F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Corea

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Abbiamo visto un Sebastian Vettel campione del mondo, non solo matematicamente ma anche in pista, concreto, aggressivo, vincente. Abbiamo visto il ritorno di Hamilton, tornato su grandi livelli, scacciando tutti i pensieri e le malinconie con un ottimo secondo posto letteramente strappato a Mark Webber. Abbiamo, anche, visto l’arresa di Alonso, letteralmente demotivato da questa Ferrari che con l’ala nuova o vecchia cambia poco. Abbiamo visto tanto nel corso del quartultimo episodio stagionale, adesso tiriamo giù i soliti giudizi “Da 0 a 10”, capitolo 16: Corea.

VOTO 0 A VITALY PETROV

Per il ciclo “chi di spada ferisce, di spada perisce” punisce Schumacher nello stesso modo in cui il tedesco fece fuori Perez a Singapore. A differenza del pluricampione del mondo però, Petrov sbaglia letteralmente la frenata, rischiando anche di infilzare Alonso. A tal motivo è stato penalizzato di 5 posizione sulla griglia di partenza del gran premio indiano.

KGB

VOTO 1 JEROME D’AMBROSIO

Basta arrivare dietro l’HRT di Ricciardo per giustificare il voto. E pensare che il pilota HRT è un debuttante arrivato appena qualche gara fa.

BOCCIATO

VOTO 2 A BRUNO SENNA

Sembra che il brasiliano abbia finito i bonus messi in mostra a Spa e Monza. Gara anonima, forse per lui è stata più una sessione di prove libere.

SMARRITO

VOTO 3 A TONIO LIUZZI

Tanto per cambiare è coinvolto in una carambola al via che indirizza la sua gara in negativo, visto il cambio di ala anteriore. Ancora una volta chiude dietro Ricciardo.

BIRILLO

VOTO 4 A PASTOR MALDONADO

Riesce a rimediare un drive-trough nella famigerata corsia box. Alla fine il motore lo abbandona, ma già la sua gara era compromessa.

DISATTENTO

VOTO 5 A NICO ROSBERG

Fa effetto vedere la sua Mercedes dietro la Toro Rosso di Alguersuari. Poteva fare di più, anche se la sua freccia d’argento non era proprio in formissima. Nel finale resiste all’attacco dello spagnolo senza troppa veemenza.

DESAPARECIDO

VOTO 6 A JENSON BUTTON

Fa il compitino e niente più, prendendole di santa ragione da un Lewis scatenatato. Nel finale viene insidiato da Alonso, ma riesce a tenere a distanza lo spagnolo. Quarto gli sta bene, ma un po’ di impegno in più non guasterebbe.

SUPERFICIALE

VOTO 7 A FERNANDO ALONSO

Qualifica opaca e prima parte di gara non certo esaltante per lo spagnolo. Poi Nando si riprende e inanella una serie di giri veloci che lo portano alle spalle di Button. Poi urla alla radio “I give up”. Sì, si è arreso. E da uno come lui non ce lo saremo mai aspettati.

RINUNCIATARIO

VOTO 8 A JAIME ALGUERSUARI

Splendida gara per lo spagnolo che riesce a cogliere il miglior risultato in carriera. Aiutato dal contatto Petrov-Schumacher, riesce a portarsi alle spalle di Rosberg, infilando il tedesco a poche tornate dal termine. Ancora una volta una prova da incorniciare.

AGGUERRITO

VOTO 9 A LEWIS HAMILTON

E’ tornato al suo livello l’inglese, e lo si è visto dalla foga con cui ha difeso il secondo posto. Finalmente una gara alla Hamilton e ci mancava da tanto, troppo tempo. La lotta con Webber è stata fantastica e lui non ha ceduto un centimetro sbattendo dietro l’australiano. Queste ultime tre gare gli serviranno per riconquistare la fiducia del team per il 2012.

RIBELLE

VOTO 10 A SEBASTIAN VETTEL

Non fa la pole, ma liquida Hamilton quando nessuno se lo aspetta. Aggressivo fin da subito svernicia l’inglese dopo poche curve prendendosi la testa della corsa che avrebbe tanto voluto in Giappone. Daltronde il suo viso era più felice in Corea che a Suzuka. Lui la vittoria ce l’ha nel sangue.

LEADER

Valerio Lo Muzzo

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