Terminate le gare in Europa si è tornati in oriente, nonostante il buio della notte abbia mantenuto i naturali ritmi estivi vissuti fino a Monza. La luce di Singapore ha così premiato Sebastian Vettel per la seconda volta consecutiva, rilanciando il tedesco nella lotta verso il titolo che sembra tagliare fuori Hamilton dopo l’ennesimo ritiro stagionale. Tra i grandi di giornata anche Di Resta e Maldonado, mentre Alonso conferma la propria leadership vedendo ridotto il proprio vantaggio a 29 lunghezze. A proposito di numeri, toccherà a noi dare i soliti giudizi del post gara nell’ormai classico modo: “Da 0 a 10”, capitolo 14: Singapore.
VOTO 0 AI COMMISSARI FIA
Ormai la linea severa è segnata: ogni dettaglio passa al vaglio dei commissari che devono ritenere punibile o meno una determinata azione di gara. Dopo una bellissima bagarre tra Kobayashi, Hulkenberg, Perez e Webber, quest’ultimo è stato penalizzato di 20” per aver sopravanzato la Sauber del giapponese fuori dalla sede stradale. Una gioia per i tifosi, non per i giudici che tendono sempre più a soffocare lo spirito di competizione soprattutto in un gran premio complicato come quello di Singapore.
INFLESSIBILI
VOTO 1 ALL’AFFIDABILITÀ MCLAREN
Qualcosa non va, precisamente il cambio di Lewis. Continua ad essere tormentata la stagione del team di Woking, vittima ancora di una rottura che stavolta sembra essere decisiva. Certo, può succedere di tutto, ma avere la vettura più performante del lotto soltanto per pochi giri non basta. Urgono rimedi.
INESISTENTE
VOTO 2 A MICHAEL SCHUMACHER
Un altro errore in frenata dopo quello di Barcellona. C’è poco da dire l’errore sembra suo nonostante il tedesco abbia dichiarato che la vettura non ha decelerato come le altre volte. Resta da ricordare l’intervista con il pressing di Stella Bruno, mandata di classe a quel paese in un momento di non troppa lucidità. Per il tamponamento verrà retrocesso di 10 posizioni sulla griglia, per il ciclo “oltre il danno, la beffa”.
VOTO 3 ALLA CAMICIA DI EDDIE JORDAN
Si trova benissimo nelle vesti dello show-man, gridando sul podio di Singapore e conducendo le interviste di fine gara facendola in barba al miglior Paolo Bonolis. Peccato che il buon Eddie si sia presentato con una camicia blu-oro sicuramente adatta a trasmissioni televisive del calibro di “Tamarreide” e dintorni. Per il ciclo: “De gustibus non disputandum est”.
BIZZARRA
VOTO 4 A MARK WEBBER
Continua il momento no dell’australiano nel giorno della vittoria del suo teammate. Per tutto il week-end è stato lontano dalle prestazioni di Vettel&Co, cosa che non aiuta affatto il team RedBull in una lotta al titolo impegnativa come quelle attuale. Finita l’estate per Mark è cominciato il tempo Ungaretti: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
APPASSITO
VOTO 5 A KIMI RAIKKONEN
La matematica lo vede in lotta per il mondiale, ma realmente lo spirito del finnico non sembra tale. In qualifica non riesce ad essere incisivo al pari di Grosjean, salvo poi vivere una gara nelle retrovie almeno fin quando non entra in scena Bern Maylander. La vettura di sicurezza gli permette di risalire la china, complici anche gli inconvenienti accaduti a Hamilton, Maldonado, Vergne e Schumacher fino a quel momento davanti a lui.
SCIPITO
VOTO 6 AL TEAM MARUSSIA
Grazie alla grande prestazione di Timo Glock il team anglo-russo coglie il miglior risultato da tre anni a questa parte: il dodicesimo. Con tanti saluti alla Caterham e tanti soldi in più a fine anno. Almeno si spera.
ALLEGRIA
VOTO 7 A FERNANDO ALONSO
Non fare nulla di speciale non è poi così facile, e Fernando lo sa. Lo sa perchè la rossa domenica non era ai livelli di McLaren e RedBull, ma il podio giunto grazie ai ritiri di Hamilton e Maldonado sa tanto di benedizione. Ingaggia un bel duello con il venezuelano a metà gara, ma non azzarda alcuna manovra rischiosa visto e considerato il rivale davanti a lui. Esce da Singapore col vantaggio ridotto, ma è sempre un buon margine.
CALCOLATORE
VOTO 8 A PAUL DI RESTA
E chi lo ha detto che in casa Force India sanno andare forte solo a Spa o a Monza? Ecco la prova del nove: il quarto posto dello scozzese. Grande prova quella del driver FI, in grado di impensierire Alonso prima in partenza e poi a fine gara. Con i tempi che corrono ben vengano queste prestazioni. Sia mai si liberi un sedile in McLaren/Mercedes…
INASPETTATO
VOTO 9 A SEBASTIAN VETTEL
Protagonista assoluto nelle tre sessioni di libere si perde proprio sul più bello, leggasi Q3 o lotta alla pole che dir si voglia. Vince approfittando della disavventura di Hamilton, ma certamente non avrebbe lasciato andar via l’inglese tanto facilmente. Torna a sentire l’odore dell’iride e ciò lo esalta.
BENTORNATO
VOTO 10 A DAVIDE VALSECCHI
Andiamo un po’ off-topic, ma lo facciamo volentieri visto e considerato che da quest’anno non figura nessun pilota italiano in F1. Ha vinto il titolo GP2 main series Davide, riportandolo in Italia a distanza di quattro anni dopo la vittoria di Giorgio Pantano nel 2008. Speriamo per lui, e per il motorsport italiano, che le porte della F1 gli vengano aperte ben presto.
AUGURI!
Share this content: