Entrerà nella storia questa prima edizione della 1000km dell’Hungaroring. Su un tracciato così stretto e tortuoso, i dominatori della Le Mans Series sono stati i prototipi della classe cadetta, la LMP2. Infatti la HPD del team Strakka Racing, dopo aver conquistato la pole position, ha dovuto cedere il passo alle vetture della classe regina, ma poi in seguito alla debacle che le ha colpite, l’auto dello Strakka si è ritrovata nuovamente in testa e ci è restata fino alla fine della corsa, dove ha preceduto di un giro la Ginetta-Zytek del team Quifel-ASM. Solo terza la Pescarolo del team OAK Racing con l’auto n°24 condotta dalla coppia Lahaye-Nicolet, mentre la vettura gemella è stata vittima di un problema allo sterzo dopo solo un’ora di gara. Ma le P2 non solo hanno conquistato tutto il podio assoluto, ma le posizioni fino alla sesta: quarta è giunta la Lola di RML, quinta la Ginetta-Zytek targata Bruichladdich davanti alla Lola tutta italiana del team Racing Box condotta da Cioci-Pirri-Perazzaini.
In Formula Le Mans vittoria per il team DAMS con Alessandro Cicognani, Andrea Barlesi e Gary Chalandon davanti all’auto di JMB, Hope Polevision e Boutsen Energy.
Nella classe regina in seguito alla defaillance, ha trionfato a sorpresa la Ginetta-Zytek del team Beechdean Mansell con Greg e Leo guardati dal padre ai box con orgoglio. Gara da dimenticare invece per le veloci ma fragili Peugeot e Lola. Infatti Boullion, dopo aver preso la testa della corsa, l’ha dovuta cedere alla Peugeot, accodandosi. Poi, dopo un’ora e mezza l’altra Lola Rebellion ha dovuto entrare ai box in seguito ad un testacoda dovuto ad un po’ d’acqua uscita dal radiatore e finita sulle gomme. Dopo solo un’altra ora e mezza è stata l’altra Lola a dover alzare bandiera bianca, infatti dopo un’improvvisa foratura, Boullion ha perso improvvisamente il controllo della vettura aprendo le porte alla Peugeot Oreca, ma mentre l’auto di Prost-Jani è riuscita a riprendere la corsa e a giungere seconda di classe, quella dell’italiano Belicchi e del francese Boullion, si è dovuta fermare definitivamente. Ma le sorprese non erano ancora finite, infatti dopo soli quaranta minuti dal ritiro della vettura di Boullion, la Peugeot è improvvisamente costretta a rientrare nel box per un problema alla trasmissione. Alla fine l’Oreca riuscirà a completare faticosamente il 70% della distanza e a tagliare il traguardo lentamente tenendo alte le speranze per il titolo, giungendo quarta di classe dietro all’ Aston Martin Signature.
Ennesima vittoria per la Saleen del team Larbre Competition, dopo che l’altra Saleen è stata vittima di un botto contro le barriere.
In GT2 fantastica vittoria Porsche di Lietz e Lieb, sempre più vicini al secondo titolo di fila. L’austriaco del team Felbermayr Proton dopo una fantastica rimonta, nel finale ha dovuto resistere agli attacchi della F430 del team CRS di Kirkaldy-Mullen con l’unica Ferrari arrivata a podio dopo che durante il pit stop con cambio pilota tra Alesi e Fisichella mentre erano leader un problema con la regolazione del sedile li ha fatti precipitare quarti, alle spalle della Porsche IMSA Matmut e davanti ai poleman Parente-Barbache hanno preceduto l’Aston Martin V8 Vantage del JMW Motorsport con Bell e Turner.
1 – Leventis–Watts–Kane (Acura ARX 01C) – Strakka Racing – 6’01’02″752 (206 giri)
2 – Amaral–Pla (Ginetta Zytek 09S) – ASM – 205 giri
3 – Lahaye–Nicolet (Pescarolo Judd) – OAK Racing – 204 giri
4 – Erdos–Newton–Collins (Lola HPD) – RML – 202 giri
5 – Ojjeh–Ebbesvik–Greaves (Ginetta Zytek 09S) – Bruichladdich – 201 giri.
6 – Pirri-Cioci-Perazzini (Lola B09-Judd) – Racing Box – 200 giri
7 – Mansell-Mansell (Ginetta Zytek 09s) – Beechdean Mansell – 199 giri
8 – Prost–Jani (Lola B10/60-Judd) – Rebellion – 193 giri
9 – Moreau-Hein (Pescarolo Judd) – OAK Racing – 192 giri
10 – Lietz–Lieb (Porsche 997 RSR) – Felbermayr – 192 giri.
11 – Kirkaldy–Mullen (Ferrari F430) – CRS – 192 giri
12 – Pilet–Narac (Porsche 997 RSR) – IMSA – 192 giri
13 – Alesi–Fisichella–Vilander (Ferrari F430) – AF Corse – 192 giri
14 – Barba Lopez-Parente (Ferrari F430) – AF Corse – 191 giri
15 – Bell–Turner (Aston Martin Vantage) – JMW – 191 giri
16 – Ragginger–Ried–Dumas (Porsche 997 RSR) – Proton – 190 giri.
17 – Companc–Russo (Ferrari F430) – AF Corse – 189 giri
18 – Gates-Garofall-Hughes (MG Lola AER) – RLR – 189 giri
19 – Dumbreck–Coronel (Spyker C8) – Spyker – 188 giri
20 – Farnbacher–Simonsen (Ferrari F430) – Hankoock – 188 giri
21 – Gardel–Goueslard–Rees (Saleen S7R) – Larbre – 187 giri
22 – Barlesi–Cicognani–Chalandon (Oreca 09) – DAMS – 187 giri.
23 – Ragues–Mailleux–V.Ickx (Lola Aston Martin) – Signature – 184 giri
24 – Frey-Buncombe (Radical SR9-Judd) – Race Performance – 182 giri
25 – Geri-Babini-Leo (Lola B09-Judd) – Racing Box – 179 giri.
26 – Kutemann–Basso–Hartshorne (Oreca 09) – JMB – 178 giri
27 – Felbermayr-Felbermayr-Seefried (Porsche 997 RSR) – Felbermayr – 174 giri
28 – Ehret–Quaife (Ferrari F430) – CRS – 167 giri
29 – Zacchia–Moro-Lombard (Oreca 09) – Hope – 156 giri
30 – Kraihamer–De Crem–Delhez (Oreca 09) – Boutsen – 146 giri.
31 – Panis–Lapierre–Sarrazin (Peugeot 908 HDI) – ORECA – 146 giri
32 – Westbrook-Holzer (Porsche 997 RSR) – Prospeed – 133 giri
33 – Belicchi–Boullion (Lola B10/60-Judd) – Rebellion – 124 giri
34 – Schell–Metz-Da Rocha (Courage Oreca LC75) – Pegasus – 77 giri
35 – Van Dam-Lemeret-Walchhofer (Saleen S7R) – Atlas – 68 giri
36 – Toulemonde–Beche (Oreca 09) – Applewood – 35 giri.
37 – Firth-Manning (Oreca 09) – DAMS – 20 giri
38 – Pillon–Verdonck–Capillaire (Oreca 09) – Hope – 0 giri
Mattia Tremolada
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