Come di consueto, la stagione agonistica americana incomincia con la 24 Ore di Daytona, prova d’apertura della Grand-Am Rolex Sports Car Series. Nei giorni 7, 8 e 9 si sono svolti i test collettivi (il cosiddetto “Roar Before the Rolex 24”) in vista della gara che si disputerà nell’ultimo fine settimana di Gennaio.
Il miglior tempo assoluto è stato ottenuto, nell’ultima giornata di prove, da Ryan Dalziel a bordo della Ford/Riley dello Starworks Motorsport, in 1:39.973. “In questo fine settimana abbiamo dimostrato che siamo competitivi“, ha detto il pilota scozzese, vincitore nel 2010 con l’Action Express Racing. “Stiamo facendo del nostro meglio con quello che abbiamo. Penso che saremmo potuti andare anche più veloce, non ho messo insieme un giro perfetto, e non abbiamo provato un setup da qualifica. Sappiamo che possiamo ottenere di più.” L’equipaggio della vettura (che comprende anche Mike Forest, Colin Braun, Tomas Enge e Jim Lowe) difficilmente però garantirà uniformità nelle prestazioni, e i favoriti restano comunque altri. Ad esempio le due BMW/Riley del Ganassi Racing. Quella dei campioni in carica della categoria Scott Pruett e Memo Rojas, (co-adiuvati in questa occasione da Joey Hand e Graham Rahal) si è piazzata al secondo posto nei test (1:40.329) ha ottenuto il secondo tempo assoluto, mentre la seconda, che presenta un super equipaggio (formato dai piloti NASCAR Juan Pablo Montoya e Jamie McMurray e da quelli IndyCar Scott Dixon e Dario Franchitti), ha girato a circa mezzo secondo di distacco dai primi. “I test sono andati abbastanza bene“, ha detto Montoya. “Abbiamo una buona macchina. Abbiamo fatto molte prove di pit stop e siamo tutti contenti. Non abbiamo cambiato molto sulla vettura, e sia la nostra che anche quella dei nostri compagni sembrano molto buone. Sarà tutta una questione di essere lì pronti a sfruttare le nostre possibilità.”
Molto competitivo si è rivelato anche il Level 5 Motorsports, che schiera anch’esso due BMW/Riley, capaci di portarsi al terzo e quarto posto della graduatoria generale, e che con due equipaggi molto solidi (il primo formato da Christophe Bouchut, Luis Diaz, Sascha Maassen, Mark Wilkins e Scott Tucker, il secondo formato sempre da Tucker più i piloti IndyCar Ryan Hunter-Reay e Raphael Matos e da un esperto delle corse endurance come Richard Westbrook) possono puntare alla vittoria. Alle loro spalle si è piazzato il team campione in carica, l’Action Express Racing, con la prima delle sue due Porsche/Riley iscritte, quella affidata a David Donohue, Darren Law, Buddy Rice (vincitori nel 2009) e Burt Frisselle. “Penso che i test siano andati molto bene“, ha detto Donohue. “Abbiamo avuto un sacco di cambiamenti organizzativi all’interno del nostro team, e stiamo cominciando a trarne benefici. Ci siamo resi conto delle differenze nei test, e continueremo a vederli durante tutta la stagione. Abbiamo bisogno di trovare ancora un po’ di velocità, ma la guidabilità va già molto bene. Siamo fiduciosi perché è più facile trovare la velocità se l’auto è facile da guidare.” Sulla seconda vettura del team correrà anche il nostro Max Papis, insieme tra gli altri all’ex pilota di Formula 1 Christian Fittipaldi e da uno dei vincitori dello scorso anno, Joao Barbosa.
La grande incertezza per la vittoria assoluta è dimostrata dal fatto che almeno altri quattro team possono puntare alla vittoria. Il Bob Stallings Racing schiererà una Chevrolet/Riley per i due volte campioni della categoria Alex Gurney e Jon Fogarty e per il cinque volte campione NASCAR Sprint Cup Jimmie Johnson. Il Michael Shank Racing schiererà due Ford/Riley, una delle quali guidata dagli Formula 1 Martin Brundle e Mark Blundell, più una Dallara per l’equipaggio formato da AJ Allmendinger, Michael McDowell e Justin Wilson, che è stata la più veloce delle tre vetture del team durante i test. La Dallara sarà portata in pista come di consueto anche dal SunTrust Racing con l’equipaggio formato da Max Angelelli, Ryan Briscoe e da Wayne and Ricky Taylor, che durante le prove è rimasto però un po’ in ombra. Molto bene è andato invece il Flying Lizard Motorsports, pluricampione nella categoria GT sia in Grand-Am che nell’American Le Mans Series e che a Daytona farà il suo esordio nella categoria prototipi con una Porsche/Riley guidata dal tradizionale equipaggio del team (Jorg Bergmeister, Patrick Long, Seth Neiman e Johannes van Overbeek). “Abbiamo avuto una buona tre giorni e abbiamo visto la macchina andare sempre meglio in ogni sessione“, ha detto Bergmeister, capace di far segnare il quinto tempo nella sessione finale. “Abbiamo anche lavorato molto sul comfort di guida e sui cambi pilota, per fare in modo che avremo meno cose di cui preoccuparci durante la settimana della gara. Siamo stati abbastanza competitivi, e sicuramente la gara si rivelerà interessante.”
