Durante un incontro avvenuto durante il weekend di Detroit, i proprietari dei team della IZOD IndyCar Series ha deciso di rinunciare all’introduzione dei nuovi kit aerodinamici nel 2013, così come avvenuto per il 2012. La loro introduzione era infatti già stata rinviata l’anno scorso per evitare un ulteriore incremento dei costi, in concomitanza con l’introduzione delle nuove vetture e dei nuovi motori. Adesso i team restano preoccupati per i costi, ed oltre a rigettare l’introduzione dei nuovi kit aerodinamici hanno chiesto alla Dallara, alla Cosworth Electronics e alla Xtrac un aiuto per moderare i prezzi dei pezzi di ricambio, visto anche che il costo della vettura è lievitato a 500.000/600.000 dollari contro i 385.000 previsti ad inizio stagione, a cui si sarebbero aggiunti l’anno prossimo i 75.000 dollari per i kit. I tre motoristi, Chevrolet, Honda e Lotus, oltre che la Dallara stessa, erano attesi al 2013 ognuno con il proprio kit aerodinamico. “Siamo tutti d’accordo che nessuno vuole nuovi kit aerodinamici l’anno prossimo, perché non è proprio necessaria questa operazione in questo momento”, ha detto Dennis Reinbold, co-proprietario con Robbie Buhl del Dreyer&Reinbold Racing. “Abbiamo una buona macchina da corsa in questo momento e il livello competitivo è buono quindi l’introduzione dei nuovi kit aerodinamici sarebbe solo una spesa extra di cui non abbiamo bisogno.” “Abbiamo votato tutti contro i nuovi kit aerodinamici e mi piacerebbe vedere i motoristi prendere i soldi che stavano per spendere per costruire i kit e spenderli per ricavare qualcosa di più dal motore“, ha sottolineato AJ Foyt. “La cosa che ci sta divorando e uccidendo sono gli accessori. Non siamo stati in grado di utilizzare una qualsiasi delle nostre vecchie componenti quindi tutto è nuovo di zecca. I prezzi al primo anno sono stati alti e scenderanno dopo che la Dallara sarà rientrata con gli investimenti. Almeno dovrebbe essere così. Per me, per mantenere bassi i costi, è necessario che una sola persona costruisca l’auto e tutte le sue parti.” “Alcune delle preoccupazioni delle squadre riguardano i costi“, ha detto Bobby Rahal. “Ma altre riguardano la modalità di intervento sulla scocca. Comunque sono fiducioso che la questione sarà trattata con rapidità. L’incontro è stato molto costruttivo. Non credo che ci fossero delle vere risposte, ma i proprietari hanno portato avanti le loro argomentazioni e l’atmosfera era rispettosa. Penso che ora IndyCar deve tornare indietro e affrontare le preoccupazioni che i proprietari hanno, e ci aspettiamo di sentire qualcosa entro un paio di settimane.”
Marco Strazzulla
Share this content: