Gianluca Carboni torna nel Campionato Italiano Gran Turismo. Per il pilota di Bagnoregio, impegnato full-time nel SuperTrofeo Lamborghini, si tratta di un ritorno nella categoria, dove aveva già debuttato nella gara di Magione a bordo della Ferrari 430 gestita da Scuderia Baldini.
A differenza della tappa umbra, questa volta Gianluca scenderà in pista con la “sua” Lamborghini Gallardo preparata da Imperiale Racing, affiancato dall’ormai inseparabile Riccardo Ragazzi.
“Vado a Monza convinto di poter far bene. Sulla carta è una pista favorevole alle nostre Lamborghini, quindi lotteremo per fare il massimo sperando di festeggiare il titolo dei miei compagni di squadra (Sanna e Stancheris, ndr) e del team con un buon risultato”
Parliamo un po’ della tua stagione. Tre podi in tre gare a Spa. Dopo le difficoltà di iniziali, qual’è stato il fattore chiave che vi ha permesso di tornare al vertice?
“Il fattore chiave è stato l’affidabilità della vettura, che purtroppo è mancata in alcune gare, facendoci perdere dei podi sicuri… prima problemi di alimentazione, poi problemi elettrici che ci hanno rallentato nella prima parte di stagione. In tutto questo, c’è da dire che sia il team Imperiale, che Lamborghini ci hanno sempre aiutato, supportato e dato la loro massima disponibilità per cercare di risolvere i problemi. E’ stato un peccato, perchè le nostre prestazioni velocistiche in gara sono state sempre di primo livello.”
Le gare del Trofeo sono sempre molto tirate e combattute. Come giudichi il livello generale del campionato?
“Il livello del SuperTrofeo, seppur con non tante auto (circa 13-14 a gara) è molto alto, e a parte il Porsche Supercup non credo che ci sia un altro Trofeo con piloti del valore di Kox, Babini, Janis, Enge, Twraser. Siamo molto felici, perchè sia io che il mio compagno Ragazzi ci troviamo sempre a duellare in mezzo a loro, a testimonianza del buon feeling raggiunto con la vettura. La macchina è migliorata molto dall’arrivo del tecnico Luigi De Luca e degli ingegneri Luca Mondello e Simone Coronaro, che mi stanno sostenendo in questa avventura. E’ un onore, oltre che un piacere confrontarsi con professionisti di questo calibro.”
La crisi economica si sente anche nel mondo del Motosport. Come è cambiato il rapporto con gli Sponsor negli ultimi mesi?
“La crisi economica indubbiamente si sente anche nel Motorsport. Gareggiando in giro per l’Europa, ho notato che altrove la situazione è migliore, c’è un pò di linfa vitale nei campionati Gran Turismo, che purtroppo da noi sono ormai in declino. Al giorno d’oggi, nel lavoro del pilota è sempre più importante l’aspetto “manageriale”, fatto di pubbliche relazioni e continui contatti con gli sponsor. E’ molto difficile reperirli, ed ancora di più confermarli. Il rapporto quindi è molto delicato,che viaggia sempre su una linea molto sottile. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i patner che mi supportano e sostengono in questa avventura, sperando che possano ancora aiutarmi in futuro.”
Davide Mainò
Share this content: