ISTANBUL 08.05.2011 Come se avesse grattato un gratta e vinci, Sebastian Vettel vince facile come non mai, tornando subito sul gradino più alto del podio, dopo la parentesi cinese che lo ha costretto alle spalle di Hamilton. Qui, invece, altro giro altra corsa, ma stesso risultato: RedBull uber alles, ancora una volta, ancora doppietta. Ciò grazie a Mark Webber, il quale, dopo uno start non certo felicissimo, riesce a risalire e a strappare la seconda piazza ad un cinico Fernando Alonso.
Già, la Ferrari e lo spagnolo. O meglio, lo spagnolo e la Ferrari. Perchè è proprio Alonso l’anima di questa rossa, la costanza che ha permesso di scalzare McLaren e Mercedes nella lotta al podio, dopo una qualifica non certo emozionante. L’altra rossa, quella di Massa, paga la qualifica del sabato e un piccolo errore al box che lascia il brasiliano senza punti, undicesimo davanti la Mercedes di Schumacher.
A proposito, la casa dalla stella a tre punte non è riuscita a tirar fuori le prestazioni necessarie in gara, per confermare quanto di buono messo in mostra nelle giornate precedenti. Schumacher condiziona la propria gara dopo un contatto con Petrov nelle imminenti fasi iniziali, Rosberg naviga soffreddo la superusura delle Pirelli, che lo portano al quinto posto dietro la McLaren di Hamilton.
Il campione del mondo 2008 chiude ai margini del podio una gara sofferta, inficiata da un cambio gomme non perfetto che gli ha fatto perdere tanto, troppo tempo. Non una gara migliore per il compagno Button, il quale dopo aver duellato più e più volte con Lewis, ha pagato l’errata strategia a tre stop, che lo ha portato al sesto posto.
Chiudono in Top Ten Heidfeld, Petrov, Buemi e Kobayshi. Tra tutti si segnala l’immensa prestazione del pilota giapponese partito dalla corsia box, visti i problemi in qualifica. Ma quest’anno basta saper giocare bene le carte al muretto per riuscire in grandi imprese.
E’ stata proprio la strategia, la chiave di questa gara, cosa che ha portato i team ad effettuare ben 81 cambi gomme. Quasi tutte le scuderie hanno così optato sul “piano B”, tradotto volgarmente in una gara con quattro stop. Tanti, forse troppi, ma tali da tirar fuori un numero sconsiderato di sorpassi, complici Kers, ale mobili e un circuito tecnico al punto giusto ove si è rivisto uno spettacolo che mancava da tempo.
Valerio Lo Muzzo
Pos Pilota Team Durata 1. Vettel Red Bull-Renault 1h30:17.558 2. Webber Red Bull-Renault + 8.807 3. Alonso Ferrari + 10.075 4. Hamilton McLaren-Mercedes + 40.232 5. Rosberg Mercedes + 47.539 6. Button McLaren-Mercedes + 59.431 7. Heidfeld Renault + 1:00.857 8. Petrov Renault + 1:08.168 9. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1:09.300 10. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:18.000 11. Massa Ferrari + 1:19.800 12. Schumacher Mercedes + 1:25.400 13. Sutil Force India-Mercedes + 1 lap 14. Perez Sauber-Ferrari + 1 lap 15. Barrichello Williams-Cosworth + 1 lap 16. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 lap 17. Maldonado Williams-Cosworth + 1 lap 18. Trulli Lotus-Renault + 1 lap 19. Kovalainen Lotus-Renault + 2 laps 20. D'Ambrosio Virgin-Cosworth + 2 laps 21. Karthikeyan HRT-Cosworth + 3 laps 22. Liuzzi HRT-Cosworth + 5 laps Giro Veloce: Webber, 1:29.703 Non classificati/ritirati Pilota Team Al giro Di Resta Force India-Mercedes 45 Glock Virgin-Cosworth 1 Classifiche iridate: Piloti: Costruttori: 1. Vettel 93 1. Red Bull-Renault 148 2. Hamilton 59 2. McLaren-Mercedes 105 3. Webber 55 3. Ferrari 65 4. Button 46 4. Renault 42 5. Alonso 41 5. Mercedes 26 6. Massa 24 6. Sauber-Ferrari 8 7. Petrov 21 7. Toro Rosso-Ferrari 6 8. Heidfeld 21 8. Force India-Mercedes 4 9. Rosberg 20 10. Kobayashi 8 11. Buemi 6 12. Schumacher 6 13. Sutil 2 14. Di Resta 2
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