione nella NASCAR Sprint Cup, vincendo una movimentata Coke Zero 400 disputata sabato sera al Daytona International Speedway. La seconda vittoria stagionale consegna ad Harvick ulteriori 10 punti di bonus quando comincerà la Chase. La gara è stata caratterizzata da un maxi incidente al giro 149, a solo 11 dalla fine, quando Jeff Burton è entrato in contatto con Kurt Busch. Il contatto ha innescato una carambola che ha messo ko 20 auto, tra cui quella del campione in carica Jimmie Johnson. L’incidente ha così ridotto il campo dei contendenti per la vittoria a poche vetture, con la gara interrotta e ripresa con solo otto giri da disputare. Jeff Gordon è ripartito al comando, ma prima Clint Bowyer e poi il suo compagno di squadra Harvick lo hanno passato, prima che al giro 159 un nuovo contatto tra Sam Hornish Jr e Kurt Busch costringesse i commissari ad una nuova caution e ad un green-white-chequered finish. Al restart Harvick ha preso la testa della gara da Bowyer ed ha controllato Kasey Kahne, secondo, fino al traguardo, mentre Bowyer è finito in testacoda perdendo la terza posizione. Per Harvick si tratta della seconda vittoria a Daytona, dopo aver vinto la 500 Miglia nel 2007. “Questo è sempre stato un grande circuito per noi“, ha detto Harvick. “Daytona è stato uno di quei luoghi magici per noi sin dalle nostre prime gare. A Daytona è sempre la stessa storia, c’è molto movimento, molte battaglie e molti sorpassi. Alla fine c’è stato il grosso incidente e noi abbiamo avuto la fortuna di essere davanti ad esso. Prima che venisse l’ultima caution ero ormai convinto che Bowyer sarebbe stato primo e noi secondi, e quindi sono stato contento della bandiera gialla.”
Kahne e Gordon hanno chiuso alle sue spalle, mentre al quarto posto ha chiuso Dale Earnhardt Jr, che il giorno prima aveva vinto la gara della Nationwide Series su una vettura che portava il numero 3, il numero di suo padre, deceduto in un incidente all’ultimo giro della Daytona 500 del 2007. Il quarto posto gli permette di rientrare all’interno della Chase for the Sprint Cup. La top 5 è stata completata da Burton. Tra i coinvolti nell’incidente del giro 149 Juan Pablo Montoya e Mark Martin, la cui vettura ha preso fuoco nei box dopo l’incidente. In precedenza era finito ko Kyle Busch, rimasto al comando per 23 giri prima di entrare in contatto con Montoya. Quando l’incidente è avvenuto il colombiano stava per essere doppiato da Busch, che doveva ancora fermarsi ai box. Un altro incidente ha invece visto coinvolto David Ragan, che si è girato alla curva 3 al giro 117 finendo contro le vetture del vincitore della Daytona 500 di quest’anno Jamie McMurray e di Martin Truex Jr, entrambi ritirati. Coinvolto nell’incidente anche Kahne, che però è stato in grado di recuperare e di finire secondo. “Dovevi essere aggressivo e guidare l’auto di traverso per tutta la notte“, ha detto Kahne. “Questo era il solo modo per essere competitivo. Mi sentivo come se avessi una delle migliori vetture dall’inizio alla fine della corsa, e anche dopo il contatto che ho avuto contro il muro sentivo ancora di avere una grande macchina. E’ stata davvero una gara selvaggia e mi sono davvero divertito.” Carl Edwards ha chiuso al sesto posto, seguito da Kurt Busch, Reed Sorenson, Mike Bliss e Scott Speed, che hanno completato la top 10. La gara è terminata nelle prime ore della Domenica, dopo essere partita con più di un’ora di ritardo a causa della pioggia.
Classifica finale:
1. Kevin Harvick
2. Kasey Kahne
3. Jeff Gordon
4. Dale Earnhardt Jr.
5. Jeff Burton
6. Carl Edwards
7. Kurt Busch
8. Reed Sorenson
9. Mike Bliss
10. David Reutimann
Classifica del campionato:
1. Kevin Harvick 2684
2. Jeff Gordon -212
3. Jimmie Johnson -225
4. Kurt Busch -245
5. Denny Hamlin -284
6. Kyle Busch -308
7. Matt Kenseth -362
8. Jeff Burton -365
9. Tony Stewart -433
10. Greg Biffle -450
11. Dale Earnhardt. Jr. -507
12. Carl Edwards -514
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