Come da tradizione di tutti i rally spettacolari che si rispettino, dev’essere l’ultima speciale a risultare decisiva e dopo 3 giorni visssuti sul filo dei decimi, il colpo di scena, l’ennesimo, del Rally delle Azzorre 2010 è arrivato a 4 km dal traguardo. Ci ha pensato Jan Kopecky a regalarlo, uscendo di pista a un tiro di schioppo dall’arrivo mentre stava spingendo al massimo per difendere i soli 6 secondi di vantaggio su Bruno Magalhaes. Per il portoghese, sempre eccezionale quando si tratta di correre in casa, è arrivata così servita su un piatto d’argento una vittoria importantissima, sia perchè la prima in carriera nell’IRC, sia perchè molto probabilmente gli permetterà di trovare i giusti appoggi economici per chiudere la stagione da privato di lusso.
Un successo dal sapore ancor più speciale perchè arrivato dopo una bellissima battaglia che nei 3 giorni ha coinvolto ben 5 piloti, poi diventati 3 nel finale.
Dopo la breve prima tappa, servita solamente a delineare l’ordine di partenza della seconda e chiusa al comando da Hanninen, è stato Magalhaes ha stupire tutti e a prendere un discreto margine sul duo della Skoda Hanninen-Kopecky. E’ stata poi una foratura a placare i bollenti spiriti del pilota Peugeot, con le Skoda che si avvicinavano chiudendo ad una manciata di secondi la tappa. Il tutto mentre Kris Meeke faticava per una carente condizione fisica causata dall’influenza e per un testacoda arrivato proprio nel passaggio più spettacolare dell’intero rally: il lembo di terra che costeggia un affascinante quanto pericoloso strapiombo vulcanico. Nessuna conseguenza fisica e pochi secondi persi, ma di certo tanta paura per il campione in carica che veniva scavalcato anche da un ottimo Andreas Mikkelsen capace di spremere a fondo la sua Fiesta gommata Hankook, unica nella serie a farlo.
La terza tappa poi si apriva con uno scatenato Juho Hanninen, capace di staccare il compagno Kopecky, scavalcare Magalhaes e prendersi la leadership, aumentando prova dopo prova il vantaggio. Almeno fino alla speciale 18, la penultima della gara, dove Hanninen forava clamorosamente, perdendo 2 minuti e crollando al quarto posto dietro ad un Meeke decisamente più in palla rispetto ai giorni precedenti. Staccatissimo era invece finito Mikkelsen, rallentato prima da delle mucche parateglisi davanti durante una speciale (!) e poi da un problema allo sterzo; 4 i minuti persi in tutto ma quinta posizione ancora in pugno data la pochezza dei rivali.
Al via dell’ultima prova dunque, la sfida era tutta tra Kopecky e Magalhaes, con il primo bravissimo solo a completare l’harakiri Skoda, che in due prove ha visto trasformarsi una possibile doppietta in un altro uno-due, ma griffato Peugeot con Kris Meeke che si è visto piovere dal cielo un insperato secondo posto che lo tiene aggrapato alle residue speranze di confermare il titolo 2009. Anche se il vantaggio Skoda, nella classifica piloti come nella costruttori è ancora di quelli rassicuranti.
Sempre a Madeira infine, il brasiliano Rafael Tulio ha preso il comando della classifica IRC 2 ruote motrici, portando a casa il secondo successo stagionale.
Classifica finale Rally di Madeira
1. Bruno Magalhaes – Peugeot 207 S2000 – 2.34’00.4
2. Kris Meeke – Peugeot 207 S2000 +1’00.1
3. Juho Hanninen – Skoda Fabia S2000 -+1’20.6
4. Andreas Mikkelsen – Ford Fiesta S2000 +4’45.6
5. Ricardo Moura – Mitsubishi Lancer Evo IX +5’22.1
Classifica campionato piloti dopo 7 prove
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