Extra – Badoer: “Quest’anno la F1 la guarderò in TV come tutti!”

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“Piacere Luca, correvo in Ferrari”. Così titola oggi un quotidiano trevigiano l’intervista all’ex collaudatore della Ferrari Luca Badoer alla vigilia della partenza del primo mondiale di F1 senza di lui (sempre che parta visti gli sviluppi internazionali, ndr). La lunga carriera del Montebellunese iniziata dai campionati vinti in kart, proseguita poi per F3 e F3000 fino allo sbarco in Formula 1, e dirottata poi nel Backstage del reparto Corse del Cavallino, si è conclusa ufficialmente il 31/12 2010, lasciando al pilota soddisfazioni uniche. Quelle per esempio di aver contribuito in maniera non secondaria allo sviluppo delle vetture che nei primi anni 2000 conquistavano mondiali uno di seguito all’altro. Ed infatti negli anni in cui i test privati erano liberi, Badoer si è messo alle spalle migliaia di km sulle rosse monoposto. Oppure di essere stato un doi (pochi) piloti itaiani a correre nel mondiale con una Ferrari.

Ora però le cose sono cambiate. Lo stesso pilota ha così commentato: “A quarant’anni non potevo continuare a fare lo zingaro nel mondo. Mi manca già moltissimo la pista, questo sia chiaro, ma lo spostarsi di continuo da un continente all’altro, sempre lontano da casa no grazie!” Alle domande sul rapporto che conserva con Schumacher o lo stesso Montezemolo, Badoer assicura: “Le voci di litigi sono assolutamente false (post sostituzione di Massa nel 2009, ndr). Con entrambi mantengo un rapporto molto stretto, la 500 Abarth tributo Ferrari me l’ha regalata Montezemolo alla fine della mia avventura in Ferrari. Con schumacher poi mi sento spessissimo: è il padrino dei miei figli!”

Parlando di tecnica poi, Badoer spiega come sia cambiato moltissimo il semplice volante delle monoposto: “Ai miei esordi col volante ci giravi le ruote, e al massimo chiamavi ai box… Ora è un vero computer, anche troppo sofisticato per me”. Alla domanda se invece ha rimpianti, qualche occasione persa, o qualche decisione sbagliata, il trevigiano commenta: “Inutile guardarsi indietro. Per continuare a correre in F1 ricevetti proposte anche dalla Tyrrell, che sul podio ogni tanto ci finiva. Ma io strizzando l’occhio alla Scuderia Italia riuscii a coronare il mio sogno di lavorare in Ferrari. Non sono stato titolare, o almeno non a lungo, ma sono soddisfatto.”

Luca Badoer ora guarda alla famiglia. La sua, composta dalla moglie che gli ha dato due figli, Rocco e Brando che già un pensierino al kart ce lo stanno facendo (non è raro incontrarli in un bar di Montebelluna mentre fanno colazione tutti assieme come una normale famiglia prima di accompagnare i figli a scuola). E poi c’è la famiglia dei suoi genitori, con l’attività di famiglia (Badoer infissi) che ora gode di un ulteriore dipendente nello staff amministrativo, tale Luca Badoer. Sì, sempre lui, quello che correva in Ferrari!

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