a cura di Silvano Taormina
La vittoria conquistata in gara 2 da Chris Van Der Drift sul cittadino di Marrakech, sede del terzo appuntamento stagionale dell’AutoGP World Series, ha un significato del tutto particolare, sia dal punto di vista umano che sportivo. Il talentuoso pilota neozelandese, campione dell’edizione 2008 della defunta Formula Master, è tornato a calcare il gradino più alto del podio a due anni di distanza dal suo ultimo successo, ottenuto in Superleague Formula a Zolder nel 2010 con i colori del Galatasaray.
Qualche settimana dopo, lasciato il club turco per legarsi all’Olympiakos, Van Der Drift fu vittima di un terribile incidente nel corso di gara 2 a Brands Hatch. Durante un tentativo di attacco alla monoposto della A.S. Roma affidata a Julien Jousse, il neozelandese è decollato in piena velocità colpendo il pilone che sorregge il ponte in entrata della Piligrim Drop. Dopo una serie di cappottamenti, la vettura è atterrata completamente disintegrata sull’asfalto. Per un attimo si era temuto il peggio, anche se successivamente Van Der Drift ha dichiarato di non aver mai perso conoscenza. Trasportato all’ospedale, gli sono state diagnosticate delle fratture alle costole, la rottura della caviglia sinistra, una slogatura alla spalla e una scapola incrinata. La sua carriera sembrava finita li, poco dopo il dosso del Surtess Straight. Seguirono mesi difficili, caratterizzati da una lunga e faticosa riabilitazione che Chris ha condotto interamente a casa sua in Nuova Zelanda, sempre affiancato dalla fidanzata Billie. Ripresosi completamente, lo scorso anno ha partecipato ai primi tre appuntamenti della World Series tra le fila del team Mofaz, salendo sul terzo gradino del podio in gara 2 a Spa. Ma le difficoltà non sono finite qui perché dopo il lungo periodo di inattività ne sono sopraggiunte nuove di carattere economico.
All’inizio di quest’anno Van Der Drift era a corto di budget, pertanto i suoi piani a breve termine non precedevano la partecipazione ad alcun campionato. Con curiosità e coraggio ha intrapreso il ruolo di coach-driver, seguendo in pista il giovane Daniel De Jong e mettendo a sua disposizione l’esperienza maturata fino ad adesso. Arrivato a Monza al cospetto dell’olandese, pronto al debutto nell’AutoGP World Series, ha colto al balzo l’opportunità offerta dal team Manor MP Motorsport. La compagine olandese aveva portato sul tracciato brianzolo una seconda vettura, rimasta poi libera dopo le varie trattative sfumate nei giorni precedenti, così piuttosto che lasciarla ferma ai box l’ha offerta gratuitamente all’esperto pilota neozelandese. Van Der Drift non se lo è fatto ripetere due volte ed è sceso in pista, giungendo subito in seconda posizione nella gara conclusiva del week-end. In questo modo è riuscito a recuperare parte del budget per le gare successive, gravando meno sulle casse della squadra che in ogni caso continua a supportarlo. A Marrakech il capolavoro, con la vittoria d’astuzia conquistata ai danni di Sirotkin nei giri finali. La speranza è quella di vedere Chris al via delle prossime gara, nonostante la sua presenza sia confermata dal team gara dopo gara.
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