Abbiamo assistito all’ennesima lite in casa RedBull, all’ennesima gara storta in casa Ferrari, all’ennesima gara tattica del team McLaren. Abbiamo assistito agli strascici polemici che da Valencia si son strasferiti in quel di Silverstone seppur siano passate due settimane. Abbiamo (ri)visto Stirling Moss, acclamato a gran voce, cedere ad Hamilton il premio del secondo classificato. Chissà, magari è un segno. O potrà esserlo. Adesso i segni li lasciamo noi, nel solito, consueto e scontato modo. “Da 0 a 10”. Capitolo 10: Gran Bretagna.
VOTO 0 A BRUNO SENNA
Non correre una gara importante a causa di una mail “diffamatoria” non è certo il massimo per il nipote d’arte. Si dice che tornerà a correre già in Germania, ma in casa Hrt le cose cambiano in fretta. Molto in fretta.
INGENUO
VOTO 1 A FERNANDO ALONSO
Si salvi chi può. Lo spagnolo nella domenica mondiale della sua nazione ne combina di tutti i colori. La partenza è lenta, il seguito ancora peggio. Nelle concitate fasi iniziali chiude la porta in faccia al compagno Massa il quale rimedia una foratura compromettente. Poi si lancia all’assalto di Kubica sopravanzando il polacco in modo scorretto e non restiendo il vantaggio acquisito. Poi il drive-trough e la safety-car completano l’opera. Nel finale attacca Liuzzi, ma la rabbia gli fa fare cose insensate.
ACCECATO
VOTO 2 AL TEAM FERRARI
Se a Maranello le cose vanno male non è certo solo colpa di Alonso. La gestione Domenicali stenta a decollare, anzi tutto il contrario. La F10 è una vettura competitiva, soprattutto sul passo gara, ma ogni gran premio è una storia a sé, e vuoi o non vuoi c’è sempre qualcosa che va storto per la rossa. Le lamentele a fine corsa certo non aiutano nei momenti difficili. La fortuna, a volte, va creata.
CONFUSO
VOTO 3 A JAIME ALGUERSUARI
Non è un gran giorno per la Spagna dei motori. Anche il giovane Alguersuari incappa in una giornata no, seppur condizionato dalla scarsa competititivà della Toro Rosso su questo tracciato. Lo spagnolo non riesce ad accedere al Q2 il sabato, mentre domenica si insabbia come un novellino tra le vie di fuga di Silverstone. Peggio di così…
CONFUSO
VOTO 4 AL TESTACODA DI MASSA
E’ l’emblema del momento della rossa. Dopo la sfortunata foratura, il brasiliano, in rimonta, va in testa coda perdendo il posteriore e rintrovandosi quasi contro il muro della pit lane. Da li a poco rientra ai box con le gomme vistostamente spiattellate, cogliendo i meccanici alla sprovvista. Guardando il bicchiere mezzo pieno: almeno ha teminato la gara. E’ sempre una forma di ottimismo.
PIERINO
VOTO 5 A MICHAEL SCHUMACHER
Quasi sufficiente. Alla vista del podio ottenuto dal compagno Rosberg, il suo nono posto passa, come logica vuole, inosservato. Nel pitstop perde una posizione a favore di Kobayshi, in gara viene sorpassato prima da Sutil e poi da Vettel. Lotta con Hulkemberg nel finale, ma resiste conquistando due punti. Un magro bottino.
IMBOTTIGLIATO
VOTO 6 A SEBASTIAN VETTEL
Quella partenza pesa quanto un macigno. Questo gran premio rappresentava una grande occasione per il tedeschino, ma l’errore allo start, sommato alla ruota bucata, hanno trasformato la sua gara in pochi secondi. La rimonta è da urlo, ma la RedBull ha una marcia in più. La lotta interna con Webber certo non lo aiuta, ed il team non fa da pacere, seppur lo favorisce a detta dell’australiano.
IPERTESO
VOTO 7 A JENSON BUTTON
L’avvoltoio colpisce ancora. Da quattordicesimo a quarto in due fasi. La prima: la partenza. La seconda: il cambio gomme. L’inglese sa essere dolce ma efficace con gli pneumatici, cosa che gli consente di restare in pista ventuno giro e guadagnare altre posizioni. Tattica e bravura. Alla faccia delle critiche, sta confermando di essere un campione del mondo.
OMBRA
VOTO 8 A LEWIS HAMILTON
Gli basta bruciare Alonso in partenza, approfittare della foratura di Vettel e piazzarsi secondo a martellare Webber non tanto per cercare di sopravanzarlo, quanto per sperare in una probabile rottura. “Sul punto di vista dell’affidabilità le RedBull possono peccare” dichiara prima dello start, ed è un ragionamento sensato. Peccato per lui questa RedBull è bella, veloce ed affidabile. Chiude con un ottimo secondo posto, mantenedo così la testa della classifica mondiale.
TATTICO
VOTO 9 A NICO ROSBERG
Conquista il secondo podio consecutivo cogliendo le sventure di Vettel e Alonso. Resta bloccato troppo tempo dietro la Renault di Kubica, cosa che non gli permette di avvicinarsi alla coppia di testa Webber-Hamilton, poi nel finale tiene la posizione su un Button non certo aggressivo. Vince notevolmente il confronto con il compagno di squadra, come ormai spesso accade.
ARGENTO VIVO
VOTO 10 A MARK WEBBER
Dopo gli attriti del sabato si scatena allo start quando, come un canguro, salta davanti Vettel mostrandogli così i propri scarichi. Scappa fin dal principio, non perde la testa della corsa neanche durante il cambio gomme e taglia il traguardo per poi urlare alla radio “Vi sembro un secondo pilota?”. No, Mark. Non lo sembri.
SPEEDY GONZALES
Valerio Lo Muzzo
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