Will Power ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva in questa stagione, vincendo a Long Beach la terza prova stagionale della IZOD IndyCar Series. Il pilota australiano, partito dodicesimo per la penalità di 10 posizioni in griglia che ha coinvolto 14 piloti, ha ottenuto la vittoria grazie ad una oculata gestione del carburante, che gli ha permesso di andare fino in fondo per gli ultimi 31 giri. Power ha preceduto il francese Simon Pagenaud, che nel finale ha rimontato girando anche 1.5/2 secondi più veloce dell’australiano fino a giungere ad otto decimi di distacco al traguardo. Il podio è stato completato da James Hinchcliffe, dopo che il compagno di squadra Ryan Hunter-Reay è stato penalizzato di 30 secondi per il contatto all’ultimo giro con Takuma Sato. Alla fine i due hanno chiuso rispettivamente al sesto e all’ottavo posto.
Il via vede subito un contatto tra i due piloti della prima fila. Josef Newgarden parte meglio del pole-sitter Dario Franchitti, ma i due si toccano e il rookie del Sarah Fisher Hartman Racing finisce a muro, provocando la prima caution della giornata. Al giro 4 avviene il restart, e Justin Wilson supera all’esterno Franchitti guadagnando la leadership della corsa e guadagnando circa un secondo al giro sul pilota scozzese, in difficoltà col bilanciamento della vettura. Il quattro volte campione IndyCar viene così superato in successione da Pagenaud, Sato e dal compagno di squadra Scott Dixon, scivolando al quinto posto. Intanto alcuni piloti anticipano la prima sosta: Marco Andretti al settimo giro, Tony Kanaan all’undicesimo. Al giro 19 Sebastien Bourdais finisce contro le gomme alla curva 9, provocando la seconda caution della giornata. Wilson (che aveva un vantaggio di sette secondi), Pagenaud, Dixon, Charlie Kimball, Graham Rahal (che erano rispettivamente sesto e settimo) e Power entrano ai box per rifornire (con la nuova regola che permette di entrare immediatamente ai box senza dover aspettare di accodarsi alla pace car), mentre Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Ryan Briscoe, Hinchcliffe, Helio Castroneves e JR Hildebrand restano fuori portandosi nelle posizioni di testa. Al giro 22, al restart, gran botto di Andretti che tampona Rahal e finisce in aria prima di andare a sbattere contro le barriere alla curva 8. Nell’incidente rimangono coinvolti anche Alex Tagliani (che rompe una sospensione dopo un contatto con EJ Viso), Rubens Barrichello, che deve fermarsi ai box per sostituire il muso danneggiato, e Katherine Legge, che finisce contro le gomme e perde un paio di giri.
Al momento del restart, al giro 27, la vettura di Dixon si ferma in pista per un problema meccanico, provocando una nuova caution. Ne approfittano Sato, Hunter-Reay e Viso per effettuare la loro sosta. La gara riprende al 30° giro con Briscoe in testa; nel tentativo di superarlo, Franchitti lo tocca nel posteriore danneggiando l’alettone anteriore. Briscoe resta in testa davanti a Castroneves, Pagenaud, Kanaan e Wilson. I due piloti di Penske rientrano al pit al giro 34, Kanaan al 41, e così Pagenaud passa in testa e incrementa giro dopo giro la leadership su Wilson. A metà gara la top 10 è composta da: Pagenaud, Wilson, Sato, Power, James Jakes, Kimball, Barrichello, Hildebrand, Hunter-Reay e Hinchcliffe. Pagenaud effettua il suo secondo pit stop alla fine del 47° giro, perdendo alcuni secondi per un problema al fissaggio di una gomma; Wilson si ferma al giro al 52, Power al 54 e Sato al 55. Dopo i pit stop di Franchitti e Kanaan, Pagenaud si ritrova in testa con 12.2 secondi di vantaggio su Power e 14.3 su Sato. Il pilota francese è però costretto ad effettuare un ultimo pit stop al giro 69, rientrando in quarta posizione a 15 giri dalla fine. Il francese risale rapidamente in terza posizione scavalcando Barrichello; a dieci giri dalla fine supera poi pure Sato, portandosi al secondo posto a 7 secondi da Power. Pagenaud riesce a recuperare terreno giro dopo giro, ma non abbastanza da riuscire ad attaccare Power. Per Sato le speranze di un podio si spengono all’ultimo giro quando entra in contatto con Hunter-Reay. Il pilota dell’Andretti Autosport verrà poi penalizzato a fine gara per questo contatto perdendo a sua volta il podio a favore del suo compagno di squadra Hinchcliffe. All’ultima curva un contatto tra Kanaan e Castroneves provoca il blocco dell’ultimo tornante e coinvolgendo anche Barrichello, Wilson, Jakes ed Oriol Servia. alla fine saranno tutti classificati secondo la posizione del giro precedente.
Nella gara della Firestone Indy Lights Esteban Guerrieri (Sam Schmidt Motorsports) ha ottenuto la vittoria, dopo aver superato il poleman Sebastian Saavedra (AFS Racing/Andretti Autosport) alla prima curva della gara. Tristan Vautier (Sam Schmidt Motorsports) ha ottenuto la terza posizione dopo la penalizzazione a fine gara di Gustavo Yacaman per non essere rientrato al pit per montare un nuovo specchietto posteriore dopo averne perso uno, come obbligatorio da regolamento.
Marco Strazzulla
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