E’ stato il gran premio di Lewis Hamilton, di Webber e di Kubica. E’ stato il gran premio delle trecento presenze di Rubens Barrichello, delle pazzie di Vettel, del suicidio di Alonso. E’ stato il gran premio che ha orientato la classifica mondiale in modo netto e deciso. E’ stato il gran premio più bello della stagione, e in quanto tale abbiamo il dovere di commentarlo e giudicarlo nel solito e consueto modo. “Da 0 a 10”. Capitolo 13: Belgio.
VOTO 0 A RUBENS BARRICHELLO
Doveva essere una gara da ricordare per il brasiliano, invece è durata poco, pochissimo. Al primo giro basta un po’ d’acqua al driver Williams per perdere il controllo della vettura e piombare su un incolpevole Alonso, graziato da chissà quale sorte divina. Dal pilota più esperto del circus certi errori non ce li aspettavamo.
PASSEGGERO DISTRATTO
VOTO 1 A SEBASTIAN VETTEL
Nella pista per eccellenza anziché mettere in mostra il proprio talento si fa prendere dalla fretta e ne combina di tutti i colori. Centra Button al Bus Stop nel tentativo di sopravanzare l’inglese, poi nella foga sopravanza Liuzzi rimediando una foratura. E’ costretto a percorrere un intero giro su tre ruote, il che segna la sua corsa. I commissari gli infliggono un drive-trough per il crash su Button, cosa inspiegabile perchè il tedesco aveva già compromesso la propria gara. Oltre il danno la beffa, ma questo Vettel non è da titolo.
IMMATURO
VOTO 2 AL TEAM MERCEDES
Deve ringraziare il meteo Ross Brawn. Se non fosse stato per l’acqua probabilmente nessun punto iridato sarebbe stato colto sulla pista di Spa. Il team manager della Mercedes sembra più interessato alla questione delle ali flessibili per capire se potrà usarle nel prossimo mondiale, ma intanto la casa tedesca arranca, chiudendo dietro la Force India di Sutil che monta gli stessi propulsori.
STANBY
VOTO 3 A FERNANDO ALONSO
Tanti proclami per nulla. Lo spagnolo della Ferrari dopo le prime prove mostrava ottimismo. Al sabato però non riesce a far meglio di un decimo posto sulla griglia, tradito anche dalle condizioni meteorologiche. La domenica è sfortunato nel crash con Barrichello, ma a pochi giri dal termine chiude la propria gara contro le barriere di protezione nel tentivo di risalire la china. A fine gara è ancora ottimista e chiama i tifosi a Monza, ma deve fare di più per soddisfare i sostenitori italiani.
GREZZO
VOTO 4 ALLA STRATEGIA DI HULKENBERG
Pazza idea quella del team Williams. Lasciare Hulkenberg in balia delle gomme slick quando ormai l’acqua regnava sovrana sul circuito belga è stato un gesto eroico. Dopo un testa coda e un giro al rallentatore il pilota è riuscito a rimediare i box e a cambiare gli pneumatici. Chiude 14esimo al traguardo, ma poteva anche non arrivarci.
RISCHIATUTTO
VOTO 5 A VITANTONIO LIUZZI
Poteva fare meglio il pilota italiano. Dopo un ottimo inizio di stagione Vitantonio non è più riuscito a tornare ad alti livelli e ha perso spesso il duello con Sutil. A Spa, ove la Force India si adatta alla grande, chiude decimo una gara vissuta nelle retrovie, mentre il compagno tedesco era in Top 5. Ha lottato con Vettel e Alonso in modo coriaceo, adesso la testa va a Monza con la speranza di fare meglio.
APPANNATO
VOTO 6 A MICHAEL SCHUMACHER E NICO ROSBERG
Il duo Mercedes fa quel che può nella domenica fiamminga. Rosberg risale dalla 17esima piazza, Schumacher addirittura dalla 21esima. Ringraziano entrambi la pioggia, da qui a fine stagione ci sarà ben poco da festeggiare.
PAZIENTI
VOTO 7 A FELIPE MASSA
Chi non risica non rosica, ma chi rosica va fuori. Ed ogni riferimento a Fernando Alonso è puramente voluto. In qualifica il brasiliano fa meglio dello spagnolo, mentre in gara guida senza sbavature, seppur il podio non è mai a portata di acceleratore. Chiude quarto tenendo alto l’onore della Ferrari in vista del gran premio di casa.
COSTANTE
VOTO 8 AD ADRIAN SUTIL ROBERT KUBICA
Che gara! Il polacco conquista un bel podio, seppur l’inconveniente dell’ultimo pit-stop gli costa la seconda piazza. Il tedesco, invece, si piazza prepotentemente quinto liquidando Schumacher sul Kemmel in pochi secondi. Chissà cosa sarebbero in grado di fare con una vettura altamente competitiva.
MAGHI
VOTO 9 A MARK WEBBER
Conquista l’ennesima pole al sabato, per poi sprecarla allo start, poi ringrazia Vettel per il crash con Button che gli vale il terzo posto, ed infine si piazza secondo grazie all’errore di Kubica. Il canguro australiano sembra avere i nervi saldi, non si perde d’animo e riesce a cogliere il massimo dalla gara belga. D’altronde Hamilton era imprendibile.
TESTARDO
VOTO 10 A LEWIS HAMILTON
Chissà cosa avrà pensato quando ha sfiorato le gomme di protezione a pochi giri dal termine. Lui sostiene che un qualcuno da lassù gli ha dato una mano, ma il resto è stato tutta opera sua. Il sabato riesce a conquistare la prima fila con un ultimo magnifico tentativo, in gara liquida Webber allo start per non mollare più la testa della corsa. Acqua, sole e vento non gli fanno impressione, il resto vien da sé. Per il ciclo: “Aiutati che Dio ti aiuta”.
SPAZIALE
Valerio Lo Muzzo
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