a cura di Marco Borgo
Antonio Felix Da Costa conquista la sua prima vittoria in World Series by Renault. Il nuovo protetto della Red Bull, protagonista quest’anno della GP3 series, ha impressionato in questa seconda metà di stagione in cui è aprodato nella Formula Renault 3.5, conquistando oggi la sua prima affermazione grazie anche ai guai di Kevin Magnussen. Il danese del team Carlin ha dovuto arrendersi quando era saldamente al comando per il cedimento del cambio.
Secondo posto per Marco Sorensen, pilota Lotus, che ha giocato di strategia ritardando il pit stop e scavalcando così un paio di posizioni dopo il cambio gomme obbligatorio. Terzo al traguardo è Will Stevens che ha raddrizzato il week end.
Fuori dal podio hanno chiuso nell’ordine Sam Bird, autore di una buona progressione dalla nona posizione in griglia, e Robin Frijns, il leader di campionato che scattava dalla pole ma ha avuto un avvio poco redditizio. Poco male per la classifica di campionato, dove l’olandese ora comanda con 24 punti di vantaggio su Bianchi che gli ha concluso alle spalle.
Budapest, Gara 2
1. Antonio Felix Da Costa – Arden Caterham – 30 giri
2. Marco Sorensen – Lotus – 3.666
3. Will Stevens – Carlin – 10.533
4. Sam Bird – ISR – 19.784
5. Robin Frijns – Fortec – 20.343
6. Arthur Pic – DAMS – 22.789
7. Kevin Korjus – Lotus – 24.557
8. Alexander Rossi – Arden Caterham – 25.624
9. Jules Bianchi – Tech1 racing – 31.183
10. Walter Grubmuller – P1 – 33.414
11. Tamas Pal Kiss – BVM Target – 36.422
12. Carlos Huertas – Fortec – 37.826
13. Lucas Foresti – DAMS – 49.452
14. Nicolay Martsenko – BVM Target – 49.998
15. Daniil Move – P1 – 59.931
16. Zoel Amberg – Pons – 1’04.779
17. Vittorio Ghirelli – Comtec – 1’09.389
18. Aaro Vainio – RFR – 1’11.082
19. Mikhail Aleshin – RFR – 1’11.605
20. Nick Yelloly – Comtec – 1’13.714
21. Yann Cunha – Pons – 1’15.356
22. Jake Rosenzweig – ISR – 1’22.784
23. Kevin Magnussen – Carlin – 1 giro
24. Daniel Abt – Tech1 racing – 2 giri
Giro veloce: Alexander Rossi – 1’30.778
Ritirati
10° giro – Nico Muller
2° giro – André Negrao
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