Nella classe GT il miglior tempo è stato realizzato da Leh Keen, uno dei favoriti, a bordo della Porsche 911 GT3 del Brumos Racing, passato quest’anno di categoria dopo diversi anni tra i prototipi. “Abbiamo simulato un giro di qualificazione e sono riuscito ad ottenere un buon tempo“, ha commentato Keen, che sarà in equipaggi con Andrew Davis, Hurley Haywood e Marc Lieb. “Il team sta lavorando bene e sta riuscendo a spremere il massimo dalla nostra Porsche.” La lotta nella categoria sarà principalmente tra tre marche: Porsche, Mazda e Chevrolet. Tra i team Porsche, molto competitivi sono stati il Burtin Racing, il Paul Miller Racing e il TRG. Molta differenza la farà l’eterogeneità degli equipaggi. Al riguardo, il Paul Miller Racing schiera un buon gruppo di piloti, esperti delle corse endurance: Bryce Miller, Bryan Sellers, Tim Sugden e Rob Bell. Nei test hanno fatto segnare il quarto tempo. Il TRG schiera invece come di consueto numerose vetture, alcune in collaborazione con altre organizzazione. Due di esse hanno fatto segnare il terzo e il quinto tempo. “I ragazzi del TRG fanno un lavoro incredibile“, ha detto Dominic Farnbacher, autore del quinto tempo ed in equipaggio con altri piloti molto competitivi come Andy Lally, Spencer Pumpelly e il pilota della NASCAR Truck Series Brendan Gaughan. “L’avevo già notato in passato, quando eravamo avversari, e ora riesco a vederlo dall’interno. Preparano le vetture molto bene. Sulla nostra vettura abbiamo raggiunto un buon setup per la gara. Sono davvero grato al TRG per avermi dato la possibilità di far parte di esso.”
Buoni tempi sono stati fatti segnare anche dalle due Camaro dello Stevenson Motorsports, che può schierare due equipaggi molto competitivi, che includono piloti molto esperti della categoria come Matt Bell e John Edwards su una vettura e Jan Magnussen e Robin Liddlell sull’altra. Meno competitiva sulla carta dovrebbe essere la Camaro del Banner Racing, che però può schierare uno dei migliori piloti della categoria, l’inglese Oliver Gavin. “Si può dire che siamo andati abbastanza bene, considerando che questa è la mia prima volta su una Camaro“, ha detto Gavin, che di solito corre nella ALMS con la Corvette. “Sia il campionato che la categoria GT sono estremamente competitivi. Non vedo l’ora di vedere la lotta che ci sarà.” Più in ombra durante i test sono stati invece i due team di riferimento della Mazda. Il team SpeedSource può vantare l’equipaggio campione Grand-Am 2010, formato da Jeff Segal e Emil Assentato “Sono felice di essere tornato in pista“, ha detto Segal. “Abbiamo pensato molto a come rendere la macchina veloce quest’anno, e sono stato davvero felice di essere tornato finalmente in pista per vedere cosa funziona e cosa no. All’inizio le cose non hanno funzionato come avremmo voluto in termini di velocità rispetto ai nostri concorrenti, ma ogni volta che la vettura scendeva in pista andava un po’ meglio. Io penso che siamo pronti.” Sostanzialmente gli stessi tempi (a circa un secondo dalle Porsche di testa) hanno fatto segnare le Mazda del Dempsey Racing, il team dell’attore Patrick Dempsey che sarà al volante di una delle vetture.
Un ruolo da outsider potrebbe svolgere la BMW M3 del Turner Motorsport che dispone di un equipaggio molto competitivo, formato da Bill Auberlen, Paul Dalla Lana, Boris Said e Matt Plumb. “C’è molta differenza rispetto ad un anno fa“, ha affermato Auberlen, che ha girato a pochi decimi di distanza dalle Porsche. “L’anno scorso siamo stati veloci ma abbiamo avuto alcuni problemi. Adesso conosciamo bene la vettura, sappiamo quanto è veloce e potente e pure affidabile.” Pura presenza faranno invece le tre Ferrari presenti, una delle quali tra l’altro protagonista di un incendio che ne ha compromesso le prove.
Il via della gara è previsto per le 15:30 (orario della Florida) di sabato 29 Gennaio.
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