La IndyCar ha nominato il nuovo direttore di corsa, in sostituzione di Brian Barnhart, che aveva occupato questa posizione sin dalla prima gara nel 1996 e rimosso alla fine della stagione scorsa. Dopo aver parlato con ex piloti come Scott Pruett, Tommy Kendall e Wally Dallenbach Jr, alla fine il prescelto per occupare il ruolo è stato Beaux Barfield, 40enne texano direttore di corsa nella American Le Mans Series dal 2008. Barfield ha un passato da pilota (è arrivato a correre fino in Indy Lights nel 1995), prima di passare al ruolo di commissario (in Formula Atlantic, Champ Car e ALMS). “La cosa che volevo di più quando ero pilota era di essere coinvolto con la Indy 500“, ha dichiarato Barfield. “Quando la mia carriera di pilota si è chiusa e sono diventato commissario, la Indy 500 era ancora uno dei miei obiettivi da raggiungere. A tale proposito, essa rappresenta l’apice delle mie aspirazioni. Sono davvero onorato di far parte della IndyCar. Penso che ci saranno alcuni cambiamenti generali per quanto riguarda il regolamento, ma bisogna fare in modo di non avere regole troppo rigide che ti chiudono in un box. Questo è quello a cui si deve prestare attenzione, e il mio compito è quello di districarmi nelle aree grigie del regolamento. Per la mia esperienza nelle corse su circuiti cittadini, posso dire che probabilmente ci saranno un minor numero di penalizzazioni per blocking e più penalizzazioni per i contatti. Io credo nel diritto di un pilota di difendere la propria posizione perché è sempre stato parte delle corse. Ai piloti sarà data la possibilità di difendersi, ma se questa operazione diventa pericolosa ci potrà essere una penalizzazione.”
Marco Strazzulla
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