Scott Dixon ha vinto la sesta prova stagionale della IZOD IndyCar Series, disputata sul circuito cittadino di Detroit. La gara è stata caratterizzata da gravi problemi con la superficie della pista che ha forzato gli organizzatori a sospendere la corsa per due ore per effettuare le riparazioni necessaria. Alla fine la gara è stata accorciata dai 90 giri previsti a 60 ed ha visto il pilota del Team Ganassi precedere il compagno di squadra Dario Franchitti e Simon Pagenaud (Schmidt-Hamilton), che hanno così completato un podio tutto Honda.
Al via della corsa Dixon scatta bene dalla pole davanti a Will Power, Pagenaud, EJ Viso e Ryan Hunter-Reay. Il pilota neozelandese allunga nei primi giri, ed il suo vantaggio oscilla tra 1.1 e 1.9 secondi su Power. Dietro, si accende una battaglia per il quarto posto tra Viso, Hunter-Reay, Ryan Briscoe, Helio Castroneves, Sebastien Bourdais e Takuma Sato. All’undicesimo giro si ritira Rubens Barrichello per un problema al motore. Viso fatica a mantenere la posizione e finisce anche per toccare il muro con la posteriore sinistra, mentre alle sue spalle contatto tra Hunter-Reay e Briscoe. Il pilota australiano in un paio di giri viene così superato prima da Castroneves e poi da Bourdais. Il pilota francese deve però ritirarsi al ventiquattresimo giro per una perdita di potenza al motore. Attorno al 30° giro iniziano i primi pit stop, con Dixon e Power che rientrano insieme al giro 32 ed escono nelle prime due posizioni. Al giro 39, in contemporanea, finiscono a muro sia James Hinchcliffe alla curva 7 che Sato alla curva 12. La causa è l’asfalto che si sta sgretolando e che costringe i commissari ad esporre la bandiera rossa.
Dopo due ore necessarie per le riparazioni, la gara riprende dal giro 45 per quindici giri. Marco Andretti e Alex Tagliani, gli unici due piloti che si sono fermati ai box durante la caution precedente le riparazioni della pista, sono costretti ad accodarsi in fondo al gruppo. Al restart i protagonisti sono Pagenaud, che scavalca Power per la seconda posizione, e Franchitti, che da sesto sale quarto. Poche curve dopo, Castroneves e Ed Carpenter finiscono in testacoda a causa della pista umida per qualche goccia di pioggie, mentre contemporaneamente un contatto rovina la gara di JR Hildebrand, Briscoe e Josef Newgarden, provocando l’uscita delle bandiere gialle. Al restart il protagonista è ancora Franchitti, che in un colpo solo supera prima Power e poi Pagenaud e si porta in seconda posizione. Un contatto tra Viso e Andretti provoca una nuova caution. Al nuovo restart Dixon riesce a difendersi efficacemente dagli attacchi del compagno di squadra Franchitti ed a chiudere al primo posto. Dietro Franchitti, Pagenaud e Power si piazza Oriol Servia, che recupera 12 posizioni rispetto alla griglia di partenza e chiude quinto.
Marco Strazzulla
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