In gara2 è chance per Gonzalez e Perez in prima fila, e se è il pilota Arden a tenere la posizione alla partenza, il vantaggio dura solo pochi metri perché Perez non molla ed anzi aggancia subito l’avversario e si mette al comando prendendo di forza la testa della corsa che terrà da inizio a fine, incrementando a suon di giri veloci nonostante i tre ingressi di safety car a ricompattare il gruppo. Turvey al terzo posto tiene dietro di sé Pic mentre D’Ambrosio e Maldonado sono nelle retrovie, l’uno per la ripartenza dai box dopo i problemi al giro di installazione, e il leader di campionato fermo per uscita dal tracciato. Van der Harde si piazza alla testa del gruppo degli inseguitori, passando Pic subito al termine del primo giro che però vede l’ingresso in pista della safety car per l’incidente di Leimer. Il pilota svizzero di Ocean Racing è costretto al ritiro; Bird e Filippi tornano ai box per sistemare le proprie vetture, l’inglese in seguito ad un testacoda e l’italiano per sostituire il musetto in seguito alla perdita dell’ala anteriore in un contatto con Pic e Van der Garde nel tentativo, riuscito, dell’olandese di passare il pilota Arden. Alla ripartenza è l’occasione per Turvey di prendere la scia di Gonzalez ed è duello fra i due mentre anche Van der Garde è alle calcagna. Esce anche Bianchi, probabilmente a causa dell’asfalto ancora non del tutto asciutto dopo lo scroscio corposo di pioggia passato su Spa nel corso della gara precedente di Gp3. Battaglia tra Ericsson e Grosjean che ha perso posizioni e che si trova ora a centro gruppo mentre lo svedese tiene comunque la scia dello svizzero. Van der Garde è senza dubbio il più agguerrito e tiene un ritmo importante che gli permette di non perdere mai le distanze dai primi tre; messosi alle spalle Pic, passa infatti al sesto giro anche l’inglese Turvey. Pic viene passato poi anche da Parente che supera in agilità anche l’inglese di Isport. Escono anche Cecotto e Vietoris, fermi nelle vie di fuga a pochi giri l’uno dall’altro e torna in pista la safetycar a ricompattare il gruppo, favorendo di fatto Van Der Garde e Parente, senza dubbio i più forti in queste fasi di gara. Ritiro definitivo per problemi alla vettura per Filippi; D’Ambrosio torna mestamente ai box ed esce accodandosi poi per la seconda volta al gruppo. Seconda ripartenza mentre i piloti Barwa danno battaglia, con Perez a mantenere il vantaggio e Van Der Garde agguerritissimo che punta Gonzalez e lo passa mentre il pilota Arden chiude di nuovo; e sono tre le vetture appaiate con Parente che approfitta della situazione e passa a sua volta Gonzalez mentre Perez sigla il giro veloce con Parente che è il migliore all’uscita del Radillon e il suo passo si dimostra davvero ottimo. Ritiro anche per Arabadzhiev che era ai piedi della top ten ed autore di una prestazione comunque discreta.Pic, che con il compagno di squadra Gonzalez cerca di mantenere il contatto con i primi, a sei giri dalla fine esce in velocità e prende un cordolo, quanto mai insidioso in queste condizioni in cui la pista non è del tutto asciutta, innescando di fatto il terzo ingresso della safety car. A soli quattro giri dalla fine si riparte e Van Der Garde è vicinissimo a Perez e non certo immune da istinti di attacco mentre Parente resta lì in agguato, comunque in ottima posizione. Parente non molla e teine duro insidiando Van Der Garde fino al traguardo come già aveva fatto ieri con Maldonado. Ericsson cerca più volte l’affondo su Grosjean, grande bagarre fra i due con lo svedese che cerca più volte l’affondo per ottenere gli ultimi punti disponibili. Non riesce a passare lo svizzero ma dimostra comunque carattere in una gara complessa anche per le condizioni atmosferiche. Da segnalare Bird che ci ha abituato a grandi rimonte, e, dopo un inizio non certo facile, termina la gara nel gruppo.
Perez va a vincere si toglie la soddisfazione nel momento di difficoltà di Maldonado e con sette punti si riporta a ventisette lunghezze dal leader. En plein di punti per Barwa-Addax che insidia da vicino il titolo di Rapax, attuale detentrice della leadership per team. Decisiva infine la scelta di Coloni di richiamare Parente che ha lasciato il segno in questo fine settimana, raggiungendo un livello importante e mettendo in vista le sue doti. Il pilota portoghese, senza dubbio uno dei migliori visti in gara, sarà confermato anche a Monza.
Non ha preso parte a gara2 il pilota spagnolo di Racing Engineering, Dani Clos, che inseguito all’incidente di ieri ha riportato la compressione di una vertebra e resterà in osservazione per i prossimi giorni. Rientro difficile anche per Bianchi che era stato vittima di un incidente simile a Budapest e che rientrava in gara oggi. Uscita di scena per il francese di Art e fine settimana da dimenticare.
I piloti al traguardo:
Perez, Van der Garde, Parente, Gonzalez, Turvey, Grosjean, Ericsson, Valsecchi, Zaugg, Razia, Bird, Chilton, Herck, Crestani
1. Sergio Perez Addax 41m51.924s 2. Giedo van der Garde Addax +2.574 3. Alvaro Parente Coloni +3.583 4. Rodolfo Gonzalez Arden +4.826 5. Oliver Turvey iSport +7.060 6. Romain Grosjean DAMS +8.037 7. Marcus Ericsson Super Nova +8.740 8. Davide Valsecchi iSport +9.472 9. Adrian Zaugg Trident +10.282 10. Luiz Razia Rapax +10.587 11. Max Chilton Ocean +11.630 12. Sam Bird ART +12.171 13. Michael Herck DPR +12.553 14. Fabrizio Crestani DPR +13.269 Retirements Charles Pic Arden 11 laps Vlado Arabadjiev Coloni 9 laps Jerome D'Ambrosio DAMS 8 laps Christian Vietoris Racing Engineering 6 laps Johnny Cecotto Jr Trident 5 laps Jules Bianchi ART 4 laps Luca Filippi Super Nova 2 laps Fabio Leimer Ocean 1 lap Pastor Maldonado Rapax 0 laps Fastest lap, Perez 1m57.014s
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