La IZOD IndyCar Series è stata costretta a cancellare la gara in programma il 19 Agosto sul circuito cittadino cinese di Qingdao a causa del cambio di linea politica della città e l’elezione del nuovo sindaco che ne ha reso impossibile l’organizzazione. “Abbiamo voluto dare alla gara cinese ogni possibilità di andare avanti e avere successo, ma la IndyCar è stato avvertita da parte del promotore che l’evento viene annullato per il 2012“, ha dichiarato Randy Bernard, CEO della IndyCar. “Siamo stati informati che il promotore ha cercato di spostare l’evento a una data e una location diverse. Dopo discussioni riguardo a date alternative, come pure riguardo a location differenti, il promotore ha annullato l’evento. Una decisione doveva essere presa per permettere alla IndyCar e ai suoi partecipanti di pianificare di conseguenza la seconda metà della stagione. Questo non è un chiudere la porta alla possibilità di una gara ih futuro in Cina.” Adesso la IndyCar sta esplorando la possibilità di aggiungere una gara al calendario, per tornare alle 16 prove previste ad inizio stagione. “Stiamo lavorando con i nostri promotori che ospitano le gare della seconda metà del nostro calendario per tenerli al corrente di come la data di una potenziale nuova gara potrebbe influire sul nostro programma attuale“, ha detto Bernard. I rumors sulla possibile sostituzione spaziano da un possibile ritorno su uno degli ovali in Kentucky, Chicagoland, Michigan, Pocono o Phoenix, così come una partnership con la gara della American Le Mans Series a Elkhart Lake il 19 agosto o con quella della GrandAm a Laguna Seca il 9 settembre. Un proprietario ha anche suggerito di correre sul circuito stradale di Indianapolis. Un’altra possibilità sarebbe di disputare una seconda gara in Texas a fine stagione. Al riguardo, la gara finale è attualmente programmata a Fontana, ma Bernard ha confermato in Texas lo scorso fine settimana che non c’è nessuna clausola nel contratto con l’ovale californiano che gli garantisce che ospiterà la gara finale della stagione.
Marco Strazzulla
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