Quando si tratta di approfittare degli sbagli altrui Sébastien Loeb non si fa mai cogliere impreparato e grazie alla sua maestria e all’appoggio di una squadra ormai votata interamente alla sua causa è riuscito a portarsi a casa la sesta vittoria in territorio messicano.
La svolta è targata speciale numero 5 quando Jari-Matti Latvala, fino a quel momento in testa, rompe un ammortizzatore anteriore perdendo oltre un minuto. Quando arriva è ottavo e le speranze di vittoria o podio paiono ridotte al lumicino, all’opposto i Citroën gongolano con Mikko Hirvonen davanti a tutti e il grande capo pochi centesimi più indietro. Inutile dire quanto sia durato il pensiero del finnico di rimanere in quella posizione, infatti già nella prova successiva tutti i tasselli erano tornati al loro posto senza polemiche, con l’assicurazione di una doppietta per il bene di entrambe le classifiche.
Se gli amici del Double Chevron erano tranquilli, alle loro spalle il fordista di Töysä, si spremeva in una rimonta forsennata. A furia di scratch almeno il terzo gradino pareva assicurato, ma un pietra incontrata nella ps 15 con conseguente foratura l’ha ributtato indietro. Tutto da rifare quindi, ma nessun problema per un lottatore come lui che sfortunatamente, ma come spesso gli accade, nel tentativo di spingere oltre il limite, si è capottato a due speciali dalla conclusione. In teoria avrebbe potuto continuare e portare a termine il rally, ma la FIA, avendo reputato non più sicure le condizioni del roll-bar gli ha imposto di rinunciare. Al parco assistenza vicino a un uomo Ford che si disperava, ce n’era uno che sorrideva e tirava un sospiro di sollievo, Petter Solberg, che tra forature varie nel day 1 e problemi al cambio nel secondo, ha dato tutto quello che aveva in quello conclusivo vincendo pure la Power Stage e beffando l’Extraterrestre. Proprio nella prova finale ha avuto di che essere contento Mads Østberg, con un punticino artigliato a coronamento di un buon rally nonostante qualche problema nelle ultime prove.
Bene anche il ragazzino del Mondiale Ott Tänak, che ha saputo tenersi lontano dai tranelli rappresentati dai tanti sassi sul percorso, ottenendo il miglior risultato fino ad ora. Continua con giudizio l’apprendistato di Nasser Al-Attiyah con la DS3, sesto alla fine, seguito dal portoghese Araujo, alle prese con qualche guaio elettrico durante il giorno 3 ma bravo a non arrendersi.
Grandissimo Sébastien Ogier, che si è messo in mezzo alle WRC, molto intelligente a non buttare tutto alle ortiche per la voglia di essere davanti con una Skoda S2000 che sulle alture messicane è stata penalizzata più delle altre in termini di perdita di potenza.
Chiudono la top ten il funambolo Ken Block e l’enfant du pays Ricardo Triviño al volante di una Fiesta.
Da segnalare il primo scratch nel WRC di Thierry Neuville, tredicesimo al traguardo, nella ps 21, la più lunga della tre giorni, mentre peccato per Evgeny Novikov, settimo prima del botto nella speciale 20, che l’ha costretto al ritiro.
Prossimo appuntamento in Portogallo dal 29 marzo all’1 aprile.
CLASSIFICA RALLY MESSICO
1. Sebastien Loeb Citroen 4.15.32,7 2. Mikko Hirvonen Citroen +42,4 3. Petter Solberg Ford +2.11,4 4. Mads Östberg Ford +4.51,5 5. Ott Tänak Ford +5.02,6 6. N. Al-Attiyah Citroen +6.41,4 7. Armindo Araujo Mini +12.46,9 8. Sebastien Ogier Skoda +14.57,8 9. Ken Block Ford +22.26,8 10. Ricardo Trivino Ford +23.30,7 CLASSIFICA MONDIALE
1. Sebastien Loeb FRA 66 2. Mikko Hirvonen FIN 50 3. Petter Solberg NOR 47 4. Mads Östberg NOR 28 5. Jari-Matti Latvala FIN 26 6. Evgeny Novikov RUS 21 7. Daniel Sordo ESP 18 8. Ott Tänak EST 14 9. Nasser Al-Attiyah QAT 8 10. Francois Delecour FRA 8 11. Armindo Araujo POR 7 12. Henning Solberg NOR 6 13. Pierre Campana FRA 6 14. Sebastien Ogier FRA 4 15. Patrik Sandell SWE 4 16. Martin Prokop CZE 4 17. Ken Block USA 2 18. Eyvind Brynildsen NOR 1 19. Ricardo Trivino MEX 1
Chiara Rainis
Share this content: