a cura di Silvano Taormina
A partire dal prossimo appuntamento in calendario, in programma a Brno il 19 giugno, anche le Seat Leon di Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro monteranno il propulsore 1.6 turbo a benzina. La nuova unità motrice, messa a punto in piena autonomia dalla SR-Sport, aveva già debuttato a Budapest sulle vetture di Oriola, Barth e Nykjaer. L’unica vettura che continuerà ad utilizzare il motore diesel 2.0 sarà quella del russo Alexei Dudukalo. Tra i sei piloti al volante delle due-volumi spagnole, Tarquini e Monteiro sono gli unici che gareggiano per il titolo iridato mentre tutti gli altri prendono parte al trofeo indipendenti.
“Siamo in ritardo rispetto agli altri e per colmare il gap dobbiamo sviluppare il motore durante il weekend di gara. Il TDI non ha lasciato alcun margine di miglioramento mentre il 1.6T ha un buon potenziale e può migliorare molto. Coppia e potenza ci sono, ma dobbiamo lavorare sulla guidabilità, quindi sarei molto felice di raggiungere a Brno lo stesso risultato che si potrebbe ottenere con il TDI, ovvero la top ten in qualifica e primi cinque nelle gare” ha affermato Gabriele Tarquini.
Ricordiamo che le sei Leon che gareggiano nel mondiale non sono schierate in veste ufficiale dalla casa di Martorell ma sono sviluppate e gestite dalla SR-Sport, struttura che fa capo a Joan Orús. A differenza dei team RML e Polestar Racing, che ricevono il supporto ufficiale da parte di Chevrolet e Volvo, la SR-Sport, conosciuta anche come Sun Red, porta avanti il progetto di sviluppo del nuovo motore in maniera del tutto autonoma, ricevendo solo parzialmente degli aiuti da parte della Seat.
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