Grazie ad una azzeccata strategia di soste ai box, Helio Castroneves ha conquistato sul Kentucky Speedway la sua seconda vittoria stagionale. Una sosta in più nel corso di una lunga interruzione con le bandiere gialle a metà gara ha messo il pilota del Team Penske fuori sequenza rispetto al resto del gruppo. Castroneves ha così cominciato a salvare carburante per il resto della gara, proceduta senza interruzioni per più di cento giri, ed ha potuto così giungere al termine con soltanto un ulteriore pit stop contro i due del resto del gruppo. Il pilota brasiliano ha preceduto sul traguardo i due piloti del Panther Racing Ed Carpenter e Dan Wheldon. Grazie al quinto posto finale, Dario Franchitti guadagna sei punti su Will Power, ottavo in Kentucky, e si porta a diciassette punti di distacco dall’australiano quando mancano due gare alla fine del campionato.
Al via della corsa Carpenter scatta bene dalla pole e prende il comando davanti a Power ed al sorprendente Bertrand Baguette. Dal fondo del gruppo parte bene Tony Kanaan, che guadagna dieci posizioni in un giro, mentre la gara di Takuma Sato dura appena tre curve, perché alla quarta perde il controllo della sua Dallara e finisce a muro. Nel tentativo di evitarlo Ryan Hunter-Reay va in testacoda, ma riesce a continuare la sua corsa indenne. Esce così la prima caution della serata. Al restart il più lesto è Wheldon, che in due giri passa sia Power che Carpenter e si porta in testa. Il duo del Panther Racing procede in formazione per tutto il primo stint di gara, mentre dietro risalgono sia Franchitti che Marco Andretti, che si portano nel gruppo dei primi, mentre Baguette scivola indietro uscendo lentamente dalla top ten. Quando arriva il momento del primo pit stop, è Power a ritrovarsi in testa davanti a Scott Dixon e Wheldon, mentre un pit stop un pò lento relega Carpenter al decimo posto. Col procedere della gara si inseriscono nella top ten prima Hunter-Reay e poi Danica Patrick, mentre qualche giro in testa lo percorre pure Paul Tracy, fermatosi in precedenza durante le prime bandiere gialle. Wheldon recupera rapidamente il secondo posto superando Dixon e si avvicina a Power, cominciando una lotta che li vede per parecchi giri a fianco a fianco senza che però il pilota inglese riesca a portarsi in testa. Alle loro spalle Andretti si porta brevemente in terza posizione per poi scivolare di nuovo indietro di qualche posizione quando viene attaccato dalla Patrick e da Kanaan.
Al giro 79 arriva la seconda caution della serata quando Vitor Meira, che occupava un’ottima settima posizione, si tocca con Simona De Silvestro durante il doppiaggio finendo a muro, mentre l’auto della svizzera colpisce quella di Ryan Briscoe che si trovava dietro a Meira. Tutti e tre i piloti sono ko ma scendono dalle loro vetture incolumi. Tutti i piloti ne approfittano per effettuare la loro seconda sosta al pit. Quando la sosta si prolunga per diversi giri, il Team Penske decide di richiamare Castroneves, che era scivolato ai margini della top ten, per un’ulteriore sosta. Dopo il restart, Power e Wheldon continuano la loro battaglia, seguiti da un gruppone comprendente Franchitti, Carpenter, i quattro piloti dell’Andretti Autosport e Dixon, che si scambiano spesso le posizioni, mentre Tracy si installa al decimo posto. Attorno al giro 140 inizia la terza sequenza di pit stop, alla fine della quale Wheldon si trova finalmente in testa, con Franchitti diventato il suo sfidante principale, visto che Power ha perso terreno al pit e si ritrova al quinto posto, prima di perdere ulteriori posizioni quando sfiora il muro. Wheldon guida a lungo un gruppo con Franchitti, Kanaan, Andretti e Carpenter, ma tutti sanno che senza una caution avranno bisogno di un veloce rabbocco di carburante per giungere al traguardo. Il primo a fermarsi, al giro 195, è Kanaan, seguito il giro dopo da tutto il gruppo di testa, con il solo Carpenter che riesce a percorrere un giro in più. L’unico ad avere abbastanza carburante è Castroneves che si ritrova così in testa negli ultimi quattro giri e riesce a tagliare il traguardo con 13 secondi di vantaggio su Carpenter, Wheldon, Kanaan e Franchitti. La buona gara dell’Andretti Autosport viene confermata dal sesto posto di Andretti e dal nono della Patrick, mentre Hunter-Reay si deve ritirare al giro 174 a causa di un problema meccanico. Settimo giunge Dixon davanti a Power, mentre il belga Baguette chiude al decimo posto ottenendo il miglior risultato stagionale per sé e per il team Conquest Racing, precedendo i due piloti del Dreyer&Reinbold Racing Justin Wilson e Tracy.
Nella gara della Firestone Indy Lights l’inglese Pippa Mann (Sam Schmidt Motorsports) ha conquistato la sua prima vittoria in carriera, diventando la seconda donna della storia a conquistare un successo nella categoria (dopo le vittorie di Ana Beatriz a Nashville e Iowa nel 2008 e 2009). Al secondo posto ha chiuso James Hinchcliffe (Team Moore Racing), ma il terzo posto permette a J.K. Vernay (Sam Schmidt Motorsports) di mantenere 48 punti di vantaggio in classifica che di fatto gli consegnano il titolo 2010 quando manca la sola gara di Homestead-Miami alla fine del campionato.
Classifica finale:
Pos Driver Team Time/Gap 1. Helio Castroneves Penske 2. Ed Carpenter Panther/Vision + 13.1597s 3. Dan Wheldon Panther + 13.9214s 4. Tony Kanaan Andretti + 13.9931s 5. Dario Franchitti Ganassi + 14.1968s 6. Marco Andretti Andretti + 14.5669s 7. Scott Dixon Ganassi + 15.1025s 8. Will Power Penske + 15.6142s 9. Danica Patrick Andretti + 15.8494s 10. Bertrand Baguette Conquest + 1 lap 11. Justin Wilson Dreyer & Reinbold + 1 lap 12. Paul Tracy Dreyer & Reinbold + 1 lap 13. Alex Lloyd Dale Coyne + 1 lap 14. Tomas Scheckter Conquest + 1 lap 15. Alex Tagliani FAZZT + 1 lap 16. Raphael Matos De Ferran Dragon + 1 lap 17. Hideki Mutoh Newman/Haas + 1 lap 18. Mario Moraes KV + 2 laps 19. Milka Duno Dale Coyne + 5 laps 20. Graham Rahal Sarah Fisher + 5 laps Retirements: Ryan Hunter-Reay Andretti 174 laps Sarah Fisher Sarah Fisher 134 laps Vitor Meira Foyt 79 laps Ryan Briscoe Penske 79 laps Simona de Silvestro HVM 78 laps EJ Viso KV 45 laps Takuma Sato KV 0 laps
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