Ci siamo esaltati tra l’Eau Rouge e il Raidillon, tra Kemmel e Blanchimont, tra Les Combes, Stavelot e la Source. Come sempre Spa la sa lunga, tanto quanto i suoi sette chilometri colmi d’emozioni, di lotta e di sorpassi. Torna la F1 e torna la nostra rubrica a commentare quanto di bello, e brutto, si è visto tra le Ardenne, in quello che si candida ad essere il gran premio più bello dell’anno. Torna “Da 0 a 10” capitolo 12: Spa-Francorchamps-Belgio.
VOTO 0 ALLA PARTENZA DI BRUNO SENNA
Si salvi chi può dalla furia Senna, immedesimatosi nei panni del Takuma Sato dei tempi peggiori alla Source. Il nipote d’arte piomba letteralmente sull’incolpevole Alguersuari, la cui vettura sembra essere stata colpita da quell’ “Irene” che sta facendo tremare l’America.
TERRIFICANTE
VOTO 1 A RUBENS BARRICHELLO
Continua la serie no del brasiliano che chiude la propria gara dietro le Lotus di Trulli ed Heifeld. Ormai la Williams sembra aver scaricato il 39enne, il cui futuro in F1 resta ignoto e dopo la gara di ieri è chiaro a tutti il perchè.
ACETO
VOTO 2 A FELIPE MASSA
Dategli una RedBull e sarà in grado non solo di non vincere, ma anche di non andare a podio. Mr. Chissàperchècapitanotutteame ha colpito ancora, in senso negativo ovviamente, e i tifosi della rossa ne sono sinceramente stufi. In qualifica riesce a fare meglio di Alonso, ma in gara non vince alcun duello, restando dietro un tenace Rosberg mentre l’altra rossa avanzava all’arma bianca in prima posizione. Bisogna cambiare registro, ma in questi due anni non è cambiato nulla. Sfortuna compresa.
CALIMERO
VOTO 3 A LEWIS HAMILTON
Croce e delizia. Il dolce e l’amaro. Totò, Peppino…e Maldonado. Ops, la malafemmina. La versione motoristica di Balotelli continua a colpire, prima al sabato con le scaramucce in qualifica con Maldonado, poi in gara con un’uscita di pista da novellino, scordandosi di Kobayashi, o forse pensando che Silvan lo avesse fatto sparire con qualche trucco. I trucchi dell’inglese stavolta si son visti solo in qualifica e in quei tredici giri di gara vissuti all’arrembaggio. Prima di Monza di consiglia un messaggio rilassante, possibilmente Schiatsu.
ELETTRICO
VOTO 4 A SERGIO PEREZ
Sarà l’inesperienza, sarà l’emozione, sta di fatto che il messicano è stato respinto dall’esame Spa senza scuse. Anzi le scuse li deve fare al povero Buemi, il quale è stato centrato dal rookie e quindi costretto al ritiro. A tal motivo Perez ha rimediato un drive-trough comunque inutile visto il ritiro finale.
BOCCIATO
VOTO 5 A PAUL DI RESTA
Anche da lui ci si aspettava tanto in una pista guidata come Spa, invece le Ardenne hanno premiato ancora una volta un ottimo Adrian Sutil, settimo dietro l’accoppiata Mercedes. Per il ciclo: “ritenta sarai più fortunato”.
TENTENNANTE
VOTO 6 A VITALY PETROV
Recupera un po’ di stima con il nono posto, dopo aver perso il duello in qualifica con Senna. Il resto è semplice amministrazione. In Lotus Renault ormai fa più notizia l’ultima operazione di Kubica. Il che è tutto dire.
TRANQUILLO
VOTO 7 AD ADRIAN SUTIL
Ancora una splendida prestazione a Spa come nel passato. Il tedesco continua a portare in alto il nome della Force India come accaduto negli ultimi gran premi. Merita il salto di qualità, ha già dimostrato tanto.
TENACE
VOTO 8 A FERNANDO ALONSO
Si può dare di più, cantava uno spensierato Morandi, ma ciò non vale per lo spagnolo. Al momento Zorro è l’anima, la punta di diamante, il leader della Ferrari e lo ha dimostrato ancora una volta con una grande prestazione in gara. La rossa purtroppo non lo accompagna soprattutto quando entrano in scena gli pneumatici a mescola dura che la F150 non riesce a digerire.
DON QUICHOTTE
VOTO 9 JENSON BUTTON E NICO ROSBERG
L’inglese sembra aleggiare sulle acque. Tutti lo cercano e lui sembra non esserci. Poi basta un attimo, ed il fiuto porta Jenson a fargli vivere quel “quarto d’ora”, in pieno stile vecchio Toro, risalendo la china con tempi da urlo e una rimonta pazzesca. Per il ciclo: “Non svegliate il can che dorme”.
Il tedesco, invece, è autore di una partenza a dir poco straordinaria che lo proietta in prima posizione, duellando con la spada, contro un esercito ben arèmato. Tiene finchè può, poi cede senza troppa resistenza il suo quinto posto al festeggiato della situazione. Un regalo non tanto spontaneo.
VELENOSI
VOTO 10 A MARK WEBBER
Basterebbe citare soltanto il sorpasso su Alonso all’Eau Rouge, in mezzo metro quadrato a trecento all’ora. E invece, il buon Mark, non risparmia nessuno, a parte il proprio compagno di squadra al quale stende il tappeto rosso ogni qual volta entra nell’orbita dell’australiano. Dopo una partenza non felice (dov’è la novità?) vive una gara in rimonta, puntando sugli pneumatici a mescola dura a differenza del compagno che viaggiava sulle option, d’altronde su questa RedBull tutto è possibile. Bhè, proprio tutto no…
LEONE
VOTO 10 E LODE A SEBASTIAN VETTEL
Pole e vittoria nella pista per eccellenza che lo proietta in orbita mondiale per la seconda volta. Sbaglia poco il tedesco, soffre di un graining tremendo, ma complice l’ingresso della safety-car riesce ad allungare il suo stint su gomme morbide. Il resto è semplice amministrazione, complice un generoso Webber alle sue spalle.
RITROVATO
VOTO 10, LODE E MENZIONE A SPA-FRANCORCHAMPS
C’è poco da dire: ogni qual volta la F1 corre da queste parti il mondo sembra fermasi e il tempo sembra rallentare. Un terzo di gara a Spa vale più di un gran premio a Singapore, ad Abu-Dhabi o a Valencia. Sette chilometri di adrenalina ai quali auguriamo una vita longeva.
STUPENDO
VOTO 10+10 A MICHAEL SCHUMACHER
Non poteva mancare il festeggiato della situazione, il Kaiser, il campionissimo. In qualifica Michael è vittima di una ruota galeotta, ma in gara lo spirito del 7volte campione è travolgente. Recupera dal 24esimo al quinto posto, ricordando vecchie imprese e vecchie glorie. Più di così non si poteva fare. Qualche giorno prima dell’evento ha dichiarato “Spa è il mio salotto”. Abbiamo capito tutti il perchè.
UNICO
Valerio Lo Muzzo
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