La sesta giornata di prove in vista della 500 Miglia di Indianapolis si è finalmente svolta regolarmente, ed ha visto il dominio del Team Penske, che ha piazzato i tre suoi piloti ai primi quattro posti della graduatoria. Il leader del campionato, Will Power è stato il più veloce, girando alla media di 366,495 kmh. “Siamo soddisfatti con l’assetto per la gara e vogliamo essere in testa anche sabato“, ha detto Power, che finora è partito dalla pole in tutte le quattro gare della stagione. “Non credo che le velocità siano molto rappresentative di dove effettivamente tutti siamo. Si esce e capita di trovare una buona scia ed ottenere una gran velocità. Questo è quello che è successo. Abbiamo lavorato sull’assetto per la gara per la maggior parte della giornata, e mi sono trovato molto bene in scia alle altre vetture. Non abbiamo cambiato molto rispetto all’anno scorso, visto che avevamo una buona vettura. Penso che domani lavoreremo ancora un po’ sulla gara e poi cominceremo a pensare alle qualifiche. Penso che sia abbastanza importante concentrarsi sulla gara, questo è quello su cui siamo concentrati.” I suoi compagni di squadra Ryan Briscoe e Helio Castroneves si sono piazzati al terzo e quarto posto, mentre Alex Tagliani (Sam Schmidt Motorsports), il più veloce martedì nell’ultima sessione di prove disputata, ha ottenuto la seconda posizione, mentre il suo compagno di squadra Townsend Bell si è a sorpresa piazzato al quinto posto.
La giornata è stata caratterizzata anche dal primo incidente di questa edizione. Appena 25 minuti dopo l’inizio della sessione, Simona de Silvestro è andata a sbattere violentemente all’uscita della curva 3, con l’auto che si è poi sollevata in aria ed è atterrata a testa in giù. La pilota svizzera è uscita dalla vettura senza l’aiuto dei commissari, ma poi è stata portata al Methodist Hospital dove gli sono state riscontrate delle ustioni su entrambe le mani che ne mettono in dubbio la partecipazione alle prove. La De Silvestro incontrerà oggi i medici della IZOD IndyCar Series per verificare il suo stato fisico.
Il resto delle prove si è svolto tranquillamente. Alla fine sono stati completati 2394 giri dai 40 piloti scesi in pista, di cui 38 alla fine sono stati racchiusi in un secondo. Al sesto posto si è piazzato il migliore dei rookie, JR Hildebrand, che ha preceduto Oriol Servia e il vincitore del 2008 Scott Dixon; solo sedicesimo invece il campione in carica Dario Franchitti. La top 10 è stata completata da Ed Carpenter (il più veloce sabato) e Danica Patrick, la migliore dell’Andretti Autosport. “Quando si è ad Indianapolis, bisogna rimanere fiduciosi“, ha detto la Patrick. “Bisogna sentirsi a proprio agio con la propria auto. Devi essere sicuro di te stesso e della tua attrezzatura. Questo è un luogo davvero unico. Si può andare là fuori in pista, tornate al garage, tornare indietro con la stessa auto e sentirsi completamente diversi. Devi tenere la testa diritta e rimanere fiducioso. Mi sto avvicinando a questa edizione come in qualsiasi altro anno. In realtà, mi sembra di essere più nervosa ogni anno. Sono più nervosa quest’anno rispetto all’anno scorso. Forse è perché sto invecchiando e a questo livello si pensa di avere meno da dare, non lo so.” Da segnalare alcuni piloti che sono riusciti a risalire la classifica, come Tony Kanaan e Dan Wheldon (rispettivamente tredicesimo e quattordicesimo), mentre altri sembrano ancora in difficoltà, come gli altri piloti dell’Andretti Autosport (il migliore dopo la Patrick è stato Marco Andretti, ventiduesimo davanti a Ryan Hunter-Reay).
Marco Strazzulla
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