Continua a suonare l’inno estone sul podio del Motorland di Alcaniz, anche se in realtà la direzione ha trasmesso erroneamente quello finlandese. Se dodici mesi fa fu l’esperto Sten Pentus a conquistare la vittoria nel week-end inaugurale della Renault World Series, stavolta è toccato all’esordiente Kevin Korjus conquistare uno splendido successo davanti al numeroso pubblico presente sul circuito aragonese. Che Korjus fosse un pilota da tenere d’occhio era risaputo, ma in pochi avrebbero scommesso su una sua precoce vittoria. Il pilota estone, classe 1993, è partito dalla pole position (conquistata in mattinata) e sin dai primi metri ha regolato il resto del plotone imponendo un buon ritmo seguito da Costa, Ramos e Panciatici, con quest’ultimo costretto al ritiro pochi giri dopo per una noia meccanica.
Dopo i pit-stop dei leader Ramos, al volante della monoposto della Fortec, si è ritrovato al comando segnando una serie di giri veloci che non sono stati sufficienti a fargli guadagnare la testa della classifica dopo la sua sosta ritardata. Strategia inversa per il compagno di squadra e vincitore di gara 1 Alexander Rossi che ha effettuato la sosta poco dopo l’apertura della pit-window e al termine del valzer dei dei pit-stop si è ritrovato in seconda posizione. Il talentuoso americano si è avvicinato progressivamente a Korjus ma non è mai stato in grado di impensierirlo, concludendo così la gara al secondo posto. Completa il podio un ottimo Albert Costa, chiamato ad una prova di maturità in questa stagione. Dopo aver ottenuto la piazza d’onore in gara 1, il giovane spagnolo è stato in grado di conquistare un altro piazzamento a podio, regalando una doppia gioia all’Epic Racing, ovvero alla nuova struttura diretta emanazione della Epilson Euskadii, il team di John Villaderlplat che sta attraversando una grave crisi finanziaria e che solo all’ultimo momento è riuscita ad iscriversi alla prima prova della World Series. Chiudono la top-five Cesar Ramos e Robert Wickens, quest’ultimo meno efficace rispetto a ieri.
Poche soddisfazioni per i colori italiani. Zampieri, mai incisivo durante tutto il week-end, non è andato oltre il 21° posto con la vettura della debuttante BVM Target a differenza del suo compagno Sergio Canamasas che in più di un occasione ha duellato con i leader. Week-end agro-dolce per l’altra formazione italiana, la Draco Racing rimasta orfana del suo leader Adriano Morini. Per la squadra veneta c’è da segnalare solo il nono posto di Andre Negrao che nei giri finali ha ingaggiato una bella lotta con Nathanel Berthon (ex pilota del team) mentre Richelmi si è ritirato dopo pochi metri dopo aver seminato lo scompiglio in mezzo al gruppo. Da segnalare che a fine gara i commissari infliggono venti secondi di penalità al debuttante Lewsi Williamson, sostituto momentaneo di Daniel Ricciardo in seno al team ISR, reo di aver effettuato la sosta obbligatoria dopo la chiusura della pit-window.
L’ordine d’arrivo di gara 2:
1 – Kevin Korjus – Tech 1 – 26 giri 46’11″799 |
2 – Alexander Rossi – Fortec – 1″735 |
3 – Albert Costa – Epic – 8″154 |
4 – Cesar Ramos – Fortec – 8″777 |
5 – Robert Wickens – Carlin – 9″679 |
6 – Anton Nebilitskiy – KMP – 20″359 |
7 – Jean Eric Vergne – Carlin – 26″401. |
8 – Nathanael Berthon – ISR – 34″925 |
9 – Andre Negrao – Draco – 35″099 |
10 – Sergio Canamasas – BVM Target – 35″684 |
11 – Sten Pentus – Epic – 36″118 |
12 – Jake Rosenzweig – Mofaz – 36″807 |
13 – Chris Van der Drift – Mofaz – 37″171 |
14 – Arthur Pic – Tech 1 – 37″768. |
15 – Daniel De Jong – Comtec – 41″463 |
16 – Walter Grubmuller – P1 – 47″091 |
17 – Oliver Webb – Pons – 49″593 |
18 – Daniil Move – P1 – 49″915 |
19 – Dominic Storey – Pons – 58″306 |
20 – Lewis Williamson – ISR – 58″66 |
21 – Daniel Zampieri – BVM Target – 1’07″484 |
22 – Jan Charouz – Charouz Gravity – 1’22″900 |
Non classificati: |
Stephane Richelmi |
Brendon Hartley |
Nelson Panciatici |
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