Dicono che correre a Montecarlo sia come andare in bicletta in salotto. Personalmente, purtroppo, non saprei dirvi. Tuttavia è un’emozione unica anche solo vederlo in TV. E’ uno dei grandi classici dell’automobilismo, è la storia che ciclicamente si ripete e mette in bella mostra l’evoluzione tecnologica dell’automobilismo.
Questo è una gara estremamente particolare a causa del suo percorso cittadino tortuoso e pieno di accelerazioni e decelerazioni violente che mettono a dura prova tutto il mezzo meccanico, in particolare: gomme, impianto frenante e cambio. Per questo motivo sono state cambiate delle regole per quanto riguarda i pneumatici: avranno a disposizione 2 set per ogni tipo di mescola e non sarà necessario salvare un set di dure per la gara sprint. Anche il format della qualifica è stato cambiato per salvaguardare la prestazione di ogni singolo pilota riducendo l’incognita del traffico che, a Montecarlo più che su ogni altro circuito, è cruciale: la sessione ufficiale del venerdì pomeriggio sarà divisa in due sessioni di 14 minuti e la divisione avverrà a seconda del numero di gara (pari o dispari).
Albo d’oro del GP di Monaco:
– 2005: Adam Carroll*
– 2006: Lewis Hamilton*
– 2007: Pastor Maldonado*
– 2008: Bruno Senna – Mike Conway
– 2009: Romanin Grosjean – Pastor Maldonado
– 2010: Sergio Perez – Jerome d’Ambrosio
– 2011: Davide Valsecchi – Charles Pic
* nelle prime tre edizioni si svolgeva una sola gara.
Twitter: @alessandroroca
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