a cura di Silvano Taormina
Tripletta in qualifica, tripletta in gara. È questo il bilancio del week-end di Budapest per la Chevrolet fino a questo momento. All’uno-due-tre di ieri pomeriggio, con Yvan Muller a prevalere su Rob Huff e Alain Menu, è seguito il medesimo risultato anche in gara 1. Partenza a parte, nessuno ha osato intralciare la cavalcata vincente delle Cruze, una costante di questo inizio di stagione indipendentemente dalla tipologia di tracciato.
Al via ci hanno provato l’idolo di casa Michelisz e il mai domo Tarquini. L’ungherese del Zengo Dension ha ricevuto una bella sportellata da Menu, retrocedendo a centro gruppo. Stessa sorte per Tarquini, ma con esito ben più grave quale il ritiro. Nel marasma della prima curva sono rimasti coinvolti anche le BMW di Engstler e D’Aste oltre alle Seat dello Special Tuning Racing di O’Young e Boardman, entrambe out dopo nemmeno due curve.
Per il resto della gara non c’è stata storia. Muller ha dettato il ritmo, Huff e Menu si sono limitati a rincorrere anche se lo svizzero ha accennato qualche timido attacco nel finale. Chi ha regalato spettacolo è stato Michelisz, autore di una poderosa rimonta che ha entusiasmato di 70.000 spettatori dell’Hungaroring. L’ungherese si è subito sbarazzato delle Chevrolet Cruze private di Di Sabatino e MacDowall. Poi si è fatto sotto in rapida sequenza a Weber e Nash. Nella seconda metà di gara ha tallonato Oriola, arresosi al penultimo passaggio, salvo poi subire il ritorno di un arrembante Coronel, in rimonta dall’ultima fila dopo la retrocessione in qualifica.
Ma l’eroe di giornata, inosservato da parte dei più, è stato il marochese Bennani che, con il quarto posto alle spalle delle Chevrolet ufficiali, ha onorato al meglio il quinto tempo in qualifica regalando al Proteam una rigenerante vittoria tra gli indipendenti precedendo Monteiro. Detto di Coronel, Michelisz e Oriola, la top-ten è stata appannaggio anche di MacDowall e dell’altro ungherese Weber. Fuori dalla zona punti la Ford di Nash, undicesimo davanti ai nostri Di Sabatino e Cerqui, quest’ultimo protagonista di un gran recupero con la BMW 320TC al pari del compagno di squadra. Ancora in difficoltà Chilton, mestamente quindicesimo, mentre il connazionale Thompson è stato costretto a parcheggiare la sua Lada Granta a cinque giri dalla fine dopo aver lottatto a centro gruppo.
POS. | NOME | AUTO | DIST. |
1 | Yvan Muller | Chevrolet Cruze 1.6T | 12 giri |
2 | Robert Huff | Chevrolet Cruze 1.6T | +1.259 |
3 | Alain Menu | BMW 320 TC | +1.759 |
4 | Mehdi Bennani | SR Leon 1.6T | +10.983 |
5 | Tiago Monteiro | BMW 320 TC | +15.206 |
6 | Tom Coronel | BMW 320 TC | +15.786 |
7 | Norbert Michelizs | SEAT Leon WTCC | +16.480 |
8 | Pepe Oriola | Chevrolet Cruze 1.6T | +16.971 |
9 | Alex Macdowall | BMW 320 TC | +18.106 |
10 | Gabor Weber | Ford Focus S2000 TC | +20.950 |
11 | James Nash | Chevrolet Cruze 1.6T | +24.446 |
12 | Pasquale Di Sabatino | BMW 320 TC | +26.296 |
13 | Alberto Cerqui | SEAT Leon WTCC | +26.493 |
14 | Aleksei Dudukalo | Ford Focus S2000 TC | +30.396 |
15 | Tom Chilton | BMW 320 TC | +31.116 |
16 | Charles Kaki Ng | BMW 320 TC | +31.897 |
Non classificati | |||
Stefano D’Aste | LADA Granta Sport | ||
James Thompson | BMW 320 TC | ||
Franz Engstler | SEAT Leon WTCC | ||
Darryl O’Young | SEAT Leon WTCC | ||
Gabriele Tarquini | SEAT Leon TDi |
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