Anche la seconda Gara del round di Imola ha riservato molte emozioni e altrettanti colpi di scena, prima di tutto in vista della conquista del titolo iridato da parte di Carlos Checa. Il protagonista della gara è stato proprio lo spagnolo, ma il rivale Melandri, nonostante un errore, riesce a tenere aperti i giochi mondiali: Checa, infatti, non conquista matematicamente il titolo ad Imola per soli 3 punti.
Al pronti via di Gara 2, scatta benissimo Jonathan Rea, seguito da Eugene Laverty e Tom Sykes, mentre proprio Carlos Checa perde molto terreno ed è quinto. Ottimo scatto di Leon Camier che, in sella all’Aprilia ufficiale, scavalca la Kawasaki di Sykes e si porta in terza posizione all’inseguimento di Laverty. Al terzo giro, anche Checa si riprende dalla brutta partenza, e in poco tempo si porta già alle spalle di Camier e Laverty, mentre Rea comanda la gara con un secondo e mezzo di vantaggio.
Al quarto giro, però, la risalita di Checa è ostacolata da Noriyuki Haga: il giapponese, infatti, lo scavalca e continua la sua progressione passando in poche curve sia Laverty sia Camier, puntando quindi direttamente a Jonathan Rea. Alla coppia Camier-Haga si aggiunge anche Checa, che sembra intenzionato a non mollare: alla staccata del Tamburello, infatti, lo spagnolo riesce ad imporsi sull’inglese di Aprilia e si mette all’inseguimento di Haga. Nel frattempo Marco Melandri, l’unico a potere ostacolare Checa nella conquista del titolo, inizia a girare con un ritmo sostenuto e passa in sesta posizione grazie ad un sorpasso su Laverty.
Quando sembrava in piena risalita anche sulla BMW di Haslam, proprio Melandri è protagonista di un dritto che lo fa scendere fino alla 12° posizione; tuttavia, la sfida resta sempre nelle prime posizione, con Haga che conquista decimi su Rea a nove giri dalla fine, mentre Checa prosegue terzo. I veri colpi di scena della gara, però, avvengono a cinque giri dalla fine: Haga, infatti, appare in difficoltà e Checa riesce così a superarlo, ma è nello stesso giro che il leader Jonathan Rea rompe la sua Honda ed è costretto al ritiro. Lo spagnolo si trova così a vincere Gara 2, ma non riesce a conquistare il mondiale: Melandri, infatti, risale e transita sesto al traguardo e tiene aperto il mondiale (almeno matematicamente) fino a Magny Cours.
Fonte: WORLDSBK.COM
Beatrice Moretto
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