Cambio di casacca per Frederic Makowiecki che lascia l’Hexis AMR e l’Aston Martin per approdare nel team Marc Vds Racing al volante della Ford GT. Il francese classe 1980, oltre ad aver trionfato nella Porsche Carrera Cup France 2010, lo scorso anno ha conquistato il terzo posto finale nel Fia GT trionfando in gara 1 a Silverstone e in entrambe le manche a San Luis. Quest’anno dividerà il volante della vettura americana con Maxime Martin, confermato in casa Vds, con il quale completerà la line-up del team belga che ha già annunciato la coppia Hennerici-Leinders.
Makowiecki, dopo le buone performance mostrate lo scorso anno, sarà sicuramente uno dei protagonisti del mondiale che scatterà tra due settimane ad Abu Dhabi e si dichiara soddisfatto per l’accordo raggiunto: “Sono molto felice di unirmi al Marc VDS Racing Team, dopo aver trascorso una buona stagione in cui sono giunto terzo in campionato con Hexis AMR. Spero di far meglio quest’anno e lottare per il titolo. La Ford GT sembra possedere un buon telaio e sono impaziente di guidarla”.
Soddisfazione anche da parte del team manager Jean-Michel Delporte che si dichiara entusiasta per l’eterogeneità dei suoi piloti: “Siamo ovviamente molto soddisfatti di aver sottoscritto un contatto con un pilota del calibro del transalpino. Secondo la mia opinione, i conducenti che hanno più sorpreso sono stati Maxime Martin e Frédéric Makowiecki ed averli insieme nella nostra squadra ci offre una prospettiva entusiasmante. Con Marc, Frédéric, Bas e Maxime abbiamo una perfetta combinazione di gioventù ed esperienza”.
Infine ha voluto dire la sua anche Marc Van der Straten, presidente della compagine belga che oltre ad essere una presenza fissa nei campionati Fia GT1 e Fia GT3 con la Ford GT schiera anche una Honda in Moto2 per Scott Redding. Ecco le dichiarazioni di Van der Straten: “Frédéric è un altro valore aggiunto alla nostra famiglia, poiché l’obiettivo è combattere per la conquista del titolo mondiale. Vedremo durante le prove di Portimao come combaceranno tutti gli elementi”.
Silvano Taormina
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