La ripresa delle competizioni endurance, dopo la 24 ore di Le Mans, vede un’ insolita Pole Position ottenuta da una vettura di classe LM P2, a discapito delle più potenti e celebri LM P1 per l’appuntamento di mezza estate dell’American Le Mans Series. La migliore prestazione durante la sessione di qualifica disputata sul tracciato americano dell’Utah, prossimo al famoso lago salato, è stata infatti ottenuta da Simon Pagenaud al volante della HPD dell’Highcroft Racing dotata di regolazioni paragonabili alla classe LM P2.
Essendo nel 2010 cambiate le classificazioni tecniche delle vetture, in classi denominate LMP, LMPC, GT2 e GTC, rispetto alla suddivisione tradizionale della 24 Ore di Le Mans in LM P1, LM P2, LM GT1 e LM GT2, le performances cronometriche delle vetture sono state così catalogate:
Classe LMP
La sessione di qualifica vede John Field al volante della Lola AER Intersport comandare la lista dei tempi sin dall’inizio delle prove ufficiali, mentre la Lola AER Autocon di Tony Burgess finisce fuori pista per un testacoda. Dopo alcuni minuti inizia una bella lotta fra Field, che migliora ancora il proprio tempo, la Lola Judd del Dryson Racing di Jonny Cocker e la Porsche RS Spyder del Team Cytosport pilotata da Klaus Graf. Per buona parte della sessione a tener banco è ancora la bagarre sul filo dei centesimi fra John Field, Jonny Cocker e Klaus Graf, sino alla bella performance di Chris Dyson sulla Lola Mazda del Dyson Racing che si inserisce prepotentemente in seconda posizione. Continua così la rincorsa alla Pole per le vetture sport raggruppate nella classe LMP, aventi le caratteristiche fondamentali delle LM P1 e delle LM P2, ed è proprio una vettura LM P2, la HPD dell’Highcroft Racing a suggellare la miglior tornata, grazie al sempre competitivo Simon Pagenaud che domani aprirà quindi le ostilità della gara nello Utah.
Classe LMPC
Sin dalle primissime battute il pilota più veloce si è dimostrato essere Gunnar Jeanette, al volante della Formula Le Mans del Team Gunnar, seguito a notevole distanza (oltre otto decimi) dalla Formula Le Mans dell’Intersport guidata da Kyle Marcelli. Verso la fine della sessione accadono le cose più interessanti, difatti ad insidiare la Pole, senza tra l’altro riuscirsci, sono stati rispettivamente Alex Figge, sopravanzando Marcelli e, nelle battute finali, Christophe Bouchut issatosi in seconda posizione.
Classe GT2
La prima prestazione cronometrica di un certo spessore è stata segnata dalla Porsche del Flying Lizard di Jorg Bergmeister, battuta dopo pochi minuti dalla Ferrari F430 #62 del Team Risi guidata da Gianmaria Bruni il quale, grazie ad un ottimo tempo sul giro, non verrà più battuto dagli altri concorrenti, agiudicandosi così la Pole fra le granturismo di classe GT2. Vani sforzi sono stati profusi dalle altre Ferrari F430, con la #1 dell’Extreme Speed in seconda posizione a pochi centesimi da Bruni con Overbeeck al volante, seguita a breve distanza dalla #61 di Vilander.
Come al solito la GT2 riserverà agli appassionati una gara ricca di colpi di scena, con le Ferrari a fare da lepre seguite dalle Porsche e dalle BMW, sempre pronte ad approfittare delle disavventure di chi conduce nelle primissime piazze.
Classe GTC
All’inizio delle qualifiche a comandare le danze è Luis Diaz, seguito a breve distanza da James Sofronas e Jeroen Bleekemolen, il quale passerà in testa per alcuni minuti, prima di venir relegato in seconda posizione dall’ottimo giro di Bryce Miller. Sul finire della sessione sarà nuovamente Bleekemolen ad ottenere la miglior prestazione, conquistando così la Pole di categoria davanti a Miller e Diaz.
Jona Ceciliot
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