Abbiamo assistito ad un gran premio altalenante, condizionato dall’eccessivo degrado delle nuove coperture Pirelli, quindi inusualmente caotico. Abbiamo assistito alla seconda vittoria di Vettel, confermatosi campione del mondo anche qualitativamente, driver di una vettura performante seppur privata, volutamente o meno, del sistema di recupero di energia cinetica. Abbiamo visto una Ferrari in crescita, con un ottimo passo in gara, ma deficiente in qualifica, al punto di condizionare i propri piloti ad uno start non certo da posizioni ottimali. Abbiamo visto una super Lotus-Renault, competitiva, affidabile e ben gestita dall’interno. Abbiamo visto questo e altro nel secondo appuntamento stagionale del 2011, adesso concentriamoci meglio su quanto accaduto nel modo ormai noto da qualche anno. “Da 0 a 10”, capitolo due: Malesia.
VOTO 0 ALLE PENALITÀ DI HAMILTON E ALONSO
Siamo rimasti tutti sorpresi appena giunta la notizia a fine gara. Un duello emozionante, come quello tra lo spagnolo e l’inglese, non può concludersi con la penalizzazione di entrambi i piloti, visto che le stesse penalità sembrano contraddirsi l’un l’altra. Pessima gestione di un episodio normale, che può creare un precedente.
DISCUTIBILI
VOTO 1 AL SALTO DI VITALY PETROV
Vince il premio “Fosbury” per l’eccezionale salto con la vettura oro-nero, compiuto nel finale di gara, rimediando la rottura del piantone dello sterzo e rinunciando ad un buon piazzamento. Oltre la partenza, la gara del russo si è arricchita di questo eccezionale “gesto tecnico” di cui non auguriamo il bis.
SPETTACOLARE
VOTO 2 AGLI PNEUMATICI PIRELLI
Si squagliano nell’umidità malese come neve al sole, riproducendo quanto visto in Canada lo scorso anno. C’è poco da dire, un cambio gomme ogni 12-13 giri è davvero inconcepibile dal punto di vista tecnico. La prima esperienza in Malesia può essere un’attenuante, purchè questa non diventi un’abitudine.
INEFFICIENTI
VOTO 3 AL TEAM MERCEDES
Ancora una brutta prestazione per la casa tedesca, a punti soltanto con Schumacher nono. Dopo aver interrotto lo sviluppo della vettura lo scorso anno per concentrarsi sulla nuova W02, Brawn&Co. appaiono nella situazione identica del 2010. Al momento il nuovo anno è cominciato male. Malissimo.
BOCCIATO
VOTO 4 A LEWIS HAMILTON
Non certo una giornata felice per l’inglese, scattato bene dalla seconda piazza, ma autore di una gara confusa e, probabilmente, troppo aggressiva. Egli stesso dichiara a fine gara che le gomme dure non hanno reso come si aspettava, ma, suo contrario, Button ha ottimizzato al meglio la resa delle nuove PZERO. Tiene come può su un Alonso arrembante, ma poi è costretto ad un quarto pit stop per riuscire a finire la gara…in pista.
CONSUMATORE
VOTO 5 A MARK WEBBER
Dopo le grandi prestazioni nelle libere, l’australiano delude le aspettative domenica, complice una partenza non certo felice, che lo ha costretto ad una gara in recupero. Anche lui senza kers, risale fino al quarto posto preoccupando Heideld nel finale. Occasione persa.
INSOLUTO
VOTO 6 A FELIPE MASSA E FERNANDO ALONSO
Riescono a limitare i danni in casa Ferrari, e lo fanno con un quinto e un sesto posto. Il brasiliano in partenza riesce a guadagnare posizioni, ma poi un pit-stop troppo lungo condiziona la sua gara. Alonso, invece, lotta per il podio, ma un errore di valutazione rovina tutti i suoi piani. Più che bene, è meglio dire poco male, ma per lottare per il titolo i risultati devono essere altri.
SUPERFICIALI
VOTO 7 A KAMUI KOBAYSHI
Piazza la propria Sauber dietro i quattro Top Team della situazione, gestendo al meglio il consumo delle gomme, e risultando l’unico a fine gara ad aver contato solo due pit-stop. Lotta con Webber e Schumacher alla grande, poi si riprende di diritto quanto gli fu tolto in Australia. Ancora una volta confermatissimo.
CINICO
VOTO 8 A JENSON BUTTON
Ogni qual volta vi sia un po’ di caos il buon Jenson riesce sempre a trovare la soluzione migliore. Concreto e funzionale l’inglese fa della strategia la sua arma principale, conquistando un secondo posto meritatissimo, senza la preoccupazione di Heidfeld, lontano al punto giusto.
VOLPONE
VOTO 9 A NICK HEIDFELD
“The Quick” colpisce ancora, e lo fa con una Lotus-Renault iperperformante. Dopo una partenza da premio Oscar come miglior interprete, resiste agli attacchi di Hamilton prima e Webber poi portando a casa un podio che sa di vittoria. La Malesia, per lui, si conferma una terra fortunata.
SCATTANTE
VOTO 10 A SEBASTIAN VETTEL
Cè poco da dire sulla prestazione del tedesco, i cui unici dubbi riguardavano la mancata attivazione del kers. Stupendo in qualifica, altrettanto in gara, confeziona la propria vittoria nei primi giri, quando Heidfeld tappa Hamilton e gli consente di allungare, sia in pista che in classifica. Il resto è pura amministrazione tra “fase 1” e “fase 2”, chissà che vorrà dire, ma a noi va bene così.
SOLITARIO
Valerio Lo Muzzo
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