Con le due gare di ieri in riva al Santerno, la Formula Abarth, categoria che prende il posto della vecchia Formula Azzurra, ha dimostrato di aver centrato molti obbiettivi che la federazione si era proposta. 35 vetture al via non possono che essere un vanto, e la nuova monoposto è davvero un ottimo anello di congiunzione tra il kart e la ben più professionale Formula 3.
Le due gare di ieri però hanno puntato ancora una volta l’attenzione sull’aspetto della sicurezza. In entrambe le corse si sono infatti registrati due grossi incidenti, che hanno spedito all’ospedale di Bologna tre piloti. Nella gara del mattino, Raffaele Marciello, debuttante nonchè giovane pupillo del Ferrari Academy, emulava Mark Webber con un volo sul russo Zimin alla Rivazza. Quattro i ribaltamenti che il napoletano residente a Lugano ha compiuto sulla sua Tatuus, che nonostante ne sia uscita veramente mal ridotta, ha salvato il giovane da gravi conseguenze. A Marciello infatti è stata diagnisticata la compressione di due vertebre cervicali ed una contusione ad un dito (contraccolpo del volante). Non potendo prendere parte a gara 2, “Lello” ha preso la strada di casa dove ha seguito la seconda corsa, e dove tranquillizzava tutti tramite il social network più in voga, Facebook.
Passiamo a gara 2, dove si è registrato un botto ancor più duro. Nel tentativo di attacco di Bacci allo spagnolo Cunill, le ruote delle due vetture si sono agganciate, spedendo entrambi contro il muro della prima curva. Riguardando le immagini a velocità reale, non rallentate, il botto fa davvero impressione. Risultato: altre due monoposto da buttare, mentre se Bacci se l’è cavata con poco, c’è il sospetto (ancora non smentito ufficialmente) di possibili contusioni o fratture alle gambe di Cunill. Lo spagnolo una volta estratto dalla vettura si è infatti accasciato a terra, costringendo i commissari ad intervenire dichiarando conclusa la gara con bandiera rossa.
La federazione, che sulle pagine di Autosprint dice di aver lavorato molto sulla formazione di questi piloti sul tema della sicurezza (di cui noi non vogliamo certo contestare l’operato data la professionalità delle persone che portano avanti questi progetti), è chiamata ora ad un giro di vite. Già in serata Bacci e Zimin si sono visti assegnare delle penalità per il prossimo appuntamento di Misano, con Bacci che probabilmente pagherà il prezzo più alto, partendo nelle due gare toscane dalla 35° posizione. C’è però ancora molto da fare per imbrigliare questi piloti inesperti (inesperti, non incapaci!). Basti guardare alle gare del F3 dove l’esperienza anche internazionale di molti piloti ha dato luogo a performance molto più elevate, con molti meno contatti e ritiri.
Raccogliendo poi le testimonianze di chi ieri a Imola c’era come spettatore, è emerso che la giornata di sport, di divertimento, di passione e tutto quel che volete, è stata una giornata di sofferenza. Era infatti palpabile la tensione di tutti i Team Manager a causa dell’eccessiva irruenza dei propri piloti. E come molti altri professionisti scrivono oggi su altre testate: non si può sempre contare nel miracolo. E sono state davvero scene terribili quelle viste in pista ieri a Imola.
(nella foto Marciello trasportato in ospedale)
Il video dell’incidente di Marciello
Il video dell’incidente di Cunill-Bacci
Marco Borgo
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