Finale di stagione da fuochi d’artificio per Davide Rigon. Dopo aver conquistato il trono della Superleague Formula bissando il successo del 2008, il campione veneto si è aggiudicato anche il casco d’Oro Autosprint completando un 2010 al top.
Un nuovo riconoscimento per un grande campione che in questi anni ha fatto razzia di vittorie e titoli, imponendosi con prepotenza nel mondo dell’automobilismo internazionale conquistando la stima e l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori sul campo, grazie ad un talento straordinario.
“Sono veramente onorato per questo ambito premio. Dopo il titolo in Superleague Formula, un campionato che anche quest’anno ha dimostrato grande competizione e un parco piloti di altissimo livello, è arrivo anche questo prestigioso riconoscimento. Voglio ringraziare AutoSprint e tutti gli addetti ai lavori che mi seguono sempre con grande passione. Ora siamo già proiettati verso il 2011, alla ricerca del budgets necessario. Purtroppo ogni hanno devo lottare sempre contro questo avversario ostico. Per fortuna però sono sempre riuscito ad avere la meglio” commenta sorridendo Davide Rigon
Dopo la vittoria della Superleague Formula Rigon ha ricevuto la chiamata dal team Rapax per prendere parte sulla pista di Adu Dhabi ai test collettivi della GP2, dove ancora una volta è riuscito a mettersi in evidenza “E’ stata un’esperienza più che positiva e ho trovato un team molto professionale. Abbiamo svolto un grande lavoro anche se siamo stati rallentati da alcuni inconvenienti tecnici sia al mattino che al pomeriggio che hanno rallentato il nostro programma. Nonostante questo ho portato a termine molti chilometri su un tracciato che non conoscevo segnando un buon riscontro cronometrico. Per la prossima stagione la GP2 è uno delle possibilità. Tutto dipenderà dal budgets” conclude Davide
Quando si parla di giovani promesse del motor sport il microfono non può non passare per Faenza e bussare alla porta del manager faentino Gian Carlo Minardi “E’ il giusto premio per questo ragazzo che continua a fare enormi sacrifici cercando di realizzare il suo sogno. Il mio plauso va ad Autosprint che lo ha sempre sostenuto. Oggi ci sono quattro-cinque piloti che meriterebbero di più di quello che stanno ricevendo dall’automobilismo, ma come ho già sottolineato in altre occasione in Italia è molto difficile trovare le risorse. Purtroppo poi la Ferrari, per esigenze, punta solamente su campioni già formati. Per questo cercherei di obbligare i team a girare il venerdì con un giovane. Durante le sessioni libere i team percorrono pochi chilometri, tranne nel caso in cui debbano provare nuove soluzioni, e dare la possibilità ad un rookie di mettersi in mostra animerebbe anche il turno con le prime battaglie. Preparare dei giovani alla F1 non è cosa facile e per questo motivo certi vecchietti continuano a resistere.” Conclude Minardi
